L'osservatore

di NemoAdNoctum
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Osservare. Ci ho pensato tante volte che avrei potuto semplicemente mettermi dietro ai vetri di una finestra e vedere le stagioni passare, il mondo cambiare, le guerre rincorrersi una dietro l’altra ignoranti e irrispettose del desiderio di amore del mondo. Ma non potevo.
Una parte della mia vita l’ho dedicata a combattere i miei fantasmi, il mio odio. Un odio costruito più verso me stesso, verso quel nemico invisibile che è la mia vergogna, ma più tagliente della mia arma, piuttosto che verso le creature della notte.
L’odio infiammava il mio corpo come se ogni cellula imperniata di peccato bramasse vendetta trascinandomi nel baratro e nella follia.
Non provavo nulla se non disprezzo. Quella maschera d’odio verso quegli esseri erranti e maledetti senza speranza di trovare la luce, mi consumava giorno dopo giorno rendendomi un hunter spietato e senza cuore.
Quando la vidi la prima volta il mio modo di vedere il mondo e la mia inconsistente esistenza si capovolsero. Quella creatura piena di luce tutto poteva evocare tranne che il disprezzo. I suoi occhi mi fissarono per interminabili secondi denudandomi dei miei segreti più intimi. In un istante disintegrò anche il minimo sentimento d’odio dentro di me. Avrei voluto ucciderla ed amarla al tempo stesso.
Trovai così la mia missione seguendo la scia luminosa che lasciò dietro di sé.
-Una volta non ti avrei nemmeno immaginato capace di crescere una bambina per ben dieci anni
Nemmeno io, ma gliel’ho promesso, amico mio. Ho promesso a quella sangue puro, che era riuscita a ridare a questo cuore indurito dal tempo un po’ di calore, che il frutto del suo amore, essenza stessa del suo estremo sacrificio, l’avrei custodito come il più raro e prezioso dei tesori proteggendolo da ogni male e ragalandogli un’esistenza umana ricca d’amore. Ma tutto questo prima che la sua innocenza fosse rotta e il suo mondo fatato disintegrato sotto i miei inermi occhi, a causa di un destino già scritto.
Lei, la mia Yuuki, quella dolce bimbetta che ovunque abbia posato lo sguardo ha donato infinita speranza e inconsapevole sofferenza, sarà la luce di qualcun altro e di questo forse ne sarò stato un po’ l’artefice anche io. Chi riuscirà anche contro ogni terribile avversità a combattere il destino pur di seguire la sua scia luminosa abbandonerà l’odio e riuscirà a costruire quel mondo di pace a cui ho tanto aspirato. Non morirò disilluso, lo so. La luce di Juuri e l’amore che ho dato alla sua tenera creatura si sono fusi dentro di lei facendomi ricongiungere alla donna che ha ridato un senso alla mia esistenza. E’ così che ho trovato la mia dimensione.
Non era tempo allora né oggi, ma amaro amico, a cui questa eterna esistenza ha strappato via ogni gioia, un giorno ti farò compagnia nell’osservare la vita da dietro i vetri di questa finestra. Guarderemo insieme quella realtà che ho voluto con tutte le mie forze. Allora forse desidererò invecchiare, vedere le stagioni passare, l’universo cambiare ma soprattutto l’amore regnare.
Diverremo l’uno il bastone dell’altro regalandoci poi a vicenda una fine desiderata: smettere di fare da spettatori all’esistenza e chiudere gli occhi per riposare per sempre, lasciandoci intorno un mondo non più utopico per cui molti avranno sacrificato la loro stessa vita.




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