RICORDI
E DORMIVEGLIA CAP. 1
Settembre.
Il sole
leggero del mattino, colpì in viso
il ragazzo che cercava di riprendere sonno dopo l’ennesimo
incubo. L’ennesima
notte in bianco. Aprì gli occhi, vista la mancanza dei suoi
inseparabili
occhiali, quello che gli si parava davanti era una stanza con poca
luce, e il
tutto annebbiato. In questo stato tra il sonno e il dormiveglia
cominciò a
riassettare i pensieri. Era settembre, che equivaleva
all’inizio della scuola,
ne era felice, le estati in quella casa erano tragiche, si sentiva
più che
estraneo, quasi una specie di colf. Poi girandosi di lato, vide la
seconda foto
che aveva sul comodino, era lui la scorsa primavera, abbracciato con
una ragazza
dagli occhi dolci quanto vispi,e i boccoli che le cadevano sulle
spalle. Herm.
Questa si che era una nota positiva della scuola. Rivedere la sua
ragazza. Sua
ragazza. Alle volte si sentiva strano nel dirlo. Ma ne era felice. E
lasciò
vagare la sua mente fino alla scorsa vigilia di Natale.
Erano appena le
otto del mattino,
scese nella sala comune e vide la sua amica accoccolata sulla poltrona
che
dormiva beata, con un libro aperto sulle gambe, vederla dormire
così serena,fu
un fulmine a ciel sereno, ebbe come voglia di andarle vicino e
svegliarla
dolcemente. Si avvicinò silenziosamente come un piccolo
ladro, e le accarezzò
il viso, mettendo dietro l’orecchio un boccolo che le cadeva
sul viso.
Sorrise
e ripensò a come si sentiva.
Fece per
avvicinarsi alla guancia…
-
Harry…già sveglio?
Si
voltò di scatto come un ladro beccato sul fatto
-
em…e…si…tut..tu…come mai
già sveglio Ron?
- Luna mi aspetta
per andare ad Hogsmeade
-
A…capisco…em..io..invece…non so che
faccio questa
mattina…emm..
- Harry,
capita…mica siamo robot…anzi mica sei un
robot,puoi comandare il tuo cervello e tutti i tuoi neuroni come un
padrone
cattivo, ma Harry lui è un organo involontario…
E così
dicendo Ron prese il suo giubbotto e si stava
avviando verso l’uscita della sala comune lasciandolo ancora
in ginocchio
davanti alla poltrona dove Hermione dormiva beata.
- A cosa ti
riferivi Ron?
Disse voltandosi
di scatto verso l’amico…
- Harry,
svegliati da quasto stato ti trance in cui sei
caduto da almeno un anno. Mi riferivo al tuo cuore. Fatti convinto del
fatto
che su di lui non potrai mai comandare. Non sei più tu che
comandi quando sei
innamorato... quando il tuo cuore batte forte per un’altra
persona non sei più
tu che comandi... è lui... un uomo non sa perché
si innamora...viene travolto...
basta...
- Cavolo da
quando sei diventato così profondo…Ron non
sarà che stai crescendo??
Disse sorridendo
verso l’amico ancora fermo vicino alla
porta,che gli sorrise di rimando…
- Solo che sono
anche io innamorato…anzi fregato è il
temine più giusto!
- Uao Luna ti ha
fatto proprio perdere la testa e? …ehi
aspetta come “anche io sono innamorato” io non sono
innamorato
- Cavolo
è vero allora che ci metti tanto a capire una
cosa…Harry se non te ne eri accorto tu sei innamorato di
Hermione da quando ti
ha riparato gli occhiali il primo anno!!
- em...dai
Ron…ma cche dici..ee..Herm…
-
vabbè ciao…
-
e…si…ciao…
Si
scompigliò i capelli sorridendo al
ricordo di quella conversazione
assurda…incredibile…Ron lo aveva capito prima
di lui…non fece in tempo a richiudere gli occhi che
nuovamente. Si era perso
nei ricordi.
Dopo quella
conversazione assurda era uscito dalla sala
comune ed era andato a sedersi davanti al lago…per
pensare…si ma a cosa?alla
conversazione?alle parole di Ron?a lui che si era intenerito vedendo
Herm
dormire?o semplicemente al fatto che Ron per una volta aveva ragione?
Era così
perso nelle sue domande che non si accorse che gli si era seduto
qualcuno
accanto…
- non credo che
sia il massimo passare la vigilia di
Natale davanti al lago, solo e con la testa fra Marte e
Saturno…
Si
girò e vide Hermione seduta al suo fianco.
