Sono appoggiata ad un albero,
senza foglie,
abbandonato dalla natura,
che gestisce le mie emozioni
come in un canto di letture.
E guardo il lago calmo
dal molo con il mio amico.
Distesa a guardare il cielo blu,
in una giornata piena di sole,
e come una bambina ho urlato
"Io odio la guerra!".
Le lettere scorrono,
mi entrano nel cuore,
come una ladra di parole.
Ho corso con le mie gambe,
e lui aspettava come un amico,
salvando la mia vita nell'acqua gelata.
Mi sono addormentata,
vicino ho un ragazzo,
malato e nascosto,
e come una ladra ho rubato,
ancora una volta,
il suo cuore coraggioso. |