Di terre lontane il racconto
Questa Flash-fic partecipa al contest indetto da Aleyiah Sai lanciare un incantesimo? [Pagan] Flash Contest.
I prompt che ho utilizzato sono:
Luna delle gemme o Luna dell’erba
(luna piena di aprile). In questo periodo i semi danno le prime gemme,
così nella vita spirituale c’è una rinascita.
E’ il momento di massima produttività spirituale, grazie
anche all’aumento dell’energia.
Amuleto
“… Aneliti brevi di foglie,
sospiri di fiori dal bosco
esalano al mare: non canto non grido
non suono pe ’l vasto silenzio va…”
Quella
notte si poteva percepire lo scoppiettare delle braci sopite nelle case
addormentate del villaggio, in quel silenzio gravido d’attesa.
L’oscurità morbida e avvolgente come velluto rivestiva gli
agrumeti odorosi e i campi incolti, mentre le fragranze di zagara e
ginestra, gelsomino e salsedine s’intrecciavano tra loro e
facevano da cornice al paesaggio dominato dall’enorme bocca
vulcanica che fumava la sua eterna pazienza verso il mondo mortale.
Kyriake alzò gli occhi verso il cielo, e vide le nuvole che si
muovevano sospinte dallo Zefiro. Sorrise alla Madre bianca,
perfettamente rotonda, e a lei alzò entrambe le mani in un gesto
di saluto, riverente e al contempo amichevole, pronta a rivolgersi a
qualcuno che non era solo ispirazione per una vita in comunione con la
natura, ma anche un’entità amorevole.
Inspirò profondamente e sentì l’odore di menta
piperita provenire dalla ciotola sulle proprie ginocchia, di arancia e
limone scaturiti dai dieci incensi disposti a formare i punti
principali di un pentacolo.
Le sette consorelle che l’accompagnavano in quel momento di festa
disposero intorno a lei fiori di bergamotto e bocche di leone; accesero
candele bianche, verdi, rosa e gialle attorno al pentacolo e
all’altare, una pietra spaziosa e piatta dove dimoravano un altro
incenso e una statuetta in legno finemente intagliato raffigurante una
lepre.
Kyriake abbassò le mani sulla tazza che teneva sulle ginocchia e
attese che le sorelle si disponessero in cerchio attorno a lei. Prese
il contenitore in legno e bevve il liquido fumante e aromatico tutto in
un sorso, mentre le consorelle attendevano con trepidazione il momento
d’inizio della festività del Risveglio della Luna.
L’anziana donna ripose la scodella e prese nelle mani affusolate
e lievemente rugose la statuetta, pregando in cuor suo che la Madre le
desse un segno, che le sue figlie, effigiate nel talismano posseduto,
si palesassero. Pochi attimi le avrebbero permesso di vedere ciò
che lei definiva “L’Amor Divino”.
Esse ben presto giunsero, correndo dal mare. Uno stuolo di lepri e
leprottini bianchi e argentei corsero verso la campagna, le zampine
ancora intinte d’acqua marina. Figurine variopinte ridevano
cristalline sopra gli animaletti, vivaci fanciulline che
all’arrivo nei pressi del gruppo si disposero in cerchio in una
zona incolta accanto alle donne, danzando. Fu una visione fugace, che
sparì così come aveva avuto inizio. Kyriake posò,
con mano tremante d’emozione, il talismano sull’altare ed
alzandosi esclamò verso le giovani che la attorniavano:
“La Madre si è espressa sorelle!
Gaudio dalle sue ancelle che ci onorano della loro presenza;
Prosperità dalle sue figlie che numerose corrono a donar vita alla terra!
Cantate la bellezza della natura in fiore;
Spezzate il silenzio invernale che ci lascia con i suoi stracci innevati!”
Batté
le mani tre volte e le sette consorelle cominciarono a intonare il loro
canto, commosse e gioiose, le loro vesti di lana verde ondeggianti al
vento notturno.
Quell’anno il rito poteva avere inizio.
NdA:
Mi sento di mettere una nota nella citazione iniziale, a cui tengo
particolarmente. E' la strofa centrale della poesia "O falce di
luna calante" di Gabriele D'Annunzio. Credo che sia particolarmente
evocativa per questo momento così importante nella vita delle
consorelle della storia!
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