Ranma's Angels

di Mikage
(/viewuser.php?uid=1066)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Sede centrale della J.I.A. ore 22.00
 
Situazioni disperate richiedono azioni disperate.
La scarsamente utilizzata sala riunioni vide la seconda riunione in meno di due giorni.
La gran parte dello staff dell'agenzia si era già accomodato al proprio posto. Ryoga, seduto accanto ad Akane, guardava intimorito la brocca di acqua ghiacciata a qualche centimetro da lui e rispondeva agli sguardi interrogativi della ragazza con un sorriso incerto. Ukyo era intenta in un’animata discussione con Ranma, guadagnandosi le occhiatacce di Shan-pu, che ignorava il povero Mousse, che le provava tutte per catturare la sua attenzione. Il nuovo collaboratore dell'agenzia invece sedeva rigido, con le braccia incrociate. Una posa che emanava efficienza e serietà, se non fosse stato per la ridicola maschera sorridente calata sul volto. Ma forse la figura che attirava di più l'attenzione era la dolce segretaria, che, solitamente piena di allegria, sedeva quasi in lacrime, con lo sguardo fisso nel vuoto.
 
Kasumi: Midori-chan...
 
Un evento così particolare non poteva passare inosservato, soprattutto dal Dottor.Tofu, che, facendosi coraggio, lasciò la preparazione delle diapositive e si avvicinò per consolarla.
 
Dott.Tofu: Ka-kasumi... cosa c'è che non va?
 
Kasumi: Oh, Dottore, sono in pena per la mia Midori! Era diventata così bella e rigogliosa... ed è scappata! Dove sarà? Non avrà paura tutta sola?
 
Dott.Tofu: (andando in autocombustione) Sono sicuro che starà bene.
 
Kasumi: (con un sorriso abbagliante) Oh, grazie, Dottore! Mi sento già meglio... grazie, lei è meraviglioso!
 
Le coronarie del povero dottore non potevano reggere a tanto e, canticchiando una strofa incomprensibile, sfilò la spada di legno tra le braccia dello spadaccino. Piroettando si lanciò puoi fuori dalla sala, distruggendo la porta con la spada.
Ranma, abituato a questo tipo di eventi, con un pesante sospiro prese il posto del Dottore accanto al proiettore, pronto ad illustrare la situazione ad i membri dell'agenzia.
 
Ranma: Mi sa che toccherà a me illustrarvi la situazione...
 
* Diapositiva 1 *
 
Un alto grattacielo, inquadrato da lontano, completamente avvolto da rampicanti. In cima si intravede una figura femminile avvolta da un lungo mantello.
 
* Diapositiva 2*
 
Sullo sfondo si nota il parco di Nerima in uno stato simile ad una giungla. In primo piano una ragazza con i capelli neri raccolti in una coda di cavallo laterale, in posa con una rosa nera tra le labbra.
 
* Diapositiva 3 *
 
Un edificio scolastico. Si intravedono persone svenute sul pavimento del corridoio e fronde d'albero che spuntano dalle aule. In primo piano la ragazza della diapositiva precedente che posa facendo il segno della vittoria con le dita.
 
Ranma: Come vedete queste immagini ci fanno capire che ormai metà città è in queste condizioni! Purtroppo i nostri uffici non sono riusciti a creare un identikit della colpevole...
 
Gosunkugi: Ma c'è una ragazza presente in tutte le foto! (ignorato da tutti)... vabbè, fa niente...
 
Ranma: … fortunatamente è qui con noi il Re di Picche, che ci darà una mano ad identificarla ed a catturarla!
 
Kuno: (Raggiungendo Ranma accanto al proiettore) Veramente sarei lo Spadaccino dell'amore...
 
Ranma: Come ti pare, Sette di fiori! Allora, cosa puoi dirci su di lei? Punti deboli?
 
Kuno: E' pazza. Completamente. Ah, e le piace avere a che fare con sonniferi e veleni.
 
Ranma: Mi sembra un po' essenziale, ma almeno è utile. Dove possiamo trovarla?
 
Kuno: E mica so sempre dove è mia sorella? Abbiamo vite diverse, amicizie diverse. Interessi diversi! E poi, mica posso fare tutto io!
 
Ranma: (ad un passo dal strozzarlo) Senti, ti abbiamo coinvolto solo per questo, e tu non sai niente?
 
Kuno: Io ho accettato di collaborare solo perché mi è stato gentilmente proposto da quelle tre dolci agenti, e soprattutto per potere rivedere la divina agente con i capelli rossi ed il codino! (sospirando) Oh, mia dolce ragazza con il codino, dove sarai adesso? Anche tu ti struggi pensando a me?
 
