Ero
nascosta in quello stramaledettissimo cespuglio da ore ormai.Ovviamente
stavo usando la Tecnica della Dissimulazione,per non celare la mia
presenza.Avevo anche dimenticato l'assurdo motivo per il quale mi stavo
nascondendo.
Pioveva violentemente,e il terreno emanava un forte odore.Ero bagnata
fradicia,avevo freddo ed ero stanchissima per il viaggio intrapreso
pochi giorni prima.
Improvvisamente vidi una figura umana avvicinarsi alla statua che si
ergeva nel mezzo della radura,ma la pioggia rendeva tutto sfocato e
quasi irriconoscibile.Non vedevo anima viva da giorni e finalmente un
essere umano si rivelava davanti ai miei occhi.
Così,quasi felice di vedere qualcuno,uscii da quel cespuglio
maledetto.Riuscii a fare solamente DUE passi quando sentii
qualcuno che mi stringeva da dietro e teneva un braccio stretto intorno
al mio collo,ma ero talmente stanca da non voler nemmeno provare a
muovere un ciglio.
Ad un certo punto la presa si allentò e la figura
"misteriosa" mi apparve davanti.Era..era un uomo alto (molto
più alto di me che certo non mi consideravo una grande
altezza!),con dei lucenti capelli color dell'argento e una maschera che
gli copriva il volto.Non gli chiesi cosa stesse facendo sotto la
pioggia davanti ad una stupidissima statua perchè
sinceramente non mi importava di ficcare il naso nei suoi affari.
-Sei della foglia,vero?-
-A quanto pare sì- risposi indicando il coprifronte che
portavo legato alla mia katana.
L'uomo (o il ragazzo?) sorrise con una faccia tra l'ebete e il ridicolo.
-Io sono Kakashi Hatake,jounin della Foglia-
-Wow che bella presentazione,quasi quasi mi commuovo...Comunque il mio
nome è Kishi Kudotaka-
-Del clan Kudotaka?- chiese lui.
-Sì,gli allevatori di falchi.- confermai io.
-Quindi tu..- così dicendo si indicò gli occhi (o
meglio l'unio occhio visibile!)
-Sì- lo interruppi io,sapendo bene di cosa parlava.
Attivai così il mio Takagan,l'abilità
innata del mio clan.Esso consisteva in una specie di patina che calava
sul mio occhio (come quella dei rapaci,da qui il nome) e mi permetteva
di svelare ogni Genjustu e di anticipare le mosse degli avversari in
combattimento.
-Sono l'ultima discendente del clan a possederla...-.Mi feci scura in
volto ripensando alla morte di mio padre e alla scomparsa del mio
adorato fratello,Arata.
Non volevo dire niente sui quegli accadimenti che nascondevo con tanta cura e minuziosità.
Sfortunatamente la giornata andò di male in PEGGIO.
Kakashi,dopo un breve silenzio,esordì:
-Hai un posto dove andare stanotte?-
Mi aveva colta alla sprovvista.Lo ammetto.Non sapevo dove CAVOLO andare
quella notte.
-Beh....i-io....v-veramente.....Insomma NO!- la mia faccia si fece
imbronciata e incrociai le braccia sul petto.
Kakashi rise.Riuscivo a intravedere il suo sorriso sotto la maschera.
-Puoi venire a casa mia e domattina ti porterò dal quinto-
pensai che dovevo fargli veramente pena,così fradicia e
sporca.
Arrossii violentemente in viso e abbassai la testa.Cercai quindi di
cambiare discorso:
-M-mi hanno detto che il Quinto è una donna e..b-beh
sai,manco da tanto tempo....-
Lui,come se non avesse minimamente ascoltato le mie parole disse:
-Allora?Vuoi venire?-
Io sorpresa,balbettai,arrossendo ancora di più:
-Beh io...veramente....non saprei...-
-Lo prendo per un sì,eh?-
A quel punto non sapendo cosa rispondere,annuii con foga,non sapendo se
l'acqua che bagnava il mio viso fosse pioggia o sudore.
Ci avviammo così verso la sua casa.Ero appena tornata a
Konoha,il mio villaggio, e già andavo a dormire a casa di un
semi-sconosciuto.Non vi era alcun dubbio che la situazione fosse
alquanto bizzarra.
Non aveva ancora smesso di piovere e io seguivo Kakashi
meccanicamente,quasi senza pensare.
Il villaggio era deserto e comunque non conoscevo nessuno e nessuno mi
avrebbe riconosciuto (soprattutto nello stato pietoso in cui ero!).
Eravamo finalmente giunti a casa sua.Era piccola,ma accogliente.Il
primo pensiero che mi venne in mente fu sul posto dove avrei
dormito,dato che vedevo UN SOLO letto e,sinceramente,ero preoccupata
all'idea di dover dividere il letto con LUI!
Un brivido mi percorse la schiena e tornarono alla mente i vestiti che
indossavo:erano completamente fradici.Anche Kakashi se ne
accorse.Così mi accompagnò nel bagno,dove lasciai
i miei vestiti e feci una breve doccia.Sembra strano a dirsi ma quella
fu la doccia più bella della mia vita.
Uscita dalla doccia mi resi conto di non avere vestiti da mettere e
Kakashi mi prestò una sua maglia.Mi sentivo estremamente
ridicola:i capelli bagnati appicciati in faccia,con addosso solo una
maglietta di due o tre taglie più grande,ma sinceramente non
me ne importava niente.
Durante la cena (fu impressionante la voracità con cui
divorai la mia parte!) gli parlai della lontananza dal villaggio e del
mio clan,ma mi astenni dal raccontargli gli eventi riguardanti il
presunto assassinio di mio padre e del periodo passato negli ANBU
(anche se ci si poteva benissimo accorgere di questo particolare dal
tatuaggio che esibivo (peraltro nemmeno tanto fieramente!) sul braccio.
Kakashi non faceva domande,si limitava ad ascoltare in silenzio.Finita
la mia STUPENDA storia gli chiesi della situazione al villaggio.
Così lui cominciò a raccontarmi che molti ninja
della Foglia erano occupati nel "recupero" di un traditore:Sasuke
Uchiha.
Quel nome destò il mio interesse.
Gli Uchiha?Quel clan che era stato brutalmente sterminato dal folle
gesto di uno di loro?Lo stesso clan che possedeva il leggendario
Sharingan?
Purtroppo,ad un certo punto le parole di Kakashi cominciarono ad
impastarsi nelle mie orecchie,le idee si annebbiarono.
Caddi addormentata sul pavimento senza nemmeno avere il tempo di
accorgermene.
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