violet

di lin_
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“Ehm scusa, ho sentito che adori questa canzone ma vedo che non la stai ballando. Non vorrei sembrare invadente ma posso chiederti perché?” mi sentì chiedere dietro le spalle, mi girai per vedere e probabilmente per mandare a quel paese chiunque stesse interrompendo la chiaccherata con i miei amici. Non appena mi girai rimasi quasi senza parole, lei era… era bellissima. Aveva i capelli di un rosso acceso, con degli occhi azzurro oceano e delle deliziose lentiggini che le contornavano il viso. In tutta quella bellezza notai anche quelle sue guanciotte appena arrossate sicuramente per la domanda appena fatta. Allora mi decisi a rispondere, ovviamente divertito da quella situazione a dir poco imbarazzante.
“Bellezza non so se hai notato ma è un lento e i lenti si ballano in due e non da soli.” Le risposi divertito con un ghigno sulle labbra. Allora lì lo vidi, vidi il suo sorriso e che sorriso, aveva una fila drittissima di denti  bianchi con un brillantino appena notabile sul canino. Ma non fu quello a stupirmi, rimasi esterrefatto alla vista della sua lingua in mezzo ai denti, proprio come facevo io.
“Infatti sono qui per chiederti se ti va di ballare.. sai, sono sola anche io e amo questa canzone almeno quanto te. Perciò, che ne dici?” Aspettate, aspettate, aspettate… una ragazza che chiede di ballare ad un ragazzo? Sono per caso in un mondo parallelo? A quel punto sentì il mio migliore amico accanto sussurrarmi “Jawi se non ci balli tu la invito io.” Con tanto di gomitata nelle costole.
“Si dai, andiamo a ballare.” Mi decisi, finalmente, di rispondere. Così la presi per mano e andammo al cento pista. Le cinsi i fianchi con le mie braccia e lei mi lego le sue dietro il collo, era una situazione imbarazzante ed anche molto ma alla fine decisi di prendermi coraggio e presentarmi.
“Io sono Zayn, tu dolcezza come ti chiami?” Le chiesi sussurrando al suo orecchio.
“Io sono Danae.” Le rivolsi uno sguardo interrogativo e curioso le chiesi da cosa derivasse quel nome strano allora lei accompagnata da quel rossore sulle guance mi rispose.
“Danae era la madre di Perseo, è la dea madre lunare protettrice della fecondità della terra.” Sebbene non l’avessi mai sentito devo ammettere che quel nome era davvero splendido.

“Che ne dici Danae, possiamo vederci domani?” le chiesi sperando che mi dicesse di si.
“Certo, così ho l’occasione per chiederti il significato del tuo nome.” Mi disse sfilandomi il cellulare dalle mani salvando quello che doveva essere il suo numero per poi mandarsi un messaggio salvandosi il mio.
“Allora a domani mia Dea.” Le dissi sentendo i miei amici ridacchiare.
“A domani Zay.” Mi salutò prendendo sotto braccio quella che doveva essere la sua migliore amica.
 