Ranma: * brrrr*
 
Ranma, riprendendosi dalla orribile visione nata dalla sua immaginazione, cominciò a litigare ferocemente con  Kuno, che lo ignorava ostinatamente. Shan-pu, Ukyo ed Akane si lanciarono per dare una mano a Ranma, solo per diventare il nuovo oggetto della rabbia dell'agente esasperato. Ryoga e Mousse intervennero subito in difesa delle loro amate. Gli agenti della J.I.A., compresi Hiroshi e Daisuke, vedendo il momento di stallo, si alzarono per dedicarsi ai propria affari ed anche Soun e Genma decisero di andarsene ad andare a bere una birra. Al tavolo restarono solo Gosunkugi, ignorato da tutti, Nabiki, più annoiata che mai, e Kasumi, che si guardava intorno con aria interrogativa.
 
Un tremore crescente passò inosservato a tutti, presi dai loro affari o dal litigio. Dopo alcuni colpi, dalla polvere del muro squarciato apparve una ragazza dai capelli neri, avvolta da un mantello nero a cavallo di una mostruosa orchidea alta due metri e dall'enorme fusto.
Attirati dal rumore, tornarono di corsa gli agenti che si erano allontanati, mentre il feroce litigio si esaurì all'istante.
 
Kasumi: Midori-chan! Se tornata! Che gioia!
 
Nabiki: Dovremo far sistemare di nuovo il muro...
 
Agente della J.I.A: Uffa! Non puoi andare in pausa un momento che ti arriva il lavoro extra in ufficio...
 
Mentre la polvere si disperdeva, la ragazza scese dall'enorme fiore, ridendo come una pazza. Il mantello si spalancò con un colpo di vento, rivelando di essere coperta solo da uno striminzito body nero.
 
Ranma: Ah! Sei tu la folle criminale delle piante!
 
Gosunkugi: Io l'avevo detto, ma...
 
Ryoga: Il tuo piano finisce qui! Noi ti fermeremo!
 
Ragazza in body: Ohohohohoh, non credo affatto! Mi basta superare questo edificio per conquistare l'altra metà della città!
 
Ryoga, Mousse, Ranma e le Angels si lanciarono contro la ragazza, eppure ad un tratto non furono più capaci di muoversi, pur cercando di opporsi a questa condizione con grandi sforzi.
 
Mousse: Ma cosa...?
 
Ragazza in body: Avete respirato il mio gas paralizzante! Ora colonizzerò questo edificio e porterò a termine il mio geniale piano criminale!
 
Nella sala aleggiava il gas che aveva bloccato gli agenti, diffondendosi ulteriormente e bloccando tutti i presenti nella sala.
 
Ragazza in body: Bene, è stato facile! Ora posso andare...
 
“Tu non vai da nessuna parte! Lo Spadaccino dell'amore ti fermerà!”
 
Ragazza in body: Fratello caro, un nome così stupido sembra fatto apposta per te...
 
Kuno: Kodachi, come hai fatto a riconoscermi? Sei proprio una strega! Ma ora questo non ha importanza, io ti fermerò! Grazie alle mie abilità superumane i tuoi veleni non fanno effetto su di me!
 
Akane: Insomma, non ha respirato il gas grazie a quella ridicola maschera...
 
Kodachi, sfoderando un nastro da ginnasta, cominciò a rincorrere il fratello, cercando di colpirlo. Lui schivava i colpi saltellando e proteggendosi di tanto in tanto con le sedie, rivelando la natura mortale dell'arma, che affettava questi scudi temporanei.
 
Kuno: Ahahah, non mi prendi, non mi prendi!
 
Nabiki: … si comportano come due bambini....
 
Kuno: (bloccandosi di colpo) Basta giocare! E' ora di farla finita... ecco (rombo di tuono in lontananza) l'arma segreta!
 
Tutti: Ooh!
 
Kasumi: Oh, un tuono? Sembrava una giornata così serena...
 
Musica drammatica di un appassionato violino ad apertura della drammatica scena.
 
Kodachi: E tu che vuoi, adesso?
 
Il violinista viene preso a calci e si allontana volando dalla finestra.
 
Violinista: che lavoro ingrato!
 
Kuno: (battendo le mani) Sasuke!
 
Il ninja tascabile spuntò tra i resti del muro squarciato, cercando di farsi largo tra le macerie. Lanciò una timida occhiata alla ragazza in nero, che cercava di incenerirlo con lo sguardo, e consegnò quello che sembrava un libro allo Spadaccino con un inchino. Subito dopo si dileguò veloce come era apparso: inciampò in uno dei mattoni sparsi per il pavimento e volò al di là del foro.
 
Kodachi: Quello è il mio diario segreto...
 
Kuno: Sì! Ed ora leggerò ad alta voce i tuoi imbarazzanti segreti! (sfogliando il diario) Vediamo... “Onigiri à la Kunò: un chilo di riso, cento grammi di nori essiccate, cinque grammi di cicuta.... Eh?
 
