Un
ultimo soffice alito di vento sfiorò il prato brulicante di
papaveri e margherite.
Incredibile come la bellezza di un paesaggio possa rispecchiarsi
nell'animo di chi lo osserva.
E così era per Ronald Weasley.
Camminava piano tra i campi, volgendo pigramente lo sguardo verso le
tamerici in fiore.
Ma lui in realtà guardava ben più in
là.
Alla ricerca di un'ombra che gli appariva solo di tanto in tanto, come
una piccola gioia inattesa.
Avete presente quando vi sembra di stare aspettando qualcosa dalla
vita, qualcosa che non sapete definire precisamente, nè
spiegare
di preciso cos'è, ma quando la trovate capite che non
aspettavate altro che quello?
Per Ron era così.
Ogni giorno.
Ogni istante.
Da quattro lunghi anni.
Il ragazzo continuò a camminare, con le mani in tasca.
I capelli rossi erano continuamente frustati dal vento, e gli giacevano
scomposti sulla fronte.
Continuò a farsi strada tra gli alberi che si facevano via
via
più fitti, come se volessero rendergli apposta ancora
più
impervia la via per arrivare alla sua meta.
Infine, con un colpo un po' più deciso alla fronda di uno
dei
pochi alberi rimasti ad oscurargli il cammino, Ron arrivò
all'Oceano.
L'infinito Oceano.
Che lo faceva sentire libero.
Libero dal peso sul cuore che si portava dietro ormai da tanto tempo.
Con un luccichìo nello sguardo ammirò quel
paesaggio
mozzafiato, trattenendo il respiro quasi senza rendersene conto, tale
era la sua meraviglia.
A volte si immaginava di sotterrare la sua bacchetta e i suoi ricordi
sotto la sabbia e di partire, come un Babbano qualunque, come un uomo
qualunque, verso il cielo, verso il sole, verso qualsiasi cosa ci fosse
ad attenderlo oltre.
Oltre il mare.
Oltre il pensiero.
Oltre sè stesso.
Ma Ron Weasley pensando ciò si ritrovò a
sorridere.
Perchè in cuor suo sapeva che non sarebbe bastato fuggire
per dimenticare lei.
E
questo perchè avrebbe dato la vita pur di conservarne anche
solo un ricordo.
Perchè il ricordo di Hermione lo rendeva felice.
Si riteneva un uomo fortunato, nonostante tutto.
Ringraziava ogni giorno Dio, o chi per lui, di avergliela concessa,
seppure per poco tempo.
Lei lo aveva reso un uomo migliore.
Lei gli aveva fatto capire cosa volesse dire vivere veramente.
Con lei per la prima volta aveva amato veramente.
E anche adesso che era solo, sospeso tra il cielo e il mare, tra lo
spazio e il tempo, poteva dirsi certo di averla accanto a sè.
Perchè la
sentiva.
Perfino quando i suoi fratelli lo prendevano in giro dicendogli che si
ostinava a dare la caccia ai fantasmi del passato, lui non ne dubitava
nemmeno per un attimo.
Semplicemente perchè credeva fermamente nel suo amore per
Hermione.
Ed era convinto di quello di Hermione nei suoi confronti.
Un amore nato su un treno il primo giorno di scuola e maturato tra
scontri e lacrime, tra fiamme e guerre, tra sangue e amicizia.
Un amore capace di sorpravvivere anche alla morte.
Ron guardò dritto verso il sole.
Mantenne lo sguardo, tenendo gli occhi aperti e cercando al contempo di
non rimanere accecato dal forte bagliore che l'astro emanava.
Lontano le campane di una Chiesa batterono i primi rintocchi.
Le gelide onde dell'Oceano arrivarono a lambirgli i piedi nudi.
E lei arrivò.
Sentì la sua voce carezzevole sulle sue labbra
schiuse.
Potè quasi vedere i suoi occhi azzurri specchiarsi in quelli
dorati di Hermione.
Ogni cosa intorno era piena di lei.
La sentiva nel vento che gli scompigliava i capelli, nei raggi di sole
che gli baciavano il viso, tra la schiuma di quelle onde birichine che
giocavano a rincorrersi, e avrebbe potuto giurare di aver udito
distintamente la sua risata cristallina tra i rintocchi delle campane.
Ron si guardò attorno, sorridendo sereno.
-Ciao-
sussurrò piano - Mi
sei mancata -
Ed ovunque fosse in quel momento, la sentì sorridere...
Eccoci, amore
mio,
ora che siamo solo noi due.
Posso sentire il tuo respiro qui,
accanto a me in ogni istante.
Anche se non potrò
vedere il tuo sorriso
illuminare il mio buio.
Ma tu, ora,
sei forte roccia,
sei mare immenso,
sei fiore azzurro,
sei cielo chiaro.
Ciao a tutti, questa era una piccola shot scritta di getto,
in riva al mare in una giornata di vacanza un po' malinconica.
Io finora ho scritto sempre fiction Draco/Hermione, e questa su Ron
è stata un piacevole diversivo, che intendo adottare
più
spesso.
Vi prego di dirmi che ne pensate della mia storia, al di là
della coppia da me scelta ovviamente, che alcune persone magari non
apprezzeranno.
Ho scelto volontariamente di non spiegare cosa è successo ad
Hermione, perchè l'ho ritenuto un dettaglio non rilevante ai
fini della storia, che come avrete notato è tutta sui
pensieri
di Ron.
Spero di non essere stata troppo sdolcinata, specialmente nella parte
finale, ma non ho potuto farne a meno.
Potrete trovare i ringraziamenti ad eventuali recensioni al capitolo 15
della mia fiction "Qui dove batte il cuore...", che posterò
il più presto possibile.
Grazie mille.
Gaia
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