Il canto di Natale
Era il 24 dicembre, la vigilia di Natale, un ragazzo dai
capelli azzurri legati in una coda di cavallo e gli occhi marroni vestito con
un pigiama bianco con disegnate le guerriere sailor era chiuso nello studio
della sua cantina scrivendo al computer, ci stava lavorando ormai da un mese
senza fermarsi bevendo caffè su caffè sonnecchiando qualche ora sulla testiera
cancellando il suo operato per tre volte di fila per poi ricominciare da capo
sbuffando e maledicendo la sua sfortuna.
Di sopra nell’appartamento del giovane un ragazzo dai
capelli d’argento legati in una piccola coda di cavallo e gli occhi dello
stesso colore che indossava una tuta da ginnastica bianca e rossa beveva una
tazza di the alle erbe tranquillamente steso sul divano chiedendosi preoccupato
cosa stesse tramando il compagno sperando che non fosse qualcosa di stupido.
Erano ormai le quattro del pomeriggio e alle sei sarebbero
dovuti andare da Takao per la cena della vigilia, il ragazzo dalla capigliatura
argenta si alzò dal divano sbadigliando annoiato, andò in bagno per farsi una
bella doccia, si svestì e libero i capelli dall’elastico che li teneva uniti,
in breve si stava rilassando nella vasca giocherellando con le bolle di sapone.
L’orologio a muro del bagno suonò diverse volte segnando che ormai erano le
cinque, Jak finì la doccia per poi asciugarsi i capelli e coperto solo da un
asciugamano legato in vita entrò nella camera che divideva con il proprio
ragazzo, prese dall’armadio un paio di jeans blu a vita bassa e una camicetta
bianca sistemata in ordine sotto i pantaloni, facendo poi il nodo a una
cravatta nera, si legò nuovamente i capelli per poi guadarsi allo specchio…
Jak “No così non va!”
Il giovane si allentò la cravatta slacciandosi poi i primi
tre bottoni della camicetta, si guardò di nuovo sorridendo compiaciuto del
risultato.
Jak scese di sotto in cantina per andare a chiamare il
compagno, bussò diverse volte e alla fine Jin aprì con un gran sorriso con in
mano un mucchio di fogli…
Jin “Ce l’ho fatta” ^^
Jak “Se non ti sbrighi facciamo tardi! E poi che cosa hai
combinato?”
Jin “Lo vedrai dopo!” ^^
Allegro il ragazzo dai capelli azzurri salì di sopra,
sistemò il mucchio di fogli in una cartella di plastica per poi correre a
immergersi nella vasca.
Dopo una buona mezzora che Jak lo chiamava Jin si decise ad
uscire dal bagno ancora gocciolante avvolto nel morbido accappatoio rosa, andò
in camera per poi uscirne vestito di tutto punto, indossava un paio di
pantaloni neri tenuti su da una cintura di pelle dello stesso colore, sopra
portava una camicia bianca come quella del suo amato ma al contrario lui era
perfettamente in ordine…
Jak “Allora ti muovi? Siamo in ritardo!”
Jin lo raggiunse continuando invano a fare il nodo alla
cravatta, il ragazzo dai capelli argenti si avvicinò sbuffando, prese in mano
la striscia di stoffa nera e con abili mosse riuscì a fare un nodo pressoché
perfetto alla cravatta di Jin che con un sorriso lo ringraziò con un dolce
bacio a schiocco sulle labbra correndo poi a mettersi il giubbotto e prendere
in mano la cartellina…
Jin “Allora andiamo?” ^^
Jak “Si andiamo”
Anche Jak infilò il cappotto, prese per mano il compagno
intrecciando le dita con le sue uscendo da casa…
….
Kei “SONO IN RITARDO!”
