Mi sedetti ai piedi del tramonto,
mentre la luce dorata e flautata del sole baciava i miei capelli.
Volgevo il mio sguardo verso l’infinito
(oh, troppo poco per descrivere le mie emozioni),
nel placido silenzio fissavo la tua anima errante
che vagava nel dolce mare della mia anima,
si lasciava trasportare dalle mie onde,
affogava nei miei pensieri,
E il sole moriva oltre il baratro, alzava le sue braccia e spirava.
E mentre l’angelo della notte navigava,
con la grande lanterna,
tu naufragasti sul caldo lido
e quella ispirazione che nell’infinito non trovai,
la trovai in te, amore mio,
nei tuoi candidi occhi luminosi mi gettai
ed eravamo uno nel pensiero dell’altro,
navigando,
dolcemente.
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