Kasumi: Che ricetta interessante! Peccato non potersi muovere per prendere appunti...
 
Kodachi: Ohohohoh, pensavi che fossi così stupida da lasciarti prendere il mio diario segreto?
 
Kuno: Oh, no! (piangendo) Devo dichiararmi sconfitto!
 
Ohohohohoh, non hai nessun potere su di me fratellino! Ho il completo controllo! Oggi Nerima, domani chissà...
 
Ranma, frustrato di non poter fare la parte dell'eroe neppure in quest'ultimo episodio, cercò di vincere il torpore del gas con enorme sforzo, fallendo miseramente.
 
Ranma: N-non vincerai così facilmente...
 
Kodachi: Oh! Ma non mi ero accorta di quest'uomo così affascinante! E quanta forza di volontà! Che passione! Mi sa che prenderò anche te, fustaccio...
 
“Fermati subito!”
 
Alle spalle di Kodachi, Akane, Ukyo e Shan-pu cominciarono a muoversi, prima a scatti e poi in maniera più fluida, avvolte da una spaventosa aura combattiva.
 
Kodachi: m-ma voi non dovreste riuscire a muovervi...
 
Ukyo: Il mio Ran-chan non si tocca!
 
Shan-pu: Sono così arrabbiata che non mi va nemmeno di fare la presentazione con la rima prima di gonfiarti di botte!
 
Akane: Ora hai proprio superato i limiti!
 
Le tre agenti si gettarono contro la ragazza dai capelli neri, dando vita ad un' onda di violenza che l'autrice, un po' per raccapriccio ed un po' per pigrizia, decise di non descrivere.
 
Nabiki: Caspita, Saotome, quattro donne che lottano per te!
 
Ranma: “Quattro donne”...
 
Ultimo fashback dell'episodio. Davvero, l'ultimo, promesso, la smetto.
 
Musica drammatica di un appassionato violino ad apertura della drammatica scena.
 
Il violinista, già malridotto dai calci di Kodachi, viene nuovamente preso a calci da Ranma bambino, protagonista del flshback.
 
Ranma non credeva a queste cose. Solo che quegli stupidi ragazzini l'avevano sfidato, e lui non si tirava mai indietro da una sfida. Non l'avrebbe mai ammesso neppure a sé stesso, ma quell'atmosfera lo intimoriva. Si trovava nella tenda di un indovino, un uomo anziano e guercio che lo guardava in modo inquietante dal suo unico occhio.
 
Indovino: Vedo, vedo... quattro donne nella tua vita.
 
Ranma: Evvai! Finalmente potrò vincere a poker contro papà!
 
 
Sede centrale della J.I.A. ore 11.00
 
Dopo due giorni la situazione finalmente tornò alla normalità, la città fu liberata dalle piante che l'avevano invasa. Anche la criminale che aveva dato vita a tutto questo era stata assicurata alla giustizia, grazie al pacifico e per nulla interessato intervento delle tre agenti.
All'interno dell'ufficio di Nabiki si stava tenendo una cerimonia solenne. Nabiki, appoggiata alla scrivania, osservava un po' annoiata il momento in cui Ranma appuntava sul petto dello Spadacci... di Tatewaki Kuno la rarissima spilla da agente onorario della J.I.A.. Anche Akane, Ukyo e Shan-pu erano presenti, sedute sul classico divanetto bianco, in un inusuale momento di tranquillità e concordia.
 
Akane: Non posso credere che stiamo accettando in agenzia questo maniaco!
 
Shan-pu: Ma ancora quelle patacche in simil plastica? Ma quante ne abbiamo?
 
Ranma: … e così, con la promessa che non prenderai iniziative di alcun genere (a parte se vuoi qualche generosa donazione alla causa della J.I.A.), ti premio con il titolo dell'onorificenza di agente ad honorem!
 
Kuno: Oh, sono così felice! Questo momento sarebbe perfetto se potessi vedere la mia bella rossa...
 
Ranma: Sono sicuro che non la rivedrai mai più, cascasse il mondo! Eh eh, è partita per una nuova missione a chilometri da qui...
 
Nabiki: Ne sei proprio sicuro?
 
Splash!
 
Kuno: Oh, dolce ragazza con il codino! Non riesci a stare lontana da me, vero?ti capisco, neanche io ci riuscirei!
 
Ranma: Naaaaaabikiiiiii, maledetta!!
 
Anche questo episodio è terminata. Non so davvero se ce ne saranno di nuovi, ma ne approfitto per ringraziare tutti coloro che negli anni hanno continuato a supportarmi ed a leggere, nonostante l a lentezza e l’irregolarità dell’uscita dei capitoli.
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2602675