chap 1
ALTERCATIONS
Capitolo 1
Il mondo magico era in uno stato costante di panico in quei giorni. Il
regno di terrore di Lord Voldemort e i suoi mangiamorte, continuava a
peggiorare man mano che le settimane passavano, e molti stavano
perdendo speranza di vedere la fine di questa oscurità che aveva
riempito il loro mondo. Il numero delle morti era aumentato molto dal
più recente massacro all’ospedale St Mungo. Le famiglie
cercavano i loro amati dispersi, sperando che ne uscissero fuori vivi,
ma sapendo che probabilmente non lo avrebbero fatto. La prigione di
Azkaban,un tempo piena di maghi perfidi e oscuri, ora era praticamente
vuota. C’erano solo venti prigionieri che riempivano le celle
sorvegliate, non da dissennatori come una volta, ma da membri del
dipartimento applicazione della legge sulla magia.
Forse il prigioniero più sorprendente era il diciannovenne Percy
Weasley. Senza che lo sapesse fino a qualche giorno prima del suo
arresto, Percy era stato uno strumento del signore oscuro dalla giovane
età di cinque anni. Peter Minus, conosciuto anche come
Codaliscia, si era rifugiato presso la famiglia di Percy dopo aver
incastrato Sirius Black per l’omicidio di dodici babbani,e poi
fingendo la sua stessa morte. Per cinque anni,Percy aveva tenuto
Codaliscia vivo e al sicuro, fino ad un giorno in cui il topo aveva
deciso di occuparsi dei suoi affari in altri modi.
Codaliscia, anche se non avrebbe voluto esserlo, era stato parzialmente
responsabile per la prima caduta del signore oscuro. Il bambino di un
anno Harry Potter,ovviamente, era stato quello a liberare il mondo
magico dal loro incubo che durava da dieci anni, ma se non fosse stato
per Codaliscia che diceva al suo padrone dove trovare Harry e i suoi
genitori, il signore oscuro non avrebbe mai perso il suo potere. Per
correggere il suo errore, Codaliscia aveva creato un piano per cercare
il bambino salvatore del mondo magico di ormai cinque anni, Harry
Potter, e portarlo da Lucius Malfoy,sperando di entrare di nuovo a far
parte dei mangiamorte. Fallì diverse volte, fino ad una luna
piena dell’Agosto del 1986.Harry e il suo padrino,Sirius Black,
erano rimasti a dormire ad Hogwarts quella notte. Era stata per pura
fortuna da parte di Codaliscia, che Harry si fosse allontanato da solo
fuori dal castello verso di lui che era in attesa. Purtroppo
però,il piano di riportare Voldemort al potere era fallito, a
causa del rischiosissimo uso di una maledizione reductor da parte di
Sirius Black, e Codaliscia aveva ricevuto il bacio del dissennatore per
i suoi crimini alla fine di quella settimana. Avrebbe fatto meglio a
rimanere dai Weasley…
Stranamente era a causa di Codaliscia che Harry stesse venendo
cresciuto dal suo padrino, e dal migliore amico e fratello di Sirius,
Remus Lupin. Questa piccola famiglia aveva affrontato tragedie
tantissime volte dalla sua formazione. Aveva assistito a
infelicità e depressione a testa alta, affrontando insieme i
loro momenti più terribili. I tre maghi, anche se si amavano
più di ogni altra cosa al mondo, avevano avuto le loro litigate,
e discussioni, come ogni famiglia normale. Erano quasi stati separati
tantissime volte da Voldemort- dalle esperienze quasi mortali di
Sirius, alla sparizione di Remus per tre mesi, alla capacità di
Harry di mettersi nei guai a qualsiasi costo, i problemi erano sempre
dietro l’angolo. Loro tre non erano neanche estranei a morte e
tradimenti- i genitori di Harry, i migliori amici di Sirius e Remus,
erano stati assassinati da Voldemort, come anche la fidanzata storica
di Sirius Julia Sedler, e più tardi Hestia Jones. Peter
Minus si era unito a Voldemort tradendo i suoi amici un anno
prima della caduta del signore oscuro, come anche l’ex fidanzata
di Remus,Naomi Watts. Il vice di Sirius nella squadra auror, Kingsley
Shacklebolt, era stato assassinato a casa sua. I genitori di James
Potter e quelli di Remus erano stati assassinati dai mangiamorte. E la
lista andava avanti. Il punto era che nonostante tutto quello che
avevano passato,questa piccola famiglia rimaneva in piedi, combatteva
insieme. C’erano dei momenti in cui uno di loro sentiva che la
loro speranza che la guerra finisse stava scomparendo, ma gli altri due
erano sempre lì,pronti a tirarli su il morale, a ricordarli che
cosa stavano combattendo, e quale era la posta se perdevano.
