Asuna e Kirito, i miei eroi.

di nannymixerdirectioner99
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Una semplice azione, chiudere gli occhi. Poi inizio a immaginare, a pensare a una miriade di cose finchè non mi concentro su un determinato argomento. Di solito è così che funziona la mia immaginazione. Anche quella sera, dopo aver visto 5 episodi di seguito della mio anime preferito Sword Art Online, mi sono messa a fantasticare, per poi arrivare a pensare di quanto sarebbe stato bello incontrare loro, Asuna e Kirito: parlare, scherzare, ridere, combattere fianco a fianco, insomma fare le cose che si fa tra amici.

Non me lo feci ripetere due volte e iniziai subito a immaginare me in quel gioco mortale, tra quelle vie a correre saltare, uccidere.

Poi, così di colpo me li trovai davanti. La mia mente ormai stava facendo di testa sua, quindi non stavo fantasticando su di loro, io li stavo letteralmente sognando.

Mi fermai, mi specchiai su una pozzanghera posta vicino ai miei piedi.non so perchè lo feci, magari perchè olevo rendermi accettabile ai loro occhi quando li avrei salutati, comunque la cosa strana è che non ero più io, ero un personaggio del gioco, avevo una faccia diversa, più bella. Avevo dei lunghi e morbidi capelli rossi che scendevano giù, fino alle spalle. Il viso era di una carnagione rosa e paffuta, gli occhi erano di un azzurro pallido incorniciati da folte ciglia nere. Il mio corpo non era tanto diverso da quello reale, ero sempre una ragazza alta con un corpo piuttosto sinuoso e magro.

In quel momento mi accorsi che loro due Kirito e Asuna, mi stavano osservando perplessi, a quanto pare avevo fatto una strana espressione specchiandomi su quella pozzanghera, attirando così la loro attenzione.

Ce li avevo davanti, non ci potevo credere. Non sapevo cosa dire, volevo parlargli, ma non sapevo come. Mi guardarono ancora con un viso perplesso, che poi,a poco a poco si trasformò in un sorriso amichevole.

- Ciao, tutto bene? Abbiamo sentito dei versi alle nostre spalle e ci era sembrato che una persona stesse male, sei tu che hai fatto quei rumori strani?-mi disse Kirito.

-ehm...si sono stata io..- ero molto sorpresa di quella domanda perchè non mi ricordavo affatto di aver fatto dei rumori strani, forse è la mia immaginazione che mi sta facendo un brutto scherzo.

-Stai bene?_ mi chiese di nuovo lui.

-S-si sto bene..non ti preoccupare- gli risposi io, pietrificata dall'imbarazzo.

-bene, allora ci vediamo-

stavano per andarsene, loro. No non potevano, avevo tante cose da chiedergli, ma non ebbi il coraggio di rivolgergli ancora la parola, ero ancora rossa dall'imbarazzo, così decisi di seguirli.

Era iniziata una nuova avventura per me e no vedevo l'ora di viverla al meglio, in quel momento, con loro.





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