 
“Amore..” cercai di svegliarlo con quanta più calma avessi in corpo, la sera prima avevamo litigato perché lui pensava lo tradissi, forse lo pensa ancora ma sinceramente spero di no. In ogni caso, dopo aver smesso di urlarci addosso di tutto e di più l’ho mandato a dormire sul divano. Capisco la sua gelosia ma a volte è davvero stressante e poi quel ragazzo era davvero qualcosa di spaventoso, insomma era già la terza volta che lo chiamavo ma continuava a dormire come un ghiro.
“Amore dai, svegliati. Ho bisogno di te.” Dissi a voce decisamente più alta.
“Cosa ci fai qui? Vai a dormire Danae!” Sbottò girandosi dalla parte opposta dandomi le spalle. Mi arresi e mi alzai singhiozzando.
“Buonanotte amore..” Risposi balbettando per i singhiozzi ormai diventati forti e rumorosi. Non appena mi alzai sentì Zayn afferrarmi il polso e tirarmi verso di lui facendomi sdraiare appoggiando la testa sul suo petto.
“Dan, principessa. Scusa, scusami amore. Sono uno stupido ma l’idea di te tra le braccia di un ragazzo che non sia io mi manda in bestia.” Sussurrò con la voce roca e sexy che solo lui sapeva fare. Erano quattro anni che stavamo insieme, e in questi quattro anni avevo scoperto tante cose di lui. Ad esempio avevo capito che quando era nervoso oltre a tirare fuori una sigaretta, passava sempre una mano nei capelli spettinandoli, avevo capito che quando era felice sorrideva mettendo la lingua tra i denti, proprio come facevo io, e arricciava il naso in una smorfia adorabile. Avevo capito che in pubblico adorava passeggiare mano nella mano per fare capire a tutti che sono solo ed esclusivamente sua, avevo capito che amava i miei baci sul collo specialmente appena sotto l’orecchio, penso sia un punto debole, perché quando lo faccio lo sento tremare e sospirare, avevo capito che amava da morire le violette, dice che sono delicate ed eleganti come me, dice che il loro profumo gli ricorda casa e che una volta mi aveva sognata mentre ridevo immersa in un campo di violette. Per questo la settimana scorsa avevo comprato un profumo alle violette buonissimo, ora che ci penso lui non l’aveva ancora sentito. Così mi alzai dal divano lo presi per mano costringendolo ad alzarsi, lo portai nella nostra camera e mentre lui si distese sul letto io andai a recuperare il profumo che si trovava in bagno. Tornai in camera stendendomi accanto a lui e porgendogli la boccetta quasi completamente piena..
"Hai cambiato profumo" constatò lui con voce roca.
"Si, ho cambiato fragranza, ti piace?" mormorai insicura e allo stesso tempo ansiosa di sapere la risposta.
"Lo adoro. Sai che il profumo della violetta mi manda in estasi." sussurrò contro le mie labbra.
"Lo so, è per questo che l'ho comprato." dissi convinta sentendo subito dopo le guance andare a fuoco.
"Ti amo anche per questo sai?"
"Ah si? e per cos'altro sentiamo." Risposi divertita ma allo stesso tempo imbarazzata.
"Ti amo per la tua sfacciataggine, ti amo quando, dopo quattro anni, arrossisci ancora per un mio complimento e anche quando mi chiedi un parere sui vestiti che hai appena comprato e aspetti nervosa una mia risposta, ti amo perché dopo tante mie cazzate sei ancora qui e farmi sentire il nuovo profumo che hai comprato e infine ti amo perché quella sera, quando ci siamo incontrati per la prima volta, sei venuta da me e mi hai chiesto di ballare quel lento solo perché avevi sentito che amavo quella canzone e non avevo nessuno con cui ballarla. Ti amo incondizionatamente e adesso sul nostro letto, dopo aver sentito questa fragranza buonissima e dopo averti detto 'ti amo' almeno un centinaio di volte, ti chiedo.." si alzò dal letto, frugò nel comodino e ne estrasse una scatolina. I miei occhi si sgranarono e allo stesso tempo si riempirono di lacrime, si inginocchiò e con voce tremante mi disse..
"Principessa, sei la donna della mia vita e penso di essermene accorto quella sera alla festa, sei tutto ciò che ho sempre desiderato e adesso che sei mia da quattro anni il mio cuore ti chiede se vorresti esserlo per sempre. Vuoi sposarmi?" mi chiese così, di getto, tutto d'un fiato e con gli occhi lucidi. In quel momento realizzai che era lui, si era lui il mio principe azzurro. Mi alzai e senza esitare gli gettai le braccia al collo urlando un "Si, amore mio si!"


Hey guyss!
Eccomi con la mia prima One Shot, vi prego siate clementi con i giudizi. Sono alle prime armi, capitemi. ahahah
Spero con tutto il cuore che recensiate, solo per sapere se piace come scrivo.
Mi dileguo, spero anche di fare nuove amicizie lol
Always yours, Giuls. 




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