Niente poteva separarli, anche se Lord Voldemort ci stava provando dannatamente bene…
La nostra storia riprende da dove l’abbiamo lasciata: Lord
Voldemort è riuscito a superare le barriere della mente di
Harry,lo ha posseduto, e lo messo contro il suo padrino. Se non fosse
stato per l’azione veloce di Remus, un’altra morte sarebbe
stata aggiunta alla lista fin troppo lunga. Harry era stato schiantato
dal suo zio acquisito,era caduto sul pavimento, e la sua bacchetta era
caduta da qualche parte sotto il letto, anche se nessuno ci stava
prestando troppa attenzione. Sirius era comprensibilmente sotto shock.
Spostava lo sguardo dalla figura svenuta del suo figlioccio, al suo
migliore amico, che aveva ancora stretta la bacchetta nella sua mano
tremante, e alla fidanzata di Remus Emmeline, che aveva fatto lievitare
Harry sul letto.
“Remus” disse Sirius con voce roca, senza sapere che cosa
fare. “I suoi occhi…era proprio come ci aveva detto
Silente tanti anni fa…C’era del rosso…e la sua
voce…Remus,era Voldemort, ci scommetterei la mia vita che era
lui…”
Remus ingoiò forte la sua vita “Questa non sarebbe una
buona idea al momento Sirius” disse piano “Stai bene?”
“Oh, sì fantasticamente” disse Sirius
sarcasticamente “Il mio figlioccio mi ha quasi ucciso, quindi
perché non andiamo tutti fuori a bere qualcosa?”
“Non c’è bisogno di fare così Sirius”
disse Remus cercando di usare un tono severo, anche se la sua voce
tremava “Dobbiamo contattare Silente- vorrà sapere, e se
ci sbrighiamo, potremmo riuscire a trovarlo prima che si muova per
andare al numero dodici”
“Vado io” disse subito Emmeline “Tu resta con Harry. Sirius hai bisogno di qualcosa?”
Sirius scosse la testa passivamente ed Emmeline lasciò la
stanza. I due maghi si fissarono senza saper cosa dire. Dopo tutto
quello che avevano passato in dieci anni,questa era la cosa peggiore.
Un anno prima Remus aveva detto che il fatto che Harry potesse essere
posseduto era una situazione che avrebbero potuto affrontare un giorno,
ma a quel tempo, lo aveva detto solo per convincere Sirius che il
ragazzo aveva bisogno di imparare l’occlumazia, e che non avrebbe
dovuto importare chi gliela insegnava. Non aveva mai creduto che Harry
potesse essere posseduto. Malocchio Moody si vantava regolarmente
dell’abilità di Harry di ribellarsi alla maledizione
imperius. Harry era un ago molto potente, e stava diventando sempre
più forte man mano che passavano gli anni. Non era impossibile
per lui resistere dall’essere posseduto, ma ovviamente, Voldemort
era più potente di chiunque potesse immaginare. Aveva guadagnato
i poteri di Lily e James durante la sua rinascita a Godric’s
Hollow due anni prima, e quello che avevano visto fino a quel momento
era solo l’inizio dei nuovi poteri di Voldemort.
Ma per quanto tempo Harry era stato posseduto? Potevano essere stati
pochi minuti, o potevano essere stati tre giorni. Remus pensò
che tre giorni avevano senso. Era stato lì quando avevano
cominciato a notare che Harry sembrava più distante. Avevano
semplicemente pensato che si stava ammalando- come avevano fatto a non
accorgersi che cosa stava succedendo veramente? Forse Voldemort si era
nascosto profondamente nella mente di Harry, per permettere al ragazzo
di continuare con la sua facciata normale davanti alla sua famiglia. Ma
anche Emmeline, che aveva dato ad Harry intense lezioni di occlumazia
la notte prima, non si era accorta che c’era qualcosa che non
andava con Harry. Se Remus fosse stato un uomo più cinico che
non si fidava facilmente delle persone si sarebbe chiesto se
Emmeline aveva intenzionalmente ignorato la presenza di Voldemort nella
mente di Harry. Ma Remus aveva visto quello che era successo durante la
lezione di occlumazia: le barriere della mente di Harry erano state
così forti che Emmeline era stata gettata contro il muro dietro
di lei.
