Fox Eater pt 1
Nota dell’autore: il seguente racconto verrà narrato
attraverso due punti di vista alternati, ogni cambiamento di visuale
soggettiva sarà reso noto da questo simboli ****. La seguente
storia sarà la mia prima crossover tra personaggi di
videogiochi, ogni suggerimento su come migliorarmi in futuro
sarà ben accetto.
FOX EATER
L’alba. Davvero magnifica, l’aria fresca che scompiglia il
pelo, il cinguettare degli uccelli al risveglio e un pazzo in costume
aderente che mi punta una pistola alla tempia pronto a farmi saltare le
cervella per nessuna apparente ragione logica.
“Perché, dannazione dimmi perché!”
“Perché è la mia missione, è ciò che faccio e ciò che sono, un mercenario.”
Come dicevo, il tipo è completamente fuori di testa, chi
si crede di essere? Rambo? Martin Sheen in “Apocalypse
Now”? So-- D’un tratto il mio respiro si fece pesante, il
cuore saltò un paio di battiti e cominciai a sudare freddo, ora
sapevo con chi avevo a che fare e sapevo che nulla lo avrebbe fermato,
a questo punto ero spacciato.
L’alba.. Davvero uno spiacevole momento per crepare.
1 giorno prima.
Oggi è il mio compleanno, o almeno così dicevano i miei
amici, non sapendo con esattezza il momento della mia nascita hanno
deciso di festeggiare il giorno in cui fui trovato abbandonato in quel
bosco, non che mi faccia troppo piacere ricordarlo ma una festa
è sempre una festa. Come pressoché tutti i giorni mi
svegliai all’alba, un po’ per ammirare il sorgere del sole
- uno spettacolo che toglie il fiato, soprattutto da dove abito io - ma
soprattutto per lavorare alle mie ultime invenzioni, al mio aeroplano,
e al mio tesoro.
CLANG, TUNK, DRAG, CRUSH, CLUNK, CHAOS, BEAM, CONTROL, CRAP.
Dopo un po’ di tempo passato a costruire, distruggere, riparare,
ridistruggere, maledire e iniettarmi l’anti-tetanica, la mia
ultima e finora più singolare creazione era finalmente
completata, il suo aspetto finale superava le mie più rosee
aspettative, aspetta che lo vedano gli altri..
Non feci in tempo a menzionarli che qualcuno suonò alla mia
porta, coprii la mia invenzione con un telo ed uscii dalla mia officina
per andare ad aprire. Con mia grande gioia mi ritrovai faccia a faccia
con il mio migliore amico, il riccio blu noto al mondo come Sonic the
Hedgehog!
“Ehi Tails, è da un tanto che non ci si vede!”
“Solo da ieri sera Sonic..”
“Lo so ma mi piace ripeterlo ogni minuto per attrarre l’attenzione.”
Entrambi ci mettemmo a ridere di gusto.
“Che ci fai qui a quest’ora del mattino?” Gli chiesi.
“Mattino? Tails, è mezzogiorno.”
“Oh…” Quando lavoro perdo spesso il senso del tempo.
“Comunque sia, la tua festa si terrà stasera ad Angel Island, non te ne dimenticare.”
“Non potrei mai Sonic, anche perché avrete tutti una bella sorpresa..”
“Oh, davvero?”
“Si.”
Cominciò a scrutarmi con lo sguardo in maniera sospetta, lo contraccambiai con un sorriso innocente come solo io so fare.
“Allloooooooora Tails che ne diresti di una piccola…. Gara tra amici?”
“Perché no?”
Era da un po’ di tempo che Sonic non mi sfidava ad una corsa, non
che io sia mai riuscito a batterlo, ma il semplice fatto di essere
quasi sempre riuscito a stargli dietro era per me fonte di vanto percui
accettai.