Un ragazzo per metà russo dai capelli bi-colore grigi e gli
occhi color cenere vestito con un abito orientale blu e azzurro era in piedi
davanti alla porta d’ingresso con un’espressione imbronciata sul volto e una
grossa vena pulsante sulla tempia…
Rei “Dai Kei vedrai che arrivano!” ^^’’
La voce veniva dalla cucina dove un giovane cinese dai
lunghi capelli neri legati in una coda e gli occhi d’oro vestito con un abito
orientale bianco e rosso era occupato negli ultimi preparativi per la cena….
Max “Rei ha ragione Kei sta calmo domani è Natale devi
essere buono!” ^^
Già seduto a tavola c’era un ragazzo per metà americano
biondo con gli occhi azzurri indossava anche lui un abito orientale verde,
giallo e arancione…
Takao “Uffa…mio fratello è sempre il solito!”
Alla destra dell’americano c’era un ragazzo giapponese dai
capelli bluastri legati in una coda bassa e gli occhi color cioccolato come i
suoi amici indossava un abito orientale blu e rosso, nervoso per il ritardo del
parente picchiettava il tavolo con le dita provocando un continuo rumore che
per le lunghe dava fastidio…
Yuri “Takao calmati adesso arrivano smettila di fare qual
rumore!”
Seduto davanti al giapponese c’era un ragazzo russo dai
capelli rossi tirati indietro a mo di corna con due lunghi ciuffi davanti al
viso, gli occhi gli aveva color del ghiaccio e come gli altri indossava un
abito orientale bianco e arancione, Yuri guardava irritato le dita affusolate
del giapponese che continuavano senza tregua a picchiettare il tavolo.
Pochi minuti dopo suonarono alla porta e Kei aprì arrivando
subito un pugno in testa al ragazzo dai capelli azzurri….
….Stonk….
Kei “Brutto spara cazzate è possibile che arrivi in ritardo
anche alla cena della vigilia??? E poi come cazzo ti sei vestito?? Ti avevo
detto di vestirti alla cinese!!!!”
Jin “Ahia” çç
Jak lanciò un occhiata torva al proprio ragazzo “Non mi
avevi detto che dovevamo vestirci alla cinese Jin…sei un cretino!!!”
….Stonk….
sulla testa del giovane dai capelli azzurri arrivò un altro
pugno, poi Jin venne letteralmente trascinato in casa dal proprio compagno e in
breve i ragazzi erano tutti e tre a tavola con gli altri ma mancava ancora una
persona…
Jak “Mia sorella non è ancora arrivata?”
Rei “Si ma è dovuta andare di corsa, o meglio è dovuta
volare via per andare a portare nell’aldilà un anima!”
Jak “Capisco!”
Max “Ha detto che possiamo cominciare a mangiare che tanto
arriva subito!” ^^
Yuri “Precisiamo lo ha detto sotto esplicita minaccia di
Takao!”
Kei “Zitto Ivanof ,la tua voce mi irrita!”
Yuri “Noioso!”
Kei lanciò uno sguardo di ghiaccio a Yuri che ricambiò a
pieno l’occhiataccia…
Max “Su su siamo alla vigilia di Natale, non litigate!” ^^
Yuri sposto lo sguardo all’americano poi sospirò rassegnato
“Io ci provo Max ma è Kei che vuole litigare!”
Kei “Poche confidenze Ivanof!”
Yuri “Visto!”
Max ridaccio mentre Rei metteva a tavola gli antipasti, i
ragazzi stavano per servirsi quando un tonfo proveniente dal salotto attirò la
loro attenzione e subito andarono a controllare.
Sul pavimento c’era seduta Sonia una ragazza di 15 anni
aveva i capelli lunghi fino a poco oltre le spalle ricci e biondi e gli occhi
verdi e grandi, indossava un abito orientale bianco e azzurro che delineava le
sue curve leggere, infatti era praticamente piatta. La giovane si accarezzava
dolorante il fondo schiena mentre si alzava e imprecava contro la sua
incapacità di effettuare un atterraggio indolore. I grandi occhi smeraldo si
puntarono sui ragazzi e dopo un attimo un largo sorriso era sbocciato sul volto
della ragazza, Jak si avvicinò in fretta e dopo aver aiutato la sorella ad
alzarsi gli arrivò un pugno in testa…
Jak “Sei la solita imbranata!!”
