There's no sense.

di Camomilla1408
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Le nuvole hanno qualcosa di bellissimo.
Non so cosa sia, sinceramente. O meglio, non so cosa di particolare ci sia. 
E' tutto un insieme di meraviglia, ecco tutto. Sono come quelle ragazze dagli infiniti mi piace, che sembrano perfette. Almeno da lontano. 
Sono sicura che le nuvole sono perfette anche da vicino. Anche fotografate senza filtro. 
Ora, devo lasciare i vaneggiamenti sul letto, tipo il lenzuolo che sembra un quadro giapponese, quelli con le onde swag. Sono l'idiozia.
Appurato questo, let's go downstairs and have a nutella breakfast, yeah. 
...
I puntini indicano che tutti i secondi trascorsi sono trascurabili, evviva. 
Il bus è pieno di note, di profumi, ora arrivano i riflettori o magari gli sgabelli nella penombra. 
Quel vecchietto con gli occhi velati è fra il pubblico, gli sto dedicando la canzone, è Hurt. La versione di Johnny Cash, che a lui sicuramente piace. Perchè quel vecchietto ora arriverà a casa e forse non ci sarà nessuno ad aspettarlo.
Si sistemerà a fatica sulla sua poltrona di sempre e cercherà di rivedere i fantasmi di quando le gonne erano ampie, lunghe e facili da doppiare.
Allora gli dedicherò quella canzone, i suoi occhi velati di polvere saranno puliti dalle lacrime di musica e starà meglio.
Ma non è sempre cosi facile, lui lo sa. 
Sto scrivendo una storia con le sue rughe come inchiostro, se si rivelasse completamente campata per aria non avrebbe importanza. Quello che conta è il qui, l'adesso.
No, in realtà quello che conta è che non ho una beata minchia da fare perchè ho lasciato gli auricolari sul letto.
Ergo, andiamo avanti. Quel vecchietto magari ha delle cicatrici, e si sente patetico. 
I hurt myself today, to see if I still feel. I focus on the pain, the only thing that's real.
Forse è arrivato solo alla linea di confine, non sa più che fare. Non c'è nessuno a cui raccontare com'è fatta la vita. E' come avere un segreto bellissimo da svelare, è logorante. 
O magari ha tantissime cose da fare. Scrivere, immaginare.
Forse sta aspettando solo di arrivare nella sua stanzetta, non vede l'ora, per partire con unicorni a pois verso tutti gli arcobaleni di Urano, che ha un nome che suona bene.
E' per questo che sono gli arcobaleni di Urano e non di Marte. 
E perchè dovrebbe essere una stanzetta? Potrebbe essere un importante finanziere, uno di quelli appassionati della vita da senzatetto, che si divertono a fingere una vita da frate così, per cambiare.
Arriverà davanti ai grandi cancelli della sua villa e li tornerà nel suo mondo dorato, spogliandosi degli stracci come fossero un travestimento carnevalesco.





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