Il negozio di giocattoli

di onmelancholyhill
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Il Dottore aveva riflettuto sulla situazione di Craig e Stormy per tutto il giorno, lavorando distrattamente nel negozio di giocattoli. Nel frattempo pensava all’enigma del supermercato.
Devo ammettere che, tra tutti i lavori umani che ho fatto, questo è quello per il quale sono più portato, pensò sorridendo. Gli piaceva molto lavorare con i bambini. E, inutile dirlo, aveva un gran talento visto che li capiva perfettamente.

Si era fatta sera. Non era particolarmente di buon umore visto che, nonostante tre brevi perlustrazioni tra una pausa e l’altra, non era riuscito a capire cosa stava veramente succedendo lì.

A quanto pare l’unica alternativa è tornare di notte. L’antifurto è all’esterno, con il cacciavite sarà una passeggiata.
Ormai mancava poco alla chiusura, il numero di clienti era notevolmente diminuito e il Dottore ormai aveva la testa fuori dal negozio. Si chinò a terra per raccogliere un pupazzo caduto, e come si rialzò vide una donna rossa entrare nel negozio accompagnata da un uomo anziano. Il pupazzo gli sfuggì dalle mani e atterrò senza far rumore sul pavimento. Con un movimento distratto ma rapido si staccò il badge che portava attaccato alla camicia, quello con scritto “the Doctor” e lo lasciò cadere con nonchalance. 

-Buonasera! Posso aiutarvi in qualche modo?
-Sì, grazie. Stiamo cercando un pupazzo per mio figlio. Domani compie un anno.
-Qui troverà i pupazzi migliori di tutta Londra! Scelga quello che preferisce,- disse il Dottore con un groppo in gola. Non era mai tornato a trovare Donna. Non aveva mai pensato al fatto che potesse avere un figlio, la donna che lo chiamava Uomo dello Spazio. Si chiese da quanti anni era sposata con signor Temple.  Vederla indaffarata nell’ardua scelta dei peluche lo commosse. Si allontanò per non far vedere che aveva gli occhi lucidi. Alla fine non resistette più e si portò la mano destra sul viso, nel patetico tentativo di non far vedere le lacrime. 

L’anziano signore si accorse di tutto questo. Mentre il Dottore era con il volto coperto, andò nel punto dove si trovava quell’uomo con il farfallino quando erano entrati. Raccolse il badge da terra e lo lesse. Guardò verso il Dottore, che si girò e ricambiò lo sguardo. Si avvicinarono e si abbracciarono, entrambi con gli occhi lucidi.

A Donna, Wilfried disse che quel commesso da bambino viveva nella sua stessa via, quando lui era più giovane. Lei ovviamente non se lo ricordava.

 





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