Sonia “Ahia!” çç
Jak “Su andiamo a tavola!”
I ragazzi tornarono a tavola e finalmente cominciarono a
mangiare.
Dopo due ore buone che erano a tavola chiacchierando e
ridendo giunsero finalmente al dolce a qual punto Jin con un sorrisone a
trentadue denti annunciò “Domani ci sarà una recita per i bambini
dell’orfanotrofio e vuoi sarete gli attori!” ^^
Un silenzio di tomba calò nella stanza e tutti fissavano
sconcertati Jin che fischiettando mangiucchiava tutto felice il suo dolce…
Jak “Ehm…scusa cosa hai detto??”
Jin “Domani ci sarà una recita per i bambini dell’orfanotrofio
e vuoi sarete gli attori!” ^^
Kei “Scordalo!”
Jin “Ma quei poveri dolci bambini si aspettano la recita” çç
Kei “Cazzi loro!”
Jin “Ma è Natale!” çç
Kei “Cazzo me ne frega!”
Jin “Sei cattivoooo!!!!” çç
Jak “Jin io sono d’accordo con Kei!”
Jin “Ah si…allora da oggi porterò la cintura di castità!”
>.<*
Jak “Qual è la mia parte?” ^^’’
Jin “Amore sapevo di poter contare su di te! Yuri, Max Rei
voi?” ^^
Max “Ehm….si ok solo per i bambini!”
Rei “Se recita il mio Maxy-chan io non posso mancare” ^^
Jin “Takao?”
Takao “No grazie non mi piace recitare!”
Jin guardò implorate Takao che alla fine cedette dando il
suo consenso facendo così saltare di gioia il fratello…
Jin “A questo punto Kei non ti puoi rifiutare o sarà Takao a
mettere la cintura di castità vero Takao?”
Takao “Col cavolo!”
Jin arrivò al fratellino un calcio nello stinco dicendo
“VERO Takao?” ^^
Takao gemette di dolore mentre annuiva pensando che fosse
meglio non contraddire Jin…
Kei “E va bene!”
Jin “Yuri?”
Yuri “Si ok!”
Jin “Sonia!”
Sonia “Ho altra scelta?”
Jin “Direi di no!” ^^
Sonia “Va bene!”
Jin “ EVVIVA!!!”
Il ragazzo distribuì i vari copioni, era davvero felice che
la recita si facesse, non vedeva l’ora di vede i sorrisi felici dei bambini.
Il giorno dopo i ragazzi alle sette erano davanti all’orfanotrofio,
Jin aveva cucito dei vestiti per loro ma si erano tutti rifiutati di
indossarli, era già tanto che si ricordassero alcune delle battute…il palco era
pronto, allestito per farlo sembrare un ufficio…
Jin “Bene così…quello va lì…no quello dall’altra parte!”
Il ragazzo dai capelli azzurri dirigeva i lavori di
preparazione con impegno e…cosa strana…giudizio e serietà, si vedeva che ci
teneva quella recita, in un attimo gli attori furono pronti hai loro posti
intendi a ripassare le proprie battute…..il sipario si aprì…..
….
Era il pomeriggio della vigilia di Natale e l’uomo d’affari
Kei Hiwatari un ragazzo dai capelli bi-colore grigi e gli occhi color cenere
vestito in giacca e gravata tutto ordinato stava a lavoro divertendosi a fare
soldi imbrogliando e truffando la povera gente…nell’ufficio c’era un freddo
terribile, la neve fuori ricopriva di bianco il paesaggio e la temperatura era
bassissima, il freddo entrava nelle ossa del povero segretario di
Hiwatari…Takao Kinomiya che al contrario del datore di lavoro vestiva con abiti
vecchi e rattoppati, aveva i capelli lunghi bluastri e gli occhi color
cioccolato…il giovane era un ragazzo abbastanza povero che doveva mantenere il
nonno malato e il fratellino pestifero e zoppo Daichi.
