capelli di luna 1
(Devo essere matta a pubblicare
una multichapter in questo periodaccio, ma tant'è...)
Ad essere sinceri questa storia è
stata scritta un po' di tempo fa. Ho sempre amato il
personaggio di Kisara; di lei sappiamo pochissimo (mi riferisco come al
solito al manga) eppure mi ha catturata: come ho detto la trovo 'malinconicamente affascinante',
una donna dai lunghi capelli bianchi, allontanata da tutti
perchè diversa, che racchiude in sè un grande e
terribile potere di cui non è neppure consapevole. Beh, in
tutto questo mio amore per Kisara mi
sono resa conto di una cosa fondamentale: non avevo
mai scritto niente su di lei! La cosa mi ha un po' sorpresa, quindi ho
deciso di rimediare. Chiedo perdono per lo stile un po' particolare di
queste flashfic, ho dovuto far ricorso ad immagini per cercare di
spiegare cosa rappresenti Kisara per me, spero che il risultato non sia
del tutto banale ^^'. Ringrazio tantissimo la mia honey La_Fe10 per avermi aiutato a correggere questa storia
Buona lettura!
È una bambina che difficilmente puoi dimenticare, se mai
dovesse capitarti di incontrarla, nelle fresche e placide sere dei
villaggi più sperduti. Occhi di acqua preziosa, di cielo,
capelli che corrono nel vento, eleganti come spire di serpente.
Correva allegra e fiera per la strada acciottolata, volute di polvere
fine e sabbia si alzavano al suo passaggio, al passaggio di quei
piedini calzati da sandali troppo grandi.
Indossava una tunica nuova, regalo di donne più grandi, che
sapeva di amore e tessuto appena filato, di buoni auguri per un futuro
gioioso di una piccola, felice bambina di un villaggio sperduto. Felice
malgrado la maledizione che pendeva sul di lei.
Lo lessi nel suo sguardo, lo ascoltai nella sua risata. Lei non lo
sapeva ancora, ma io trovai in lei mistero e potenza, grazia e
innocenza in quelle piccole mani che intrecciavano ignare i capelli,
bianchi come quelli di un anziano vegliardo. In lei tutto pareva
gridare ‘vita’. Io vi lessi
‘morte’.
La bambina si avvicinò a me, leggera come le foglie portate
dal vento, senza accorgersene mi urtò, alzò lo
sguardo e incontrò e i miei occhi. Non si ritrasse
intimorita come avrebbe fatto qualunque bambina, abbassò
solo le iridi preziose al suolo, in segno di scusa. Mi sentii invadere
da tenera tristezza alla vista di quella piccola, segnata
già per la vita dalle decisioni di un fato più
grande di lei. Proprio come colui che più amavo.
Non sapevo se l’avrei più rivisto, così
come non sapevo se avrei più rivisto lei, che il destino
avrebbe di sicuro disperso in giro per le nostre terre in un vagare
solitario e dimenticato. Le chiesi se potessi fare qualcosa per lei, se
volesse qualcosa.
La bambina dai capelli d’anziana scosse la testolina, sorrise
timidamente e mi abbracciò. “Sei tu che vuoi
qualcosa, i tuoi occhi sono tristi”. Incapace di rendermi
conto della situazione, accarezzai piano quelle chiome candide. Davvero
avevo degli occhi tristi? “Segui ciò che hai
scelto fino in fondo” mi disse “cambiare strada ti
farà solo del male”.
Era una bambina, dai capelli d’anziana, e come
un’anziana aveva parlato: dritto al mio cuore.
Anticipo qui a fine
flashfic che i capitoletti di questa nuova storia saranno quattro,
narrati ciascuno da un narratore diverso. Vi sfido fin d'ora a
indovinare di chi si tratti in questo primo capitolo, la soluzione tra
una settimana insieme alla prossima flashfic ;)
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