Il punto di partenza era casa mia, Mystic Ruins, e il luogo
d’arrivo era la spiaggia a qualche miglia di distanza, ovviamente
nel mezzo ci sarebbero stati i soliti ostacoli convenientemente
posizionati: fossati, loop, robot di Eggman (non si può
percorrere una locazione con Sonic senza), ecc.
“Sei pronto Tails?”
“Lo dice chi lo è!”
“Ma.. Questo non ha senso.”
“Volevo farti sentire a tuo agio.”
“Moooooollto divertente, preparati a mangiare la mia polvere, non
puoi battermi, tu vai giù amico, non…”
Approfittando dell’immancabile “Ego Moment” di Sonic, partii a razzo lasciandolo con un palmo di naso.
“Ehi! Non avevo ancora finito di gonfiare il mio ego!”
E Sonic scattò.
Stage One: Mystic Rush
Tema musicale: “Wave Ocean, Phase 2” da “Sonic Next Gen”.
Grazie al vantaggio che mi sono preso per la prima volta ero io a
condurre la gara, le mie due code giravano già alla potenza
massima mentre mi preparavo a saltare i primi fossati a velocità
semi-sonica, lo feci senza troppi problemi e Sonic non fu da meno, in
seguito passammo attraverso un paio di loop ed eravamo quasi testa a
testa. Poi venne il turno del crepaccio grande, per attraversarlo Sonic
dovette eseguire una serie di triangle jump su delle formazioni
rocciose convenientemente piazzate ai lati del burrone, io mi limitai a
volare. A questo punto rimanevano i robot di Eggman, dovemmo evitarli
uno ad uno, il solo contatto ci avrebbe fatto perdere ring, ma
soprattutto ci avrebbe rallentato troppo. Io e Sonic eravamo oramai
testa a testa e il traguardo - un ring gigante per intenderci –
era in prossimità, fu in quel momento che Sonic mi guardò
e mi sorrise nella sua solita maniera.
“Bella corsa, piccolo amico, ci vediamo al traguardo!”
E con uno scatto supersonico, il riccio blu mi superò senza troppi complimenti e vinse la gara… Di nuovo.
End Stage: Sonic Wins
Ring bonus: 50.000
“Forse ti andrà meglio la prossima volta.”
“Certo, certo… Lo sai che ti odio quando fai così?”
“Ovviamente, ci vediamo stasera Tails.” E corse via, come sempre.
“Vedrai che sorpresa stasera…” Me la risi sotto i
baffi, questa notte avrebbero tutti avuto una enooooorme sorpresa, non
vedevo l’ora.
****
Qualche ora prima, nel quartiere generale di G.U.N.
“Lei sa perché è qui, non è vero?” Chiese il comandante.
“Perché non me lo dice lei?”
“Lei è qui per via del nostro comune amico, il colonnello..”
Ovviamente conoscevo già la risposta.
“Il colonnello tende ad esagerare, non sono così in gamba.”
“Non sia modesto, è una cosa che odio, lei è molto
più che in gamba, lei è un soldato leggendario la cui
fama è paragonabile solamente a quella del più grande
guerriero del XX secolo… Che lei ha già sconfitto.”
Odiavo dover rivangare il passato, in special modo quella parte.
“Venga al punto, non ho tutto il giorno.”
“Molto bene, ovviamente lei avrà sentito parlare del dr Eggman.”
“Dr Ivo Julian Robotnik, meglio noto come Eggman, Q.I. 300,
scienziato brillante, costruttore di robot, megalomane e mentalmente
instabile, ha cercato di dominare il mondo innumerevoli volte ma
è sempre stato fermato da Sonic the Hedgehog e dal suo team, non
è mai stato arrestato e..”
“Non faccia il saputo, è una cosa che odio.”
“Cos’ha a che fare Eggman con me?”
“La vera domanda che dovrebbe porsi è: cos’ha a che fare Eggman con questo individuo?”
Il proiettore davanti a me mostrò la foto di un personaggio a me vagamente noto.