L’avaro aveva decretato che la stufa dovesse restare spenta
altrimenti avrebbero consumato il carbone e consumarlo significava consumare
soldi per ricomprarlo e questo al giovane Hiwatari non piaceva per niente…
Sul tardo pomeriggio bussarono alla porta dell’ufficio del
signor Hiwatari che scocciato abbandonò il suo amato denaro per aprire la
porta, due giovani erano sulla soglia con in mano una piccola tazzina di ferro,
uno era alto e muscoloso con i capelli corti e biondi e gli occhi azzurri i
vestiti erano nascosti da un lungo giubbottone marrone pieno di aggiunte e
toppe, l’altro era più basso e gracile con i capelli corti e castani con gli
occhi dello stesso colore, indossava anche lui un giubbotto nero strappato e
sfilato in alcuni punti ripresi come meglio si poteva…
Sergay “Salve signor Hiwatari io sono Sergay e il mio
collega qui di fianco è Yuya, passavamo di qui per chiederle se le andava di
fare un offerta per i poveri?”
Kei li squadrò con gli occhi, l’idea di donare dei soldi non
gli piaceva per niente…prima guardò Sergay poi Yuya, infine fece un falso
sorriso dispiaciuto…
Kei “Ma se io faccio un offerta i poveri non saranno più
poveri e voi perderete il lavoro e io non vorrei mai che perdeste il lavoro a
causa mia!”
Sergay “Si ma…”
L’avaro non gli fece terminare la frase che con un sorriso
chiuse la porta davanti alla faccia dei due che delusi se ne andarono
borbottando.
Hawatari borbottò tra se mentre si dirigeva verso il suo
ufficio passando di fianco al suo giovane segretario che non si perdeva un
movimento del suo capo, non appena l’avaro ebbe preso poso davanti alle sue
montagnole di monete il giovane si fece coraggio e deglutendo lo raggiunse…
Takao “Ehm…signor Hiwatari”
Il ragazzo interpellato alzò annoiato lo sguardo verso Takao
e un cenno della mano lo invitò a continuare e soprattutto a sbrigarsi…
Takao “Ecco….vede domani è Natale….”
Alla parola “natale” l’avaro digrignò i denti ma decise di
lasciar continuare il giovane lavoratore…
Takao “…e mi chiedevo…se potevo avere una mezza giornata
libera per festeggiare con i miei”
Il russo sbatté con forza le mani sul tavolo facendo
ondeggiare pericolosamente le lunghe montagnole di monete, si alzò in piedi, i
due occhi si chiusero in due fessure facendo brillare di nervosismo e rabbia in
quelle sfere color cenere, le labbra si incurvarono e si aprirono appena
mostrando i denti bianchi e perfetti…
Kei “Festeggiare il natale?? Il natale è solo un inutile
scusa per sprecare tempo!”
Takao “Ma signor Hiwatari…”
Kei “Va bene avrai una mezza giornata libera ma anche la tua
paga verrà dimezzata! Quant’è che ti pago...mmh…due scellini se non
sbaglio!”
Takao “Ehm…due scellini e mezzo signore”
Kei “Oh si giusto ti ho dato un aumento di
stipendio…comunque no! Domani lavorerai a tempo pieno come tutti gli altri
giorni!”
Il giapponese sconsolato uscì dall’ufficio tornando a sedere
alla sua fredda scrivania intingendo la penna nella boccetta di inchiostro
ormai quasi completamente congelato, gli si strinse il cuore a pensare che non
avrebbe potuto festeggiare il natale con i suoi parenti, ma aveva bisogno di
denaro per portare a casa quel poco che mangiavano…sospirò di nuovo mentre con
un occhio fissava la porta chiusa del capo.
Quella sera l’avaro se ne andò a casa dopo aver chiuso
l’ufficio, salutò freddamente il povero segretario raccomandandosi di essere
puntuale.