Ora la domanda era, non come fosse accaduto, ma se Voldemort fosse
ancora nella mente di Harry, e se non lo era, Harry si sarebbe
ricordato qualcosa di quello che era accaduto nell’ultima mezzora
con il suo padrino?
“Silente sta arrivando” disse piano Emmeline entrando di nuovo nella stanza.
Remus sussultò, realizzando solo in quel momento che si era
seduto alla scrivania di Sirius durante l’assenza della strega
“Grazie” mormorò automaticamente. Emmeline sorrise
leggermente.
“Che cosa dovremmo fare ora?” chiese Sirius apparendo confuso come si sentiva Remus.
Remus scrollò le spalle “Solo aspettare credo”.
Sospirò. “Non credo che dovremmo svegliarlo finché
arriva Silente. Se Voldemort stava possedendo Harry, ed è ancora
lì da qualche parte, Silente saprà come liberarsi di lui.
Non saprei da che parte cominciare”
“Questa è tutta colpa mia” disse Emmeline
all’improvviso, fissando tristemente Harry dal muro su cui si era
appoggiata. I maghi la fissarono interrogativamente. “Ieri sera
durante la sua lezione di occlumazia…Non è mai stato
così bravo. Che diavolo,nemmeno io sono abbastanza brava da
lanciare qualcuno attraverso una stanza. Mi sarei dovuta accorgere che
c’era qualcosa che non andava”
Remus scosse la testa “Non è colpa tua. Tu non sei
l’unica che non si è accorta di niente. Anche io e Sirius
eravamo lì, e conosciamo Harry da più tempo di te. Se
qualcuno si sarebbe dovuto accorgere che c’era qualcosa che non
andava, sarebbe dovuto essere uno di noi”
“Sì, ma io dovrei insegnarli ad evitare che succeda
qualcosa del genere “ disse Emmeline completamente disgustata con
se stessa “Forse se avessi lavorato di più con
lui…”
“Nessuno di noi avrebbe potuto prevedere che una cosa del genere
accadesse Emmeline” disse la voce di Silente dalla porta, facendo
sobbalzare gli altri tre. “L’occlumazia era a malapena una
precauzione perché questo non fosse accaduto prima. L’idea
originale era quella di evitare che Lord Voldemort entrasse a contatto
con il contenuto della profezia. Ci sono molte porte nella mente umana,
come ti ho insegnato quanto tu stavi imparando l’occlumazia
Emmeline. Voldemort avrebbe trovato comunque un modo di entrare nelle
mente di Harry”
“Pensi che sappia della profezia Albus?” chiese Sirius,
disgustato al solo pensiero di Voldemort che scopriva le parole esatte
della profezia fatta su lui ed Harry.
Silente sospirò “è possibile ovviamente, ed
è qualcosa che avremo bisogno di scoprire da una delle nostre
spie. Se sa della profezia- bè, non cambierebbe molto.
Vorrà ancora distruggere Harry, proprio come ha sempre voluto da
quando era a mala pena un bambino”
Mentre i suoi tutori pensavano a quanti danni erano stati fatti negli
ultimi giorni, Silente esaminò il ragazzo, prima sollevando le
sue sopracciglia ed esaminando gli occhi. Remus realizzò solo in
quel momento che Harry non aveva i suoi tipici occhiali tondi .
Apparentemente, anche Sirius se ne stava accorgendo. Stava
scotendo la testa, come se sapesse che si sarebbe dovuto accorgere che
mancava qualcosa immediatamente.
Silente annuì, ma Remus non era sicuro che fosse per
soddisfazione o conferma di un’idea. Continuò a guardare
da vicino Silente che prendeva la bacchetta dalle sue vesti gialle. Il
preside passò il pezzo di legno sopra Harry, mormorando
rapidamente un incantesimo in latino antico. Remus chiuse e aprì
gli occhi forte massaggiandoli, e scosse la testa come se stesse
verificando che fosse vero,mentre qualcosa usciva dal corpo di Harry.
All’inizio sembrava fumo, ma poi presa la forma di
un’esatta riproduzione di Harry. L’Harry-fumante rimase
sollevato a pochi millimetri sull’ Harry reale per qualche
secondo, e poi si unì di nuovo con il corpo di Harry.
