Storia di un uomo che ha deciso di vivere come una marionetta

di Pakyarmi
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Suna era uscita dalla camera di Itachi subito dopo Hidan e lo stava seguendo in giro per il covo... Itachi le aveva detto di stare tranquilla, i suoi occhi sono temibili solo in battaglia, a lei e gli altri non avrebbe torto un capello... Solo che aveva sfinito il povero Hidan... Lo guardava camminare... Le gambe tremavano e si reggeva a malapena in piedi, ma aveva comunque la forza di imprecare e maledire Itachi... Le faceva quasi pena in quello stato... Itachi le aveva spiegato cos'aveva fatto e le aveva detto che gli effetti sarebbero svaniti con un pò di riposo... -Hidan-san...- -Vuoi smetterla di seguirmi, o preferisci farti a piedi tutto il rifugio?!?- -Mi dispiace... Ti prego scusami...- -Se ti dispiace così tanto perchè non la smetti di seguirmi?- -Non mi riferivo a questo...- -E a cosa allora?- -Non volevo che Itachi-san ti ferisse... Ti chiedo scusa...- -Uff... Itachi... Quel bastardo...- Riprese a camminare, imprecando e invocando Jashin... Si poggiava alla parete e camminava lentamente, tremando... -Hidan-san... Ti senti bene?- -Senti ragazzina... Sto benissimo... Non c'è bisogno di ripeterlo ogni... vol-volta...- detto questo svenne... La piccola si allarmò ma decise di non chiedere aiuto... Disegnò con un pastello un carrello intorno l'albino, che aveva al posto delle rotelle due paia di zampe, simili a quelle di un uccello... E si trasportò nel disegno... Portò Hidan nella sua sudicia e puzzolente stanza e provò ad adagiarlo su uno dei letti della stanza, ma invano... Sopra le lenzuola, già sporche di sangue e terriccio, si intravedeva una sostanza bianca e molliccia... Toccò con una delle zampe quella roba... Era un dorayaki ammuffito... il ripieno si era liquefatto in qualcosa di puzzolente e i pancake erano appunto diventati bianchi a causa della troppa muffa... Le lenzuola avevano assorbito quello schifo... Grazie al cielo non aveva disegnato un naso a quella carretta! Fece dietro-front... Zampettò per un pò, fino alla stanza sua e di suo fratello e sciolse la tecnica... Si svegliò e raggiunse Hidan... -Sai, Hidan-san.. Non dovrei farti entrare qui... Ma è a causa mia che stai male... Vuol dire che farò un'eccezione...- Tigre, pecora e cinghiale... Fece i sigilli con le mani e la portà si aprì... Provò a sollevarlo, ma era decisamente troppo pesante per lei; quindi decise di entrare in stanza per prendere in prestito almeno un paio di marionette... scelse due figure di legno piuttosto robuste e attaccati i fili di chakra, le fece uscire, prendere Hidan, una lo prese dalle braccia, l'altra dai piedi, e lo fece poggiare sul suo letto... -Hidan-san, aspetta qui per favore...- Prese con sè le due marionette e si diresse verso la porta accanto alla scrivania del suo amato fratellone... -Vado a prepararti qualcosa da mangiare per quando ti sveglierai...- ********************************** Sorry minna! Non sono riuscita a mantenere la promessa >.< Il capitolo l'ho pubblicato con un ritardo a dir poco pazzesco! Gomen'nasai! _|?|O vabbè spero che il capitolo, anche se transitorio, sia di vostro gradimento... Ciao a tutti! (^_^)/****************************




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