Sorry, but I can dream

di Sorry_but_I_can_dream
(/viewuser.php?uid=671650)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere. (Albus Silente)
 


Mi chiamavo Veronica. 
Eravamo in gita scolastica, di quelle che durano più di un giorno. Eravamo in pullman ma era strano: i sedili invece di essere a due erano a tre, ed io ero seduta nel sedile vicino al corridoio centrale, mentre alla mia sinistra erano seduta le mie due migliori amiche. Dietro di me era seduto lui. Era nel posto centrale e alla sua sinistra, al finestrino, c'era un suo amico, mentre il posto alla sua destra era vuoto. Roberta si era ritrovata da sola e aveva chiesto di sedersi nel posto vuoto. Lui aveva gentilmente accettato. Gelosia portami via.
Scendevamo dall'autobus ed eravamo su una spiaggia bianca, sabbiosa, e davanti avevamo un mare stupendo. Subito tutti ci cambiavamo, ci mettevamo in costume e ci buttavamo a mare. Io e lui eravamo vicini e, non mi ricordo come, mi ritrovai a confessarmi a lui, raccontandogli tutto il mio amore verso di lui. Io piangevo e lui mi teneva per mano, mi consolava. Mi stringeva stretto a sé, mentre le onde sbattevano contro di noi debolmente.
Poi si avvicinava una delle mie due migliore amiche. Ci diceva che anche a lei piaceva lui, ed io sentivo il rimorso, la consapevolezza che io lo sapevo già di lei e che non le avevo detto niente. Avevo tenuto nascosto il mio segreto e poi l’avevo tradita in quel modo. Era orribile, anzi, ero orribile. Lei era triste, e sosteneva che lui dovesse scegliere tra noi due.
Allora lui si allontanava per pensarci e rifletterci bene, e nel mentre io lo guardavo sperando che scegliesse me. Dopo poco tornava felice da noi e sceglieva me, e per motivazione ci mostrava un tappo di bottiglia di birra che aveva trovato a mare. C’era scritto, in inglese, “Quella giusta è Veronica”. Uscivamo dall’acqua, felici, ci tenevamo per mano e non riuscivo a non pensare a lui e a me e a noi.
Ci asciugavamo e ci rivestivamo, e lui rideva perché indossavo una maglietta bianca con una scritta nera: “Quella giusta è Veronica” in inglese. Mi chiedeva “L’hai fatto apposta?” ed io rispondevo di no, ed ero sincera. In pullman mi sedevo al mio posto e lo guardavo girandomi e lui mi sorrideva, poi mi faceva segno di sedermi con lui al posto di Roberta, che si sarebbe seduta al mio posto. Roberta accettò  senza lamentarsi.
Il suo amico, seduto con noi, si sentiva a disagio ma a me non importava, perché finalmente lui era con me. Mi abbracciava e scherzava e mi faceva ridere. Mi sentivo bene, e lui profumava di allegria. Non sarei più stata sola, non avrei più pianto la notte silenziosamente nascondendomi dal mondo. Lui era lì con me e ci sarebbe sempre stato, pronto a consolarmi. Ero la persona più felice del mondo...
...prima di svegliarmi.



Veronica
Ciaoooo! Comincio a dire che no, Veronica non è il mio vero nome, ma dato che ho sognato che mi chiamavo così, mi chiamerò così ;)
Questo è il sogno numero uno. Ho fatto molteplici sogni prima di questo, ma ho deciso di scriverli solo adesso, quindi comincio da questo e scriverò solo quelli che, svegliata la mattina, ricordo ancora o solo le poche cose che ricordo degli altri capitoli.
In realtà questi sogni si basano sulla realtà. In realtà ho due lui, quello che dico a tutti che mi piace ma non ne sono più tanto sicura e quello che non so se mi piace ma mi attira, penso sempre a lui anche se non posso, perché piace alla mia migliore amica (come nel sogno) e lei me lo ha confessato mesi fa! La tradirei in un modo spietato. E nel sogno l’ho fatto.Infatti ho sognato infatti il secondo lui. Quello che nascondo a tutti.
E nel sogno non mi curo molto della mia migliore amica, dopo che lui ha scelto me. Significa che sono una persona orribile, vero?
Aiutatemi, non so con chi parlare perché sono incasinata e nessuno potrebbe ascoltare i miei sogni perché nessuno sa di lui!




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2575725