“La sua anima “ disse Silente piano,rispondendo alla loro
domanda non chiesta ad alta voce “Volevo essere sicuro che non
fosse stata alterata con…”
Quell’uomo non smette mai di sorprendermi, pensò Remus stupito, Appena credo di aver visto tutto quello che può fare, tira fuori un altro trucco dal suo cappello…
Poi Silente chiuse i suoi occhi e appoggiò le sue lunghe dita su
ogni lato della testa di Harry,subito sopra le sue tempie. Di
nuovo,mormorò in Latino antico, ma questa volta non ci furono
risultati di tipo fisico. Cinque minuti dopo, il preside rimosse le sue
dita dalla testa di Harry,fece un passo indietro e annuì.
“ Suppongo che Voldemort sia stato presente nella mente di Harry
per tre,quattro giorni. Non vedo nessun effetto permanente su Harry, ma
vi raccomando lo stesso di parlargli di questo il prima possibile.
Sirius Harry si è fatto male alla testa oggi per caso?”
Sirius annuì rigidamente “Un bolide l’ha colpito
oggi mentre eravamo alla tana. È caduto dalla sua scopa e ha
sbattuto la testa”
“Bè, è stato fortunato ad essere sopravvissuto ad
una caduta del genere” disse Silente “Harry dovrebbe stare
bene quando si risveglia. Non credo che Voldemort proverà presto
a farlo di nuovo”
“Perché lo crede signore?” chiese piano Emmeline, ora in piedi dietro Remus con le mani sulle sue spalle.
Silente si voltò verso di lei “Sono sicura che tu
Emmeline, essendo la sua istruttrice di occlumazia, ti sia accorta che
la mente di Harry è stranamente forte” Emmeline
annuì. “Credo che ci sia voluto così tanto tempo a
Voldemort per agire attraverso Harry perché Harry stava cercando
di combattere quello che stava succedendo. Questa specie di lotta, ha
avuto effetti estenuanti sia sul corpo e mente di Voldemort, che su
quello di Harry. È un rischio per Voldemort provare a possedere
Harry troppo presto dopo la prima volta.”
“Perché non ci siamo accorti di niente?” chiese
Remus “ O meglio, perché Harry non ci ha detto che stava
succedendo qualcosa?
“Essere posseduti è una delle attività più
oscure conosciute Remus. Uno dei suoi effetti collaterali è la
perdita di memoria da parte di chi la subisce. Harry potrebbe non aver
saputo di essere posseduto. Tutte le volte in cui Voldemort era
presente nella sua mente potevano sembrare intervalli vuoti di
tempo”
“Ma se Harry lo stava combattendo…”iniziò Sirius.
“Non lo avrebbe comunque saputo” finì Silente per
lui “Con Voldemort nella sua mente, era come se Harry fosse in
posto separato. Era lì, ma spinto molto indietro mentre
Voldemort lo dominava. Harry potrebbe aver cercato di farsi avanti, ma
Voldemort è un legilimens molto potente”
“Allora non aveva veramente nessun’altra
possibilità” disse Remus piano “Harry era solo una
marionetta per Voldemort non è vero?”
Sirius aggrottò la fronte per la frase babbana, ma non fece le sue solite domande.
“Come ho detto prima Remus” disse Silente. “il fatto
che Emmeline stia insegnando occlumazia lo ha aiutato molto. Senza di
essa, Harry non sarebbe stato nemmeno capace di combattere. E non
vorrei neanche immaginare che cosa sarebbe successo se Voldemort si
fosse impossessato di Harry prima di stasera.”
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Nymphadora Tonks si smaterializzò nel giardino sul retro della
casa dei suoi genitori subito fuori Londra. Era ancora piuttosto
arrabbiata per la sua giornata di lavoro- scoprire che Dawlish, che
sostituiva temporaneamente Sirius come capo auror, si stava incontrando
con Rufus Scrimgeur, l’auror dall’Australia che
Sirius era stato così contrario a riportare nel ministro
Inglese… Tonks sapeva che anche al ministro Bones non piaceva
molto Scrimgeur, ma non riusciva a capire perché il ministro
potesse permettere al mago di tornare.
Forse qualcuno le ha fatto la maledizione imperius, pensò Tonks.
No, non può essere possibile, Silente si incontra con lei un
giorno sì e un giorno no, e lo capirebbe se stesse succedendo.
