Ti aspetterò.

di _ems
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Piccolo avvertimento: Collocato alla fine della seconda stagione, possible 'lieve' OOC (se è così metterò l'avvertimento, basta dirlo), possibile per-slash... che non ho ancora capito bene in quali cicircostanze venga considerato! Inoltre la storia non è betata, ho cercato di fare da me essendo uno scritto breve (317 parole).

 
Ti aspetterò. 
 
 Stiles non ha neanche il tempo di imprecare quando Derek gli piomba in camera. Un minuto primo è lì, tranquillo, a fissare il proprio soffitto sovrappensiero l'attimo dopo la brezza leggerra scaturita dai movimento veloci di Derek lo spaventa prima ancora che possa udire la voce del lupo.
"Cosa significa?" 
Gli chiede e se Stiles non conoscesse Derek direbbe quasi che sembri confuso. Non fa in tempo ad imprecargli contro che l'altro si è già accomodato sul bordo del letto, pochi centrimetri lo separano dall'espressione tutta soppraciglie di Derek (e si chiede, solo per un attimo, se è quasi certo della confusione dell'altro dal suo tono oppure - molto probabilmente - dalla posizione delle sue soppraciglia).
"Significa, Derek," controbatte, inginocchiandosi sul letto. "Che non posso partite con te e Cora, mi dispiace. Immagini quanto sarebbe facile, per Scott, morire senza di me? Chi ci pensa a mio padre, eh?" 
Stiles non sa cosa aspettarsi dopo questa risposta, alla fine non credeva neanche che Derek avrebbe preteso delle spiegazioni di persona e tutto quello che può fare è aspettare pazientemente - no, il più pazientemente possibile - che l'altro si esprima, cosa che sembra non voler fare giacché tutto quello che Derek fa è scuotere la testa, mettere su una smofia ed alzarsi dal letto. Non proverà a fargli cambiare idea né, tanto meno, cercherà di convincerlo ad andare via con lui e Cora. Derek non ha mai creduto che l'altro lasciasse tutto e partisse con lui, diretti chissà dove, ma aveva voluto una conferma della sua decisione. Aveva ascoltato il cuore di Stiles attentamente in cerca del particolare, quel preciso cambio cardiaco, col quale avrebbe potuto smascherare una possibile bugia, ma non aveva creduto neanche per un attimo che l'altro stesse mentendo e forse tutto quel piombargli in camera era stata solo una scusa per ascoltare la sua voce per l'ultima volta.
"Ti aspetterò".
No, non l'ultima. Solo una volta ancora, per non dimenticarla.




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