Quella sera...

di Akemi chan
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Ricordo ancora perfettamente quella sera.

Era maggio, ma indossavo una giacca.

Aveva appena finito di piovere, il cielo era limpido e l’aria gelida.

Ero uscito per gettare la spazzatura e l’avevo trovata seduta nella panchina del parco davanti alle nostre case.

Siamo sempre stati amici io e lei, fin dall’infanzia.

Ero felice di vederla, la scuola ci teneva impegnati e nonostante fossimo vicini di casa, non le paravo da mesi.

Mi avvicinai e notai che aveva pianto, ma non me ne preoccupai più di tanto, lei piangeva sempre e per qualsiasi cosa.

Conoscendola, mi limitai a sedermi di fianco a lei ed aspettai che parlasse.

"Che cosa strana non trovi?"

"Cioè?"

Chiesi senza guardarla, fissando un punto ignoto davanti a me.

"Per quanto io desideri scappare e non tornare più, mi basta uscire e poi mi calmo. Voglio dire...alla fine non è che faccia poi così tanta strada no?"

"Meglio così. Vuol dire che tieni a questo posto."

Mi sorrise tristemente.

"Sì, forse hai ragione tu. Devo andare adesso. Ci vediamo."

Ancora oggi mi maledico per averle risposto con un semplice ciao.

Perché sono stato così ingenuo?

Così cieco?

Potevo salvarla, ma non sono riuscito a vedere in tempo.

Non sono riuscito a scorgere quell'essere che le stava divorando l'anima giorno dopo giorno.

Non sono riuscito a capire che quella sera stava aspettando me là fuori.

Non ho sentito le sue urla silenziose che mi chiedevano di aiutarla.




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