Forse ha solo perso la sua dannatissima mente…
Sirius se ne era andato dal ministero solo da un mese, e sembrava
già passata una vita. Tonks sperava solo che suo cugino non
tornasse per trovare i suoi auror nel caos più totale. Aveva
lavorato tanto per allenarli bene,e comportarsi come una squadra. Gli
auror sotto il comando di Sirius erano come una famiglia- alcuni di
loro, come Dawlish, facevano la parte dei membri della famiglia che gli
altri volevano ripudiare. C’erano stati dei momenti quando Tonks
era entrata al ministero, che aveva visto Sirius o Kingsley avere una
voglia matta di trovare qualcosa per incastrare Dawlish . Era
comprensibile. A Dawlish non piaceva seguire gli ordine di Sirius,
pensava che fossero poco ortodossi e terribilmente pericolosi. Ma
Sirius non metteva mai i suoi auror in più pericolo di quello in
cui si trovavano già con i loro lavori. L’unico auror ad
essere mai stato ucciso sotto il comando di Sirius era stato Jason
Evans, quando un gigante a Londra aveva fatto cadere un lampione sul
mago che non se lo aspettava.
“Hey mamma” mormorò Tonks, entrando attraverso la
porta sul retro. Sua madre era ai fornelli, tirando fuori un roast beef
per la cena dal forno “Che buon odore. Dov’è
papà?”
“Ciao cara” disse Andromeda Tonks “Tuo padre è
in salotto a leggere il giornale. Come è stata la tua
giornata?”
Tonks scrollò le spalle e prese una burrobirra dal frigo
prima di sedersi al tavolo “Non male. Remus ed Emmeline sono
passati a darmi notizie su Sirius. Sta piuttosto bene, si sta solo
cercando ad abituarsi a non usare la magia”
Andromeda sospirò “è semplicemente orribile. Sirius
è un mago magnifico- lo è stato da quando era un bambino.
Probabilmente sta passando un brutto periodo, specialmente con Harry a
casa. Tu sai quanto è protettivo Sirius nei confronti di quel
ragazzo…Se succedesse qualcosa ad Harry, e Sirius non fosse
capace di fare niente per aiutarlo…bè ti lascio
immaginare che effetto avrebbe su di lui.”
Tonks annuì, sorseggiando la sua burrobirra “Penso che
Remus ed Emmeline stiano facendo dei turni per stare con lui durante il
giorno. Harry ha la sua bacchetta e il permesso del ministro di fare
magia per difendersi, ma non credo che Harry sia mai stato da solo
contro mangiamorte”
“Bè,con tutte quelle barriere e incantesimi intorno alla
loro casa, Sirius ed Harry avrebbero tantissimo tempo per uscirne
salvi. Tuo padre ha detto a Sirius che lui ed Harry sono i benvenuti
qui se ne hanno bisogno, e c’è sempre Hogwarts
ovviamente”
Il campanello suonò e il padre di Tonks gridò “Vado io!” dalla porta d’ingresso.
“Non riesco veramente ad immaginarmi Sirius che scappa se i
mangiamorte invadono casa loro, che abbia magia o no. Probabilmente
manderebbe via Harry, e li affronterebbe da solo.”disse Tonks
“Kingsley una volta mi ha detto che Sirius era allenato benissimo
sulle tecniche di combattimento babbane”
Andromeda fece un sorrisetto”Può ringraziare tuo padre per
quello” Tonks alzò un sopracciglio “L’estate
prima del suo quarto anno, Sirius trascorse qualche settimana con me e
tuo padre alla nostra vecchia villa sul mare. Sirius e tuo padre
passavano la maggior parte delle giornate nel giardino sul retro- con
tuo padre che insegnava a Sirius karate e box e cose del genere”
“Hmm” disse Tonks impressionata”Non sapeva che papà conoscesse il karate…”
“Nympadora!” la chiamò Ted dal corridoio “Hai compagnia!”
Tonks roteò gli occhi per l’uso del suo primo nome,
guadagnandosi un’occhiataccia da sua madre. Non aveva mai
approvato che sua figlia si facesse chiamare solo per il suo cognome.
Lo vedeva come un insulto “Arrivo papà!” rispose
Tonks. Finì il conentuto della sua burrobirra e si alzò,
camminando velocemente per il corridoio fino a raggiungere la porta. Il
suo piede si incastrò nel tappeto del corridoio e lei
imprecò, aggrappandosi alla maniglia dell’armadio per
riacquistare l’equilibrio.
