L'Annunciazione (sì, proprio quella)

di Ciuffettina
(/viewuser.php?uid=647798)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Gabriel si stava rimirando allo specchio esaminando le sue sei ali: quel giorno aveva una supermissione speciale e doveva essere più che perfetto. Doveva convincere la sua protetta(1), Maria di Nazareth, ad acconsentire di diventare la madre del Figlio di suo Padre. Chissà se questo implicava che sarebbe diventata anche la sua matrigna? Beh, questa era una questione che lasciava volentieri ai teologi. Sparì con un frullio di ali per poi ricomparire due secondi dopo. «Ma dove ho la testa! Mi stavo dimenticando i fiori!» Afferrò un rametto di gigli bianchi e risparì.

Ricomparve in ginocchio davanti a Maria, che era seduta e stava filando qualcosa color porpora, dicendole: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».
Ella, vedendoselo comparire davanti all’improvviso, scattò in piedi spaventata.
Gabriel le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Nel dir ciò le porse i fiori con un sorriso.
Maria li prese con titubanza e gli chiese: «Com’è possibile? Non conosco uomo.»
Perché se fosse umanamente possibile, non lo chiamerebbero miracolo, benedetta fanciulla!” Gabriel prese fiato e rispose: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Anche Elisabetta, tua cugina, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, anche se tutti dicevano che era sterile: nulla è impossibile a Dio. Se non ci credi chiedilo a suo marito… ah no! Da quando gli ho annunciato che sarebbe diventato papà è rimasto, letteralmente, senza parole(2)» concluse con uno sfavillio malizioso negli occhi.
Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto.»
Gabriel sorrise: «Molto bene, vado a riferire che hai accettato.» “Ma prima doppia razione di datteri ripieni per festeggiare il felice esito della missione!” E sparì in un frullio di ali.

 
*****

Racconto ispirato al capitolo 1 del “Vangelo di san Luca”.
1) Secondo il Vangelo apocrifo di Giacomo, un angelo, presumibilmente Gabriel, era apparso ad Anna e Gioacchino, per annunciare loro la nascita di Maria. In seguito, quando Maria era allevata nel tempio del Signore, le compariva spesso un angelo per istruirla.
2) Vedere il capitolo “L’Annunciazione (no, non quella)





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2573607