Amo lei.

di Wolf_White
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Diablo, chica, so che sei in casa, ho bussato, apri la porta.
So che alla finale mi sono lasciato prendere dai soldi, ma mi mancano le tue labbra.
Ti supplico Heather, apri la porta.
Aspetto da almeno venti minuti fuori da quella che era la nostra casa.
Ma so che ci sei dentro. C’è l’auto fuori, e tu odi i mezzi pubblici, uno ci va per logica.
Ti prego Heather, apri la porta.
Busso di nuovo, ancora nessuna risposta.
Il mio sguardo finisce sullo zerbino.
Mi viene un’illuminazione: Heather lascia sempre le chiavi sotto lo zerbino!
Alzo il tessuto e prendo le chiavi, lentamente apro la porta.
Un attimo, e mi ritrovo con un segno rosso con l’impronta di cinque dita sulla guancia.
Alzo lo sguardo e c’è Heather con uno sguardo omicida.
“Esci. Subito.” Prima che possa sferrarmi un pugno, le blocco il polso.
“Heather, devo portarti in un posto. Poi uscirò dalla tua vita, giuro.” Chiedo supplicante.
Lei mi guarda con superiorità, e forse anche con un pizzico di soddisfazione nell’avermi fatto uscire quella richiesta pietosa.
“Bene. Ma dopo vattene via per sempre, non voglio più vederti.” Annuisco malinconico e la porto in auto:
Mi farò perdonare.
***
“P-perché mi hai portato qui?!” Chiede balbettante appena scende dall’auto.
Io non rispondo, semplicemente mi sdraio sull’erba sotto il pino.
“Senti, perché proprio qui? Qui è-“ Dice, ma prima che possa finire la frase la interrompo continuando ciò che stava per dire:
“Dove ci siamo incontrati dopo All Stars? Sì, esatto.” Lei mi guarda rabbiosa.
Ma è la verità. Alla fine del programma ci siamo ritrovati in questo boschetto, e dopo una sfuriata da parte di lei l’avevo presa per le braccia e l’avevo baciata.
Poi siamo andati a casa mia, e… Beh, si sa quel che è successo.
“Heather, mi dispiace…  Io ero accecato dai soldi e-“ Non finisco la frase. L’asiatica, mentre parlavo, si è seduta accanto a me e mi ha tappato la bocca con un dito sulle labbra.
“Zitto, cascamuerto. Ho capito dove vuoi andare a parare. Ma la mia fiducia te le devi guadagnare.” Sorrido a quella affermazione e la ragazza mi guarda perplessa.
Prendo un coltellino che avevo in tasca, qualche giorno fa ho pianificato tutto.
Sopra l’albero scrivo:
                                  AxH
 Lei sorride, si alza e mi bacia, dicendomi:”Sappi che però me la sono legata al dito comunque.”
Le prendo il mento e la bacio, accarezzandole i capelli corvini.
Amo vincere.
Amo lei
.




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