Arrivò alla porta di casa, stava per portare la mano alla
maniglia ma questa cambiò forma all’improvviso, prese la forma di un volto
umano, un viso che Kei conosceva bene…
Yuri “Keeeiii….fermati prima che sia troppo tardiiii!”
Il russo allontanò di scatto la mano fissando la maniglia
ormai tornata normale, Hiwatari scosso più volte la testa ripetendosi che era
solo frutto della sua fantasia…aprì la porta della grande casa e salì le scale,
appese il grosso cappotto nell’attacca panni e si mise a tavola dove era già
pronta una bella cenetta.
Dopo cena andò in bagno entrando nella vasca rilassandosi
nell’acqua calda, ci rimase per un oretta buona e dopo con il pigiama di un bel
colore bluastro si diresse verso la sua grande camera per godersi una dolce e
lunga dormita.
Si era appena sistemato sotto le coperte quando un fantasma
entrò di soppiatto e inciampò rumorosamente sulle catene che circondavano il
suo corpo…
Il russo nemmeno si voltò, solo un idiota di sua conoscenza
poteva fare una figura del cavolo come quella…
Kei “Ivanof che caz-…che cavolo ci fai qui dovresti essere
morto!?”
Il fantasma dai capelli rossi e gli occhi azzurri si sistemò
la camicia e le catene che avvolgevano il suo corpo avvicinandosi a Kei, lo costrinse
a guardarlo scostandolo dalle calde coperte beccandosi un occhiataccia…
Yuri “Keiii…”
Kei “Poche confidenze Ivanof!”
Yuri sbuffò sonoramente “Hiwatariii…ascoltamiii…”
Kei “Piantala di parlare in quel modo o ti strangolo! -.-*
Yuri sbuffò ancora “Hiwatari ascoltami! Io truffavo le
vedove e derubavo i poveri e tutto nello stesso giorno…”
Kei “Si te la cavavi bene!”
Yuri “Oh bhe si questo è vero…NO…facevooo maleeee!!”
Kei “Ivanof piantala di parlare così!” -.- **
Yuri alzò gli occhi al cielo “Facevo male e adesso sono
costretto a portare con me il peso dei miei peccati! Non è troppo tardi per te
Ke-…Hiwatari! Sta notte tre spiriti ti faranno visita il primo a
mezzanotte!…addio…”
Il fantasma si diresse di nuovo verso la porta e
l’attraverso…
Kei “Quasi quasi non gli dico che il secondo scalino è
rotto…”
Yuri “WAAAHHH!!!”
Si sentì un urlo e poi qualcuno che carambolava giù dalle
scale, l’avaro ridacchiò poi si risistemò sotto le coperte “Tsk…spiriti! Sono
tutte sciocchezze!”
L’orologio suonò la mezzanotte e una nube di fumo bianco si
sparse per la stanza lasciando arrivare il primo spirito dai lunghi capelli
neri e gli occhi d’orati vestito con un lungo abito bianco, scioccò le dita e
la candela sul comodino di Kei si accese…
Rei “Kei avanti in piedi!”
Il russo grugni e si portò a sedere sul letto fissando lo
spirito che svolazzava a mezz’aria per la stanza…
Kei “E tu chi caz-…chi cavolo sei?”
Rei sorrise e tirò fuori un distintivo sbrilluccicante “Rei
Kon lo spirito del natale passato!”
Kei “Ah si?”
Il russo si risistemò sotto le coperte mentre lo spirito si
avvicinava alla finestra…la spalancò con un gesto della mano facendo entrare il
vento freddo che fece rabbrividire il russo che subito tornò a sedere…
Kei “Che cazzo stai facendo?”
Rei “Dobbiamo andare forza!” ^^
Il cinese si avvicinò a Kei e prendendolo per mano lo
costrinse ad alzarsi conducendolo verso la finestra…
Kei “Andare dove?”
