Set this world on fire.

di onedchangedmylife
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[…] Quando sento una voce maschile che non è la sua.
«Hey amico, ti consiglio di lasciarla andare.»
Chi è il genio del male che osa sfidare quell’armadio che mi ritrovo come ragazzo? Un armadio incazzato a giudicare dal pugno chiuso lungo il suo fianco, la presa sul mio polso che si fa sempre più forte, le nocche bianche e la mascella contratta.
Mi volto per vedere chi ha parlato e vedo un ragazzo abbastanza alto e magro, indossa delle Vans nere, un paio di jeans stretti e una canotta larga nera. Alzo ancora un po’ lo sguardo e incontro due iridi color smeraldo in cui, in un’altra situazione, mi ci sarei potuta perdere.


«Hai bisogno che te lo ripeta? Lasciala!» dice in tono aggressivo, ma Matt non lo ascolta, continua a fissarlo e se quello sguardo potesse bruciare, ora quel tipo sarebbe cenere.


Il ragazzo inizia ad avvicinarsi a Matt che, appena lo vede muoversi, mi sposta di lato e finalmente lascia il mio polso. Quando i due sono vicini realizzo che Matt è più alto e muscoloso e inizio a preoccuparmi, mi preoccupo per quel ragazzo che ha deciso di aiutarmi, ma mi preoccupo più per me stessa: questo ragazzo rappresenta la speranza di riuscire a liberarmi di Matt una volta per tutte, di non dover più indossare maniche lunghe o usare chili di fondotinta per coprire i lividi che ogni giorno mi ritrovo sul corpo, se questo ragazzo non riuscisse a salvarmi ora, non lo farà più nessuno. Continuo a pensare a quanto io possa essere egoista in questo momento, quando Matt tira un pugno in pieno viso al ragazzo. Dovrei fare qualcosa ora, cercare di fermarli, chiedere aiuto a qualcuno o semplicemente scappare, ma rimango immobile a guardare quei due picchiarsi.
Mentre mi rendo più inutile di un freezer al Polo Nord vedo Matt perdere i sensi e cadere. Sposto lo sguardo sul ragazzo che guarda il corpo steso a terra con aria soddisfatta e poi si volta verso di me, ha il labbro spaccato, un taglio sul sopracciglio sinistro e un livido si sta formando sul suo zigomo.


«Stai bene?» mi domanda.
«Io si, ma per…»
«Bene. Andiamo, ti porto a casa.»
 
#spazioautrice
Salveee. Se state leggendo questo vuol dire che almeno un po’ questa storia vi piace..almeno un pochino ino ino(?). Ok, come ho già detto nel capitolo precedente recensite in tantii.
Bye byeee.





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