- avevo bisogno
di stare un po’ da solo a pensare…
- vorrai dire che
come sempre volevi stare solo e come
sempre ti eri perso in qualche pensiero?
- esattamente
- lo avevo
immaginato..
- tu come mai sei
qui?
-
perché io non posso pensare?
- qual
è il tuo problema?
- sai vorrei
tanto che il mio amico ritornasse a
sorridere, vorrei che i suoi occhi fossero di nuovo luminosi,vorrei che
fosse
di nuovo quel ragazzo così dolce che mi capiva con lo
sguardo…
- sai
è davvero un bel problema…quasi complicato come
il
mio…
- qual
è il tuo Harry?
- il mio
problema? Sinceramente è un problema già
spiegarlo!!
- dimmi che non
ti sei cacciato in nessun guai Harry!!
Sorrise…incredibile
come Herm si
preoccupasse sempre che lui “non si cacciasse nei
guai” cosa che sinceramente
gli riusciva davvero facile…
Si
girò su di un lato e si perse nel vedere
la leggera pioggia fuori dalla finestra…
- Herm se non te
ne fossi accorta io non mi caccio nei
guai, sono loro che non possono fare a meno di me!
- ed è
questo il tuo problema che ti fa sprecare la
vigilia di Natale davanti al
lago?
- no
- no…e
allora?
- mi stai
psicanalizzando?
- lo faccio da 6
anni ormai…
Detto questo
sorrisero entrambi…si guardarono negli occhi
e fu come se il tempo si fermasse…non appena Harry le
toccò la mano, fu come
svegliarsi da un dolcissimo sonno…distolsero entrambi lo
sguardo, Harry fisso
sull’acqua del lago, lei fissandosi nervosamente i
piedi…
- Herm
…
- si
- facciamo una
passeggiata?
La ragazza si
alzò, e poi presero a camminare senza meta
e senza dire una sola parola…
- come sei di
compagnia…Harry ma ci sei?
- e? cosa?...o
scusa stavo solo…
- pensando
scommetto, Harry ma vuoi tornare sul pianeta
terra per favore??
- guarda che ci
sono
Disse quasi
infastidito…
- si come
no…ma non ti rendi conto che camminiamo da
mezz’ora e non hai detto una parola?
- forse
perché ho cose più importanti a cui pensare..
Disse tutto
d’un fiato…nervoso…
-
bene…quando sarai più calmo e vorrai una
mano…chiamami…
Hermione si
voltò e cominciò a camminare veloce
lasciandolo solo…
- hei Herm
…
Urlò
per farsi sentire.
- che
c’è?
- ho bisogno di
una mano…
Hermione
tornò indietro sui suoi passi…come sempre quando
si trattava di Harry…
- hai bisogno di
una mano per cosa?
-
be…vedi…cioè…io non
è uuna mano per una cosa da
fare…cioè veramente si…
- se solo fossi
più chiaro ti aiuterei…
-
em…si…io…il fatto Herm e che io non so
come dirti che…
- se mi devi dire
che sei nei guai ti giuro che esco la
bacchetta…
- uffa fammi
parlare…VOLEVO SOLO DIRTI CHE MI PIACI UN
CASI E CHE VOLEVO SAPERE SE LA COSA è RECIPROCA…E
MI PIACI ANCHE QUANDO ROMPI
COME IN QUESTO MOMENTO…
Lo disse senza
respirare…e alzando un po’ il tono della
voce…
Hermione gli era
difronte e lo guardava con occhi
sgranati…Harry nel vedere quell’espressione ebbe
come il presentimento che quel
pensiero era meglio se lo avesse tenuto per lui…
-
io…em…
Hermione smise di
parlare perché
avvolte l'amore è come una clessidra: quando si riempie il
cuore, si svuota la
testa…e senza pensarci gli buttò braccia al collo
e lo abbracciò forte
fortissimo…come mai…
- che
vuol…dire?
- Ha ragione Ron
, Harry ci metti
davvero tanto per capire le cose…
- cioè?
- cioè
che la cosa è reciproca…cioè
ora è reciproca perché prima era una cosa solo
mia...
Harry
sorrise..e…delicatamente…si
baciarono…abbracciati…felici…dichiarati…lui
e lei…finalmente loro…
La
porta si aprì violentemente….Zio Vernon
era sulla porta…Harry si voltò.
-
ragazzo credo sia ora che raccogli tutte
quelle tue cose…e ora di liberare questa stanza…
- si mi
stavo alzando…
- vedi
di muoverti.
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