Allegoria alla guerra

di cleariver7
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Ricordai di quella grossa tempesta
che si abbatté su uno sconfinato campo.
Ricordai gli schiocchi di merli, i frusci di serpi muoversi in maniera lesta
intenti a trovare una via di scampo.
Ricordai quel silenzio assordante che mi scoppiava in testa,
e all’improvviso una fitta mi percorse come un lampo.
E così rimasi ad osservare
La tragedia che la tempesta fece capitare

Vidi la terra bruciata,tetra e orripilante
e il cielo buio, deprimente e spettrale,
vidi un povero albero fumante
mentre tutto era cullato da un dolce rumore mortale.
Sulle pietre si afflosciò un corpo inerte e agghiacciante
di un povero e indifeso animale.
Come canta il contadino una melodia santa
la morte e la sventura canta.

In quella notte dolce e chiara, la tempesta si era placata,
il tempo, sempre se sarebbe rimasto così, era smagliante!
La tempesta, vero tifone, s’era ormai calmata,
e in una nave sembra che si sia imbarcato il male orripilante.
Era impossibile da credere, quella tortura si era fermata!
Sembrava che il mondo avesse gridato “tregua” alla tempesta allucinante.
Ma se volete saper che nasconde quest’ enorme allegoria
della seconda guerra mondiale i tempi, portatori di agonia.

 





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