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Primavera ~
E' primavera, è
primavera
amore aspettami che
c'è una vita intera,
c'è ancora il
sole a primavera.
Ti porto sopra la collina
e tu verrai,
(...),
ci sono fiori dedicati a
noi.
Ho l'indirizzo degli
amici,
li potrai vedere ancora.
(Primavera a
Sarajevo di Enrico Ruggeri)
C'è il sole e profumo di primavera nell'aria.
Sorridi, respiri
quell'aria frizzante e buona, che sa di fiori e felicità, e
amore e voglia di vivere.
E' tutto bello,
troppo.
Sali in macchina,
spalanchi il finestrino e attendi che Fei arrivi.
Abitate insieme
da quando vi siete trasferiti a Kyoto per frequentare
l'università, ed è la cosa più bella
che ti sia mai capitata.
E' stato tutto
più semplice di quanto avessi mai creduto.
Ormai i Second
Stage Children sono solamente un ricordo e tu sei così
felice di questo che non riesci a crederci.
Certo, all'inizio
è stato difficile entrare a far parte della
società, ma con un po' di tempo e buona volontà
ci siete riusciti tutti.
L'unica cosa che
ti dispiace è che il vostro gruppo si è sciolto.
Avete seguito
strade diverse e non vi siete più sentiti.
Qualche volta ti
sono mancati, i tuoi fratelli della Feida, ma poi ci hai fatto
l'abitudine.
Ma ora
è primavera, ora tutto rinasce. Ora si torna a Tokyo.
Fei esce dalla
porta di casa, e corre verso di te.
-Sbrigati, dai!-
gli gridi ridendo, come un bambino, impaziente.
-E aspetta un
attimo, abbiamo una vita davanti, non moriamo mica se partiamo due
secondi dopo!- sbuffa il verdino, sedendosi di fianco a te.
Tu scoppi a
ridere, e partite verso Tokyo.
Accendi la radio,
e cantate insieme, spensierati.
A volte stenti a
credere che si possa essere così felici, così
sereni. A volte ti svegli ancora nel pieno della notte circondato da
incubi di guerra, ma Fei è sempre lì a ricordarti
che è tutto finito, ormai. A volte, ma solo a volte, ti
chiedi se non è tutto un sogno.
Ti scrolli i
pensieri dolciastri dalle spalle, non ha più importanza
ormai. State andando a Tokyo.
-Oh, Saru, ho
chiamato Meia ieri. Mi ha dato l'indirizzo della casa di lei e Gillis,
potremmo andare da loro!-
Ti giri un attimo
verso di lui, gli occhi che brillano.
Gillis... Meia...
Solo pensare di rivederli ti fa battere il cuore.
Tornerete
insieme. Solo per un giorno, certo, ma è già
abbastanza.
Ci saranno anche
gli altri.
Ti senti
emozionato come un bambino. Ti senti come non succedeva da troppo tempo
ormai.
Vuoi volare. Vuoi
volare da loro, che sono stati praticamente i tuoi fratelli.
Ci sono fiori ai
lati della strada. Fiori bianchi, gialli, rossi, viola. Sembrano
sbocciati per voi.
Sembrano
lì solo per dirti che è primavera. Che
è rinascita. Che è vita. Che è
felicità.
-Fei.- dici
sorridendo.
-Sì?-
risponde lui, spostando lo sguardo dal finestrino aperto a te.
I suoi occhi
smeraldini brillano illuminati dal sole, i capelli verdi mossi dal
vento, il sorriso più bello che abbia mai fatto.
-Ti amo.- dici
solo, tornando a sorridere.
E' tutto
perfetto, ora.
Stai andando a
Tokyo. Per oggi, riunirete la Feida. Hai Fei di fianco a te, che
sorride e ti ama.
Ed
è primavera.
EHI
MONDO!!
Lo
sho, non aggiorno da tanto.
Lo
sho, dovrei finire di scrivere il capitolo di Hunger Games, e lo
farò, eccome se lo farò.
Però
uff, questa fic andava scritta. ùwù
Non
so, mi è venuta così, di getto.
Che
teneroso, Saru felice, vero? *ç*
Io
lo lovvo da matti, più passa il tempo più lo
trovo waaaaaa!! <3 <3
Okay,
questa è una fic ambientata in un periodo post-Feida. Dopo
il vaccino, per così dire. Però sono
più grandi, sui diciannove, vent'anni, ecco.
Sono
grandi e pucciosi. *o*
E
l'accenno alla SaruFei non potevo non metterlo, mh. <.<
Ne
avevo psicologicamente bisogno. u-u
E
niente, vi saluto che devo andare a karate.
Ciao
ciao!! ^.^/
Lucchan
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