“Linguaggio cara” disse Ted divertito.
Tonks guardò male suo padre e alzò un sopracciglio al suo ospite.
“Charlie. Che cosa ci fai qui?”
Charlie Weasley sorrise, con le mani nelle sue tasche. “Mi hanno
chiesto di riferirti un messaggio, e non mi è stato permesso di
farlo via camino o gufo, perciò sono dovuto venire qui”
Tonks guardò suo padre “Pensi di poterci lasciare soli un
minuto?” chiese cercando di rimanere educata, anche se Tonks
passava lo sguardo tra lei e Charlie con un’espressione
piuttosto seccata.
“Oh,certo cara. Sarò in cucina con tua madre allora…”
Tonks roteò gli occhi mentre suo padre faceva l’occhiolino a Charlie e si incamminava per il corridoio.
“Allora, che succede Charlie?”
“Cambio di programma per la riunione dell’ordine
stasera” disse il mago a voce bassa, avvicinandosi a Tonks in
modo tale che solo lei potesse sentirlo”Non sono sicuro del
perché, ma è stata spostata a casa di Sirius e Remus. Mio
padre pensa che possa essere successo qualcosa lì- Silente
però non ha detto niente a riguardo”
Tonks aggrottò la fronte “Stanno tutti bene?”
Charlie scrollò le spalle “Non lo so. Credo che Silente ce
lo avrebbe detto se qualcuno si fosse fatto male…So che Harry ha
avuto un incidente giocando a Quidditch a casa dei miei genitori oggi,
ma non vedo come questo possa avere a che fare con il cambiamento di
posto per la riunione”
“Hmm” disse Tonks pensierosa”Penso che lo scopriremo
più tardi allora no? Ascolta, dal momento che sei qui vuoi
rimanere a cena? Credo che mamma abbia appena finito di
prepararla”
“Ah un’altra volta magari” disse Charlie dispiaciuto,
con un sorriso “Mia madre mi sta aspettando alla tana per cena
prima della riunione. Grazie per l’offerta però”
“Sì, certo quando vuoi. Okay allora ci vediamo tra qualche ora”
“Sicuramente” disse Charlie sorridendo.
“E grazie per essere passato”
“Nessun problema. Ci vediamo Tonks”
“Ci vediamo”
Tonks tornò in cucina sorridendo.
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Sirius e Remus erano in piedi l’uno accanto all’altro
contro il muro della camera da letto di Harry, mentre Emmeline faceva
lievitare il corpo del ragazzo dentro il suo letto. Silente
entrò un momento dopo e guardò velocemente i due maghi.
Voleva svegliare Harry prima dell’inizio della riunione
dell’ordine di quella sera per vedere se il ragazzo si ricordava
qualcosa. Il preside sembrava credere che Voldemort avrebbe lasciato
delle tracce della sua memoria nella mente di Harry che potessero
essere utili per l’ordine.
Sirius stava diventando veramente stanco di vedere il suo figlioccio
usato come oggetto tra Voldemort e Silente. Harry era solo un
ragazzino, non importava cosa aveva sopportato nei suoi sedici anni di
vita, ma veniva comunque trattato come un mago adulto certe volte. Se
questo sarebbe continuato, Sirius avrebbe discusso per far entrare
Harry nell’ordine. A Remus non sarebbe piaciuta
l’idea, ovviamente, ma Harry aveva affrontato molte più
cose della maggior parte dell’ordine, e se doveva essere usato
per finire la guerra, meritava di sapere quello che stava succedendo.
Sirius serrò la mascella quando Silente mormorò
“Innerva”. Non importava quello che diceva Silente sul
fatto che Voldemort se ne era andato dalla mente di Harry, Sirius non
si sarebbe dimenticato presto quello che aveva visto negli occhi del
suo figlioccio. Non c’erano molte cose che potevano spaventare
l’auror, ma sentire quella fredda voce acuta, uscire dalla bocca
di Harry, e vedere quello sguardo malefico nei suoi occhi, ci erano
riusciti veramente.
Gli occhi di Harry si spalancarono, e sbattè le palpebre diverse volte prima di genere e afferrarsi la testa da dietro. Probabilmente per la contusione, pensò Sirius distrattamente , guardando il ragazzo da vicino.
Lentamente, il ragazzo alzò la testa, e aggrottò la
fronte quando vide i quattro adulti che circondavano il suo letto
“Ciao” disse lentamente e con la voce roca “Che cosa
succede?”