Rei “Andiamo a rivedere i tuoi natali passati!” ^^
Lo spirito spiccò un salto conducendo con se anche Kei che
si aggrappò al braccio del cinese…
Si fermarono in un giardino innevato davanti a una modesta
casetta, da una casetta si potevano vedere un uomo che da sotto l’albero
prendeva dei regali consegnandoli a due bambini, una femminuccia e un
maschietto che felici saltellavano attorno all’uomo…
Rei “Li riconosci?”
Kei “Si…quell’uomo è mio padre Jak e quel bambino sono io
mentre quella piccola peste è mia sorella Sonia!”
Rei “Esatto…non ricordi com’eri felice allora? Il natale ti
piaceva! Ma adesso andiamo in un altro tempo!”
Il cinese riprese a volare trascinando sempre dietro di se
il russo…sta volta si fermarono davanti alla finestra dello studio di Hiwatari
dove lui ormai grande stava contando decine e decine di monete sistemandole
ordinatamente in tante colonne, nell’ufficio entrò una ragazza vestita con un
vecchio abito rosa con in mano un fazzolettino bianco macchiato di rosso…
Sonia “Kei”
Kei sbuffò alzando la testa oltre la barriera di monete per
guardare in faccia la sorella “Cosa vuoi?”
Sonia “Volevo chiederti se potevi aspettare ancora un po’
per l’affitto…la mia malattia si sta aggravando e ho bisogno dei soldi per
pagare il medico”
La giovane si portò il fazzoletto alla bocca tossendo
diverse volte macchiando nuovamente quello che un tempo era un candido fazzolettino…
Kei prese una pergamena e la mostrò alla sorella “Sei in
ritardo già di un mese! Non posso più aspettare metteremo la casa in ipoteca!”
La ragazza sconsolata uscì dall’ufficio continuando a
tossicchiare sul fazzoletto…intanto fuori dalla finestra Kei si stava
morsicando le unghie mentre Rei lo guardava tristemente…
Rei “Per i soldi hai lasciato morire tua sorella!”
Kei non rispose si limitò a distogliere lo sguardo
cominciando a stropicciare nervosamente l’orlo della maglietta del pigiama…quando
la sorella era morta aveva sentito una gran tristezza e senso di colpa per la
fine che per colpa sua quella giovane fanciulla era andata incontro…si morse il
labbro inferiore mentre il cinese lo riportava a letto e prima di andarsene gli
disse “All’una arriverà il secondo spirito!”
Il russo grugnì e si risistemò sotto le coperte convinto che
fosse stato tutto un terribile incubo.
L’orologio suonò nuovamente all’una e come annunciato una
nube azzurra si sparse per la stanza e si sentì un gran fracasso che costrinse
Kei a sedersi adirato sul letto lanciando un occhiata torva a un ragazzo dai
capelli azzurri legati in una coda bassa e gli occhi marroni scuri che seduto a
terra si accarezzava dolorante il fondo schiena..indossava un abito lungo come
quello di Rei ma sta volta azzurro, il giovane si alzò e si girò di schiena
mostrando il distintivo sbrilluccicante che era sistemato sull’elastico che
teneva legati i capelli…
Jin voltò appena la testa verso di Kei mostrando un sorriso
a trentadue denti che sbrilluccicavano tanto quanto il distintivo “Piacere Kei
io sono Jin il fantasma del natale presente!”
Kei lo guardò scettico “Ma davvero? A me sembri solo un
povero idiota!” -.-
Jin sospirò e prese posto accanto al russo sul letto, gli
afferrò una mano tra le sue dicendo “Perché sei tanto cattivo Kei? e pensare
che potresti dare tanto agli altri con tutti i soldi che hai!”
Kei allontanò la mano e cominciò a strofinarla nelle coperte
nell’intento di pulirla “Nessuno ha mai dato nulla a me!”
Jin “Perché tu non gli e ne hai dato motivo! Ma nonostante
tutto c’è qualcuno che pensa anche a quelli come te! Ti faccio vedere!”
