Ricordava
solo confusione.
Una confusione di sentimenti.
La sorpresa,il dolore,la consapevolezza dell'affetto che ormai provava
per i suoi compagni di viaggio.
Aveva visto la Principessa
sparire.Aveva visto due individui completamente uguali nell'aspetto,che
celavano innumerevoli segreti.Aveva visto uno di loro appropriarsi di
qualcosa.
No,non gli spettava.Non poteva aver fatto un gesto simile.Non poteva
essere il compagno che aveva viaggiato con loro fino a quel momento.
Aveva scacciato dalla mente i suoi presagi.Dei presagi che avrebbero
portato a quella disgrazia.
Adesso guardava il viso del compagno e si accorgeva di essere impotente
di fronte a quel massacro.La sua faccia era insanguinata,gli occhi
chiusi,il respiro affannoso.
Tentò di fare qualcosa.L'Altro lo
colpì violentemente.Non aveva mai desiderato così
tanto versare una lacrima.Lui,che aveva sempre creduto che sforzarsi di
non piangere lo avrebbe reso più forte.
Eppure in quel momento si sentiva svuotato da tutte le certezze che lo
avevano accompagnato.
Vide i Due combattere,stringendo l'Amico tra
le braccia,come per proteggerlo da un imminente pericolo.
Non ricordava il momento in cui aveva cominciato a considerarlo un
"amico".
L'Altro aveva
afferrato la Principessa.Le
aveva donato la piuma come un ultimo gesto ragionevole in quel mare di
follia.
Poi,senza pronunciar parola era sparito nel nulla.Dal Nulla era venuto
e nel Nulla era tornato.
Il Vero
se ne stava lì.
Neanche una parola,neanche una spiegazione.
La stanza cominciò a roteare,i colori si mescolavano,le voci
formavano un frastuono assordante.
Svenne,stringendo
l'Amico
tra le braccia.
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