Il marchingegno ferma tempo...

di GWUNCANKILLA
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IL MARCHINGEGNO FERMA TEMPO

Era sera avevo appena finito di cenare, mi diressi in camera mia, spalancai la porta, ma le finestre erano aperte e non ne capivo il perché, io le avevo chiuse! 
A quel punto accesi la luce e spuntò Duncan, urlando un "Waaaaa!" Era solito a fare questi scherzi, anche se ai miei occhi apparivano decisamente infantili, ma erano comunque divertenti. "Duncan, mi hai fatto morire!"Mi squadrò lentamente, poi vedendo la mia faccia scoppiò in una risata contagiosa "Era quella la mia idea, dai vieni da Dunki, che ti abbraccia!"
"Prima mi spaventa e ora mi prende pure in giro, ok ha vinto" Pensai.
Mi avvicinai a lui e alle sue braccia muscolose, aperte e pronte ad avvolgermi delicatamente, a quel tocco cosi dolce, i suoi arti, erano caldi, un calore che mi avvolgeva piacevolmente.
"Vedo che ti piace il mio abbraccio" disse con un ghigno stampato in faccia.
A quel punto mi irrigidii, sentivo di provare qualcosa per lui da tempo, ma io amavo Trent, inoltre il punk era fidanzato con Courtney, quella specie di prima della classe che non mi andava per niente a genio. Non credo fosse gelosia... ma non ci dovevo pensare, dovevo solo rimanere la migliore amica di Duncan. 
Quindi mi tolsi dalla sua presa calda e gli dissi "Ma che dici, se intendi che è come abbracciare un sasso, allora sì!" Non dovevo provare qualcosa più di una amicizia.
"Sì, sì, ridi pure, tanto in fondo, lo so che ti piaccio e molto, visto il colorito rosso sulle tue guance"
"Beh.. i-io... NO!" Balbettai confusa
"Ah, sì? E vediamo ora" Si tolse la maglia, a quel punto diventai più viola di quanto già non lo fossi.
"Vedo che ora hai cambiato idea visto la tua faccia viola come una melanzana"
"Cosa? Ma che dici? Io non provo proprio nulla per te, hai capito proprio male!" Dissi cercando di mandare via il rossore.
"Beh, se lo dici tu, ora devo andare. Ciao bella vampira, ci vediamo domani a scuola." Disse non ancora convinto dalle mie parole. Mi baciò la fronte ed io rimasi ferma mentre lo guardavo andare via, fino a che non se ne andò del tutto. 
Ero ancora leggermente imbarazzata, non mi ero ancora tolta quel rossore dal viso, dovevo andare a letto non pensandoci troppo.
*******
Mi svegliai cadendo a terra e atterrando su un orologio di ferro che mi aveva regalato mio padre, ma che ci faceva a terra? Aveva inciso dietro delle lettere "IMFT" Ok, non sapevo cosa fosse... ma non andava! Quell'orologio era fermo sulle ore 02:00 e non si poteva regolare! Mi ha sempre attratto quell'oggetto, ma non ci avevo fatto mai molto caso...




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