Runaway

di The Edge
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Correre, correre sempre più in fretta.
I piedi toccavano appena il terreno, erano talmente rapidi che niente e nessuno avrebbe potuto fermarli.
La loro corsa era appena incominciata.


Correre, correre sempre di più, sempre più lontano.
La lontananza aumentava inesorabilmente; un sorriso solcò le sue labbra: prima di quel momento mai aveva osato così tanto.


Correre, correre sempre più veloce.
Correva talmente in fretta che sembrava quasi di volare. Era una creatura libera, ora.
Nessuno avrebbe potuto obbiettare, nessuno vi era lì. Solo il dolce e leggero sfiorare dei piedi sull’erba.


Correre, correre e basta.
La solitudine regnava sovrana, in quella lunga distesa di campi non vi era assolutamente niente.
La pace era la padrona incontrastata.


Si fermò.
Per quell’istante aveva smesso di correre. Aveva un po’ di fiatone, ma il sorriso era sempre dolcemente stampato sulle sue labbra.
Si sdraiò sull’erba e volse i suoi occhi al cielo azzurro.
Era felice, finalmente.


 




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