Illusione

di Eylis
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Disclaimer: personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Victoria Francés che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti nel libro-artbook “Favole - 1. Lacrime di pietra”, appartengono solo a me.

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Illusione




Si affacciò al balcone del maniero contemplando ancora una volta lo splendido scenario che si stendeva sotto di lui, debolmente illuminato dalla luna. Immortale e deserto quanto la sua anima. L’aveva scacciata, condannata per evitarle una vita dannata al suo fianco. Ed ora rimpiangeva ogni amara nota delle sue parole. Favole…

Una notte sola al suo fianco, quel volto fra le sue mani, quegli occhi suadenti riflessi nella pena dei suoi. Per questo avrebbe dato il suo tesoro più prezioso, giacché nulla valeva confrontato a Lei. Favole…

Corse nella segreta più fonda del castello, ne trascinò fuori ogni oggetto e disegnò sul pavimento un cerchio di candele nere. Una fiamma per ogni giorno trascorso con Lei. Una fiamma per ogni giorno trascorso lontano da Lei. Al centro, un unico lume. Bianco. Favole…

Prese il proprio violino, unica consolazione del suo dolore, lo poggiò sulla spalla ed impugnò l’archetto. Le note vellutate, sinuose ed ammalianti quanto la purezza di uno sguardo d’amore, si diffusero lente nell’aria. Ricordò quella melodia creata per Lei, la arricchì, le permise di volteggiare nella luce di quei fuochi incantati. Poi bruscamente impugnò lo strumento con forza e lo depose nell’aura al di sopra di quel sentimento terso. Le fiamme lo avvolsero immediate, crudeli, ne uccisero il corpo e l’anima. Fu solo quando fu completamente bruciato che il vampiro poté scorgere, al suo interno, un impercettibile cristallo d’ombra. Lo attirò a sé con un gesto. Favole…

Un bagliore accecante, una lacrima nera su di un volto troppo a lungo sognato. La attirò a sé, la strinse con malvagia dolcezza. Una danza li avvolse, portata dall’eco di quella melodia rimasta nell’aria, e per un istante il vampiro conobbe un sorriso. E poi l’arcano ebbe fine. L’illusione scomparve. Quel volto che tanto amava tornò ad essere unicamente fantasia.

Favole…




Ringrazio di cuore Leyla e New_Born per aver recensito questa storia e KIba sensei per averla inserita fra i preferiti!!




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