La faccia di Silente rimase impassibile “Come ti senti Harry?”
Harry scrollò le spalle “Mi potrebbe essere utile una
pozione per il mal di testa se ne abbiamo un po’…”
“Tra un momento” disse piano Silente “Come prima cosa, vorrei chiederti qualche domanda”
“Okay…”
“Che cosa ti ricordi degli ultimi tre giorni Harry? Pensaci bene…”
Harry alzò un sopracciglio alla domanda, e poi aggrottò
la fronte pensandoci “Non molto veramente. Mi ricordo la cena di
ieri sera- Io e Sirius continuavamo a lanciarci piselli tra di noi,e
Sirius ne ha fatto andare uno nella burrobirra di Remus…”
Sirius si morse il labbro, cercando di non ridere. Ora non era
veramente il momento, e Remus non aveva trovato l’incidente molto
divertente…
“Ti ricordi qualcos’altro?” insisté
Silente”Ti ricordi della tua lezione di occlumazia con Emmeline
di ieri sera?”
“Non avevo una lezione ieri sera…” disse Harry lentamente.
Sirius,Remus ed Emmeline si guardarono tra di loro alzando le
sopracciglia. La lezione era durata quasi un’ora perché
Emmeline pensava che Harry si stesse ammalando, e voleva essere sicura
che la sua mente fosse ben in guardia. Apparentemente, era troppo in
guardia…
“Hai fatto una lezione ieri Harry, e da quello che ho capito
è terminata con te che facevi uscire Emmeline dalla tua mente
con così tanta forza, che è stata gettata contro un
muro.”
Le sopracciglia di Harry si sollevarono per la sorpresa, e lui
girò subito la testa verso Emmeline “Oh Dio…Mi
dispiace…” disse velocemente “Davvero, non me lo
ricordo per niente”
“Va tutto bene Harry non è stato fatto alcun danno” disse piano Emmeline.
Silente sospirò “Bè, penso che sia tutto per ora.
Forse ti andrebbe quella pozione per il mal di testa ora, e forse anche
una per dormire Harry?”
Harry sembrava piuttosto scosso “Ehm,sì,certo…”
Emmeline e Silente lasciarono la stanza per andare a prendere le
pozioni, e Sirius e Remus rimasero in piedi contro il muro. Harry
cercò di incrociare lo sguardo del suo padrino, ma il mago
più grande continuava ad evitarlo- aveva paura di vedere di
nuovo il lampo rosso.
“Per favore qualcuno può dirmi che cosa sta
succedendo?” Harry implorò i suoi tutori
“Perché non riesco a ricordarmi niente? Che cosa è
successo con Emmeline…?”
Remus sospirò forte. “Harry…Ti ricordi
perché hai iniziato a prendere lezioni di occlumazia in primo
luogo?”
“Sì, così Voldemort non avrebbe scoperto niente sulla profezia…”
“Questo è uno dei motivi, sì, ma c’era anche
un’altra ragione. Una ragione che, fino ad oggi non avrei mai
pensato potesse succedere. Non so se lo sai, ma uno dei poteri di
Voldemort è la possessione umana. Non è qualcosa che
possono fare in moti, e non penso nemmeno sia stata fatta più da
molti anni.” Remus sospirò di nuovo. Sirius non lo
biasimava per essere così nervoso. Anche lui lo era.
“Harry, Voldemort ti ha posseduto oggi, e pensiamo ti abbia
posseduto per gli ultimi tre giorni. Per qualche ragione, ha potuto
agire solo oggi pomeriggio”
Harry impallidì “Che cosa?” sussurrò
“H-Ho fatto qualcosa?” chiese, anche se non lo voleva
sapere veramente.
“Quasi” disse Remus con voce roca “Emmeline ed io
siamo tornati a casa appena in tempo, e Harry ti prego ricorda che non
è stata davvero colpa tua-“
“Che cosa ho fatto?” domandò Harry.
Remus lanciò uno sguardo a Sirius - Sirius
annuì,continuando a fissare il pavimento “Hai quasi usato
la maledizione che uccide contro Sirius”
RECENSITE!
In risposta a Thiliol questa
è la penultima, poi c’è resolutions…Questa
storia è di 30 capitoli e l’ultima di 50 (Quindi Dracuccio88 è la prox...)..Non preoccuparti
c’è tempo prima che finisca.,..
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