La Salvezza

di Sid Draco
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Arthur si smaterializzó in giardino, pił vicino alla casa del solito. Camminó con passo deciso fino a casa ed entró sbattendo la porta.
"Arthur caro, che succede? Sei pallidissimo!"
"Molly, Ron non era a scuola. La maestra ha detto che lui ed un suo compagno di classe sono spariti al primo intervallo!"
Molly si portó una mano alla bocca.
"E chi sarebbe questo suo compagno di classe?!"
"Harry Potter."

* * *

Silente stava nel suo ufficio a pensare, quando vide un patronus entrare dalla finestra.
Riconobbe subito la voce di Arthur Weasly. "Mio figlio Ron e Harry Potter sono scoparsi da oggi alle 10. Abbiamo bisogno di aiuto."
Silente rimase stupito da quelle parole, e fece una cosa che non faceva da otto anni. 
Mandó due patronus.
Dopo otto anni era arrivato il momento di richiamare l'Ordine della Fenice. 
Avevano ideato una maniera molto efficace per avvertire tutto l'Ordine: ognuno mandava due patronus a due persone specifiche, e nel giro di pochi minuti l'allarme arrivava a tutti.

* * *
Quando l'allarme arrivņ a Severus s'infuriņ. 
Era si sicuramente colpa di quel bastardo di un ibrido! Gliel'avrebbe fatta pagare. 
Il messaggio diceva chiaramente di andare alla tana, ma lui non avrebbe perso tempo. Si mise il mantello pesante e con un POP andņ a cercare il bambino che pił odiava e pił amava al mondo.

* * *

Remus si stava preparando una cioccolata calda. Era ancora debole per la notte di luna piena di pochi giorni prima. 
Vide dalla finestra u fascio di luce avvicinarsi, per poi entrare. 
"Harry Potter é scomparso. Tutto l'ordine della fenice alla tana il prima possibile."
Mandó avanti il messaggio sapendo che se non l'avesse fatto avrebbe interrotto la catena, mise il mantello, prese la bacchetta e si smaterializzņ.
Andņ davanti la casa dei Dursley e vide tutte le luci spente. 
Dopotutto era mezzanotte.
Vagó per quattro ore, correndo per quei quartieri babbani, l'adrenalina al massimo. 
Giunse ad un parchetto, esausto. Il suo corpo gli gridava di fermarsi, ma sapeva di dover continuare a cercare. Ne andava della vita di Harry, quel bambino cosģ piccolo al quale si era gią tanto affezionato. 
E se qualcuno l'avesse rapito? 
Erano ore che non aveva contatti con nessuno, tranne qualche patronus di Silente che lo pregava di raggiungerlo. 
Proprio mentre pensava al peggio, sentģ un pianto.
Inizió a correre in quella direzione, e pił si avvicinava pił i lamenti gli sembravano due. 
Vide due bambini lontano, appoggiati ad un muretto, ebbraccido piangenti, pregando che fosse Harry. 
Li raggiunse e appena riconobbe Harry li abbracciņ entrambi fortissimo. Sentģ un corpicino annaspare tra le sue braccia e li lasciņ andare. 
"Harry! Piccolo. Ti ho trovato!"
"Remus..." Sussuró il bimbo.
Remus si accorse che non respirava bene. 
"Harry che hai?!" Si allarmó subito.
Si intromise Ron dicendo "ha preso una botta forte qua" e si indicó il petto. 
"Tu invece stai bene? Come ti chiami?"
Mentre Ron gli diceva chi fosse e che aveva un occhio nero ed un polso che gli faceva tanto male, Remus fece un paio di incantesimi sul petto di Harry. 
"Weasley hai detto? Ok conosco i tuoi genitori."
"Davvero? Mi porti da mamma e papą?" Ron sembrava non essere pił tanto spaventato. 
Harry invece, che grazie a Remus aveva ripreso a respirare quasi normalmente, scoppiņ a piangere.
"Remus.... Ho avuto tanta paura... Remus..." Singhiozzava, mentre Remus lo teneva in braccio stretto a sé.
Poi si volse verso Ron. "Tu ti sei mai smaterializzato prima?"
"No. Papį dice che sono troppo piccolo."
"Beh adesso ci smaterializzeremo..."
"Forte!" Esclamó, e gli si illuminarono gli occhi. 
"... Ma non sarį piacevole."
Li prese entrambi per mano, e POP.

Harry cadde a terra e Ron cominciņ a vomitare. Subito Remus lo tenne per la fronte, aspettando che finisse.
Ron, che si era spaventato, e che gli si era abbassata l'adrenalina nel sangue, si trovó molto scosso. 
"Non lo faró mai piu..."
"Mi dispiace, era necessario."
Mandó un patronus a Silente e a Molly Weasley.
Prese entrambi i bambini in braccio, uno a destra e uno a sinistra. Li portó in casa. 
Li mise a letto, nel suo letto, ma non prima di aver fasciato il polso a Ron e avergli messo una soluzione sull'occhio.
Poi preparó una cioccolata calda mentre i bambini raccontavano cosa fosse successo in modo confuso e sconnesso. Gli porse la cioccolata calda che bevvero, riflettendo. Aveva capito che Harry aveva fatto una magia involontaria, e pure molto forte. Anche troppo per i suoi gusti. Se non imparava a controllare la magia sarebbe potuto accadere qualcosa.
Sentģ qualcuno entrare in casa e si fiondó a vedere chi fosse.
Harry sentģ solo poche parole.
"Il bambino sta bene?!"
"Si Severus, non preoccuparti."
Poi Remus tornó. 
"Chi era?" Chiese Harry curioso. 
"Nessuno, non ti preoccupare."
Remus stette un pó a parlare con i bambini, rassicurando Ron che i suoi genitori sarebbero arrivati a momenti. 
Erano ancora scossi, ma dopo che Remus ebbe promesso di non lasciarli per nulla al mondo soli, si addormentarono abbracciati. 



Buonasera!!!!
Eccomi con un nuovo capitolo dopo soli tre giorni! Ebbene si, mi andava di scrivere.
Spero vi piaccia! 
Recensite in tanti!
Grazie a chi legge!!!
A presto

Sid Draco




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