“Lo riconosce vero?”
“Miles “Tails” Prower, il braccio destro di Sonic, non so molto di lui.” Gli risposi.
“Lei difetta di conoscenza, è una cosa che odio.”
Cominciai a spazientirmi.
“Insomma, che cosa centra con me?”
“Crediamo, anzi no, abbiamo la certezza che Tails sia un
traditore e che stia collaborando con Eggman per creare una nuova
macchina da guerra in grado di lanciare missili nucleari stealth da
qualunque zona del pianeta o qualcosa di simile.”
“La cosa mi sembra incredibilmente familiare. Ma come fate ad
esserne certi, credevo che Tails e gli altri del Team Sonic
fossero eroi leali all’umanità e alla vostra causa.”
“Loro sono solo un simbolo, un immagine che contribuisce a
rendere grande questo paese agli occhi del mondo, a mantenere stabile
il suo potere, ma io non mi sono mai veramente fidato di loro
così ho fatto monitorare le telefonate dalla casa di Tails nelle
Mystic Ruins.”
“Perché non si fida di loro comandante?”
“Li guardi, li guardi bene, non nota niente?”
Diedi una maggiore occhiata alle fotografie dei vari membri del Team
Sonic che il proiettore mostrava e giunsi ad una solenne conclusione.
“Loro… Non sono umani!”
“…………”
“E poi sono esageratamente dolci con quel pelo e quelle faccette sorridenti.”
“Esatto! Sono praticamente adorabili e questa è una cosa che odio!”
“Esiste qualcosa a questo mondo che lei non odia?”
Il comandante ci pensò su qualche secondo.
“Gladies!”
“Chi è, sua moglie?”
“No, è il mio lanciarazzi Stinger.”
“Scusi se ho chiesto.”
“Ora le spiegherò nei minimi insignificanti particolari
perché lei deve uccidere Miles “Tails” Prower a
qualunque costo.”
Dopo 3 ore e quarantacinque minuti di logorroiche spiegazioni e futili
ragionamenti para-tecno-filosofici sulle ragioni
dell’esistenza…
“Per cui, in parole povere, secondo una
“attendibilissima” conversazione telefonica che i suoi
uomini hanno registrato, egli avrebbe parlato in codice a Eggman
dicendogli che l’arma finale era pronta e io dovrei ucciderlo
prima che la consegni nelle sue mani questa sera stessa in un posto
chiamato Angel Island?”
“Si.”
“Tanto per curiosità, che cosa diceva esattamente nella telefonata?”
“Ok per la festa ad Angel Island!”
“Capisco. Bene, lo farò!”
“Perfetto, ma sia prudente, è probabile che sarà
costretto ad affrontare tutti i membri del Team Sonic per arrivare a
lui:
Knuckles the Echidna: possente e agile lottatore, protettore del Master Emerald con le sue nocche micidiali;
Amy Rose: la donna di Sonic, una schizofrenica ossessiva, fai
attenzione al suo Piko Piko Hammer e ai suoi letali abbracci spezza
spina dorsale;
Silver the Hedgehog: un potente guerriero psichico proveniente dal
futuro. So che hai già avuto esperienze con questo tipo di
avversari.
Infine e soprattutto, Sonic the Hedgehog, il capo del suo team,
l’essere più veloce al mondo, fai molta attenzione e se
possibile evita lo scontro.”
“Ho capito tutto. Mi terrò in contatto con voi tramite nanocomunicazione.”
“Nano-che?”
“Lo sa, le nanomacchine che abbiamo in corpo…”
“Il mio corpo è pieno di nano-bestiacce? Questa è davvero, davvero una cosa che odio.”
“Posso andare?”
“Si vai.”
Mi accingo ad uscire dalla base-bunker-fortezza-quello che è,
quando la voce del comandante mi diede un ultimo avviso.”
“Non fallire…. Solid Snake!”
“Io non fallisco mai.”
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