Il ragazzo dai capelli azzurri prese nuovamente per mano il
russo che schifato cercava di liberarsene, Jin lo condusse fino alla finestra e
come Rei lo fece volare…volarono fino a una catapecchia poco distante,
all’interno Takao Kinomiya stava tirando fuori dal forno un piccolissimo pollo
arrosto mettendolo in tavola dove nonno Jay stava aspettando con ansia di
mangiare…stava per allungare la mano quando il giapponese lo bloccò sorridendo
“Aspetta nonno dobbiamo attendere il piccolo Daichi!” ^^
Un bambino dai capelli strani scese zoppicando per le scale
e a fatica si mise a sedere a tavola davanti al nonno…
Daichi “Oh quante cose buone da mangiare! E dobbiamo
ringraziare il signor Hiwatari per questo!”
Takao sorrise tristemente accarezzando la testolina del
bambino “Si, dobbiamo ringraziare Kei per questo….spero che passi un buon
natale!”
Il giapponese guardò l’albero addobbato nell’angolo e
sospirò pensando al suo bel datore di lavoro…intanto fuori Jin aveva le lacrime
agli occhi mentre il russo guardava indifferente la scena pensando alle
battute…
Kei “Non mi fa pena!” -.-
Jin arrivò un pugno in testa a Kei “Non era quella la
battuta!”
Kei infuriato arrivò un calcio allo stinco dello spirito poi
con voce annoiata disse “Oh poverino! Ma cos’ha quel povero bambino?”
Jin massaggiandosi la parte lesa “Quello è il piccolo
Daichi! Ha una brutta malattia e se non si fa qualcosa vedo un posto vuoto in
quel tavolo!”
Kei “Sai che perdita!”
Jin arrivò una gomitata a Kei “Il copione!!”
Kei sbuffò “Oh ma cosa si può fare per quell’adorabile
creatura?”
Jin “Lo sai benissimo Kei ma adesso il mio tempo è scaduto…”
Kei sussurrò “E meno male!”
Jin finse di non sentire inarcando un sopracciglio “Adesso
ti riporto a casa e alle due arriverà il terzo e ultimo spirito!”
Il ragazzo accompagnò il russo a casa che subito tornò sotto
alle coperte mentre lo spirito spariva.
L’orologio suonò ancora annunciando che erano le due..la stanza
si riempì di un fumo arancione, una figura incappucciata comparve in mezzo alla
stanza coperto da un mantello arancione e sotto si poteva vedere un abito dello
stesso colore…il misterioso personaggio stava immobile dov’era senza dire o
fare nulla…Kei inarcò un sopracciglio e guardò curioso lo spirito aspettando
che parlasse…senza dire nulla lo strano personaggio mostrò un distintivo
sbrilluccicante come quello di Rei e Jin…
Kei “Allora chi cavolo sei?”
Lo spirito si tolse il mantello mostrando un bel sorriso da
coniglietto, i capelli erano biondi e gli occhi di un bell’azzurro “Max
Mizuhara lo spirito del natale futuro!”
Kei “Perché ci hai messo tanto a parlare?” -.-
Max “Mi piace fare scena!” : P
Kei “Vedi di muoverti spirito dei miei stivali!” >.<*
Max “Ok!
Stand up! Came on my friend!” =3
Kei “Ehi…non sono un tuo amico!” >.<*
Max “Oooh
you are very unfair!” -.-
Kei “Taci e partiamo!” >.<**
Max “Ok!” ^^
L’americano prese par mano il russo e con un balzo degno di
un coniglio saltò fuori dalla finestra e poco dopo atterrarono nel cimitero
della cittadina…
Kei inarcò un sopracciglio “Perché siamo al cimitero?”
Max indicò una lapide poco distante da loro dove due
becchini stavano richiudendo una buca Takao abbracciava quella fredda pietra e
piangeva…si disperava…Kei guardando in quello stato gli si strinse il cuore e
chiese allo spirito “Perché piange?”
Max “Ascolta bene quello che dice!”
Il russo si mi in ascolto e sgranò gli occhi sentendo ciò
che il suo segretario diceva tra le lacrime…
Takao tra i singhiozzi ripeteva “Kei….amore mio…non dovevi
morire…non così giovane…non prima che potessi rivelarti i miei sentimenti..”
Kei “Max…Takao mi ama davvero?”
Max “Si Kei ti ama tanto e sicuramente anche tu provi lo
stesso ma eri troppo accecato dal denaro per accorgertene!”
Kei “Io…sono morto?”
Max “Si e al tuo funerale non c’era nessuno a parte Takao!”
Kei “Il destino può cambiare?”
Max sorrise “Questo dipende da te Kei!” ^^
Kei “Riportami a casa! C’è una cosa che voglio fare subito!”
Max sorrise di più “Certo!” ^^
L’americano riportò il russo nel suo letto…ormai erano le
sette del mattino…Kei si alzò dal letto scese le scale e dopo aver messo il
giubbotto uscì di casa senza nemmeno vestirsi, andò a sbattere contro un
ragazzo dai capelli castani e gli occhi dello stesso colore vestito con un
normale abito pieno di toppe…il ragazzo si alzò e aiutò subito il russo a
mettersi in piedi…
Yuya “Mi scusi signor Hiwatari! Non volevo!”
Kei lo guardò e dopo prese da una tasca del giubbotto un
sacco pieno di monete e lo consegnò al ragazzo “Questo è per voi buon natale!”
Il russo corse subito in un negozio di giocattoli e comprò
un sacco di giochi per il piccolo Daichi, passò poi in un ristorate prendendo
un sacco di cose buone da mangiare subito si precipitò a casa del suo segretario…bussò
diverse volte e Takao andò ad aprire sorpreso e timoroso di vedere il suo
datore di lavoro a casa sua a quell’ora del mattino…
Kei si lasciò andare in un dolce sorriso e abbracciò Takao
“Buon natale!”
Il giapponese incredulo ricambiò la stretta balbettando
“B-Buon natale Hiwatari”
Kei si allontanò quel tanto che bastava per guardarlo in
viso e disse con voce dolce “Chiamami Kei, farò di te il mio socio!…sono stato
uno sciocco Takao io ti amo!”
Il russo si avvicinò unendo le sue labbra a quelle del
giapponese in un casto e dolce bacio riprendendosi dallo shock Takao sorrise
sulle labbra dell’amato andandole poi a succhiare teneramente, Kei le dischiuse
facendo così incontrare la sua lingua con quella del suo giapponese…continuando
a baciarsi entrarono in casa chiudendo a chiave la porta….
Intanto poco distante Jin si lamentava con Max e Rei…
Jin “Questo non c’era nel copione!” >.<*
Rei “Eddai Jin non importa è un bel finale lo stesso!” ^^
Max “Già….Takao e Kei vissero per sempre felici e contenti!”
^o^
Jin “ Ma non era nel copione!”
Rei “Uffa come sei noioso!”
Max “Vero! Tranquillizzati Jin è andata bene lo stesso!” ^^
….
Jak scossava insistentemente Jin che si era addormentato per
l’ennesima volta sulla tastiera “Jin! Jin svegliati! Dobbiamo andare da Takao o
faremo tardi!”
Jin mugolò e alzò la testa stropicciandosi gli occhi, si
guardò intorno e poi sussurrò “Era tutto un sogno!”
Jak “Ma che dici? Avanti andiamo o lo sai che Kei si
incazza!”
Jin sorrise al suo ragazzo “Si arrivo amore!” ^^
I due sorridendo andarono a preparasi per poter andare da
Takao per la cena della vigilia…il ragazzo dai capelli azzurri si voltò
indietro e disse “Buon Natale!”
Jak lo squadrò e poi con una mano gli scompigliò i capelli
“Ma con chi stai parlato scemo?”
Jin sorrise “Con nessuno amore!” ^^
Fine
BUON NATALE!!!
Questa è una piccola fic natalizia che ho scritto come
regalo per tutti coloro che mi sostengono e aspettano con pazienza le mie
storie!
Grazie a tutti!
Buon Natale!! ^o^
By Momo-san