Figlie
mie
Scrivo
queste parole guardandovi mentre dormite beate e regnate nei vostri
fantastici
mondi
dei sogni... un lusso che pochi ormai possono permettersi.
Vi
chiedo di perdonarmi per non avervi avvisate della mia partenza
ma
se avessi dovuto dirvi addio di persona, il mio cuore mi avrebbe
impedito di fare un passo così importante. Vi chiedo quindi
di
perdonarmi. E' mio dovere far sì che l'Era del Fuoco non
giunga al
termine ma quello di cui sono assolutamente certo... è che
siete voi
la mia vera luce e non una fiamma priva di forma.
Voi
siete forti e sono sicuro che riuscirete ad andare avanti anche senza
un vecchio brontolone come me.
Ora
vi devo lasciare e se tutto andrà bene, potremo di nuovo
vederci,
potremo di nuovo ridere e scherzare come un tempo...
Se
invece il fato mi è contro e queste sono le mie ultime
parole per
voi... voglio solo dirvi...
Vi
Voglio Bene.
Vostro
padre
Ultima lettera scritta da Lord Gwyn, prima di partire alla volta
della Prima Fiamma
Lordran.
La terra dei Lord. Un nome imponente e ricco di significati con tante
favole e leggende legate ad esso. Una terra ricca e fertile, piena di
laghi, montagne e pianure dove gli uomini vivono e prosperano in pace
ma... quanto durerà?
Da
mesi ormai le voci viaggiano come il vento portando brutte notizie e
cattivi presagi.
-La
fiamma sta per spegnersi, ve lo dico io!-
-I
non-morti sono ormai ingovernabili!-
-Oh
se solo Lord Gwyn fosse ancora qui!-
Erano
ormai passati mille anni da quella missione. Erano ormai passati
mille anni dal sacrificio di Lord Gwyn che, insieme ai suoi fidati
cavalieri, era partito alla volta della Prima Fiamma per impedire il
ritorno dell'Oscurità. Mille anni... questo era il tempo che
Lord
Gwyn aveva fatto guadagnare ai suoi sudditi, riuscendo infine a
ravvivare quella fiamma ma ad un caro prezzo. La sua vita.
Ma
il fato è sempre pronto a mettere lo zampino e
così, dopo mille
anni, la Prima Fiamma è ormai prossima a spegnersi. Per
preservare
la salute e la fedeltà dei sudditi della capitale, Anor
Londo, è
stato creato un Sole Artificiale in grado di illuminare il regno
ormai sull'orlo del baratro.
Questo
Sole, però, non è infinito e con l'avvicinarsi
dell'Oscurità,
varie regioni di Lordran sono ormai state abbandonate da quella luce
che ormai illumina solo Anor Londo e le zone circostanti.
Questa
sorta di abbandono da parte di Anor Londo verso le altre regioni, ha
suscitato subito un moto di vendetta e rabbia da parte degli uomini
lasciati senza Sole, costretti a vivere in un mondo grigio e privo di
vita sempre più vicino a cadere nell'Oscurità.
Vi
è però una profezia che viene spesso narrata
nelle taverne dai
cantastorie e dai viaggiatori stanchi. Una profezia che alimenta le
speranze degli uomini e che gli permette di continuare a vivere ma
che al contempo alimenta anche le loro paure.
“Il
Segno Oscuro marchia questa terra così come gli uomini che
la
popolano. Questi spiriti, dopo la morte, diventano non-morti, esseri
vuoti privi di anima e vengono condotti a nord in attesa della fine
del mondo. Uno non-morto però si ergerà sugli
altri e spezzando le
catene che lo opprimono, inizierà un lungo viaggio per poter
ravvivare la Prima Fiamma come fece Lord Gwyn. Se il cuore di costui
sarà puro, l'Era del Fuoco continuerà e
l'Oscurità svanirà ma...
se l'Oscurità avrà già raggiunto il
cuore del prescelto... l'Era
dell'Oscurità avrà inizio e l'Era del Fuoco
così come gli uomini
cesseranno di esistere per sempre.”
[Rifugio
dei non-morti. Estremo nord]
I
soffici fiocchi di neve cadevano dal cielo venendo trasportati da
quel gelido vento di montagna. Quel vento copriva un altro suono,
anzi, molti altri suoni. Ritmici e pesanti. Il rumore del metallo che
tintinnava e del respiro affannoso di diversi uomini avevano trovato
un alleato naturale per essere nascosti ma quello stesso vento che a
lungo li aveva protetti, li aveva anche sfiancati, costringendoli ad
arrancare in quella foresta di alberi morti.
Sul
limitare di quell'enorme bosco, vi era un grosso masso sulla quale
andò a posizionarsi un giovane dall'aria guardinga. Il suo
mantello
nero sventolava nell'aria mentre i suoi occhi azzurri scrutavano con
precisione le enormi mura di roccia poco lontane.
Dietro
lui si sentì di colpo un piccolo starnuto che lo fece
voltare. Alla
base del masso vide una bambina dai capelli neri raccolti in due code
basse intenta ad asciugarsi il naso colante. Il giovane sorrise sotto
la mascherina nera che gli copriva il volto dal naso in giù
e,
scandendo bene le parole per farsi sentire in mezzo a quel vento,
chiese “Hai freddo piccolina?”.
La
piccola non potè rispondere in quanto fu subito richiamata
da un
altro ragazzo, dai corti capelli neri e gli occhi del medesimo colore
“Asuka, vieni qui! Non disturbarlo”.
“Ok
papà.” disse la bambina avvicinandosi al ragazzo
che la prese in
braccio e iniziò a scaldarla con il suo mantello.
“Ci
sai proprio fare con tua figlia, Alzack.” disse una voce alle
spalle del moro che, voltandosi, si ritrovò faccia a faccia
con un
ragazzo in armatura. La sottile linea dell'elmo che permetteva al
cavaliere di osservare ciò che lo circondava
impedì invece ad
Alzack di vedere i suoi occhi.
“Non
sono cose che ti riguardano. Come promesso vi ho condotti al
Rifugio... ora datemi ciò che mi avete promesso.”
disse il moro
tendendo una mano verso il cavaliere che, dopo averla staccata dalla
cintura, gli porse una piccola sacca di pelle marrone.
“Ecco
qua dell'erba ambrata. Curerà la febbre di tua
moglie.” disse il
cavaliere per poi superarlo e dirigersi verso il masso.
Alzack
non disse nulla e si limitò a tornare nel bosco insieme ad
Asuka,
svanendo dopo pochi minuti nell'oscurità.
Il
ragazzo appostato sul masso scese agilmente, portandosi vicino al
cavaliere e dandogli una pacca sull'elmo. Il cavaliere
guardò verso
l'alto in quanto il giovane lo sovrastava di dieci centimetri buoni.
“La
tormenta sta per attenuarsi, dobbiamo agire subito”.
“Ricevuto.”
disse il cavaliere per poi tornare verso il bosco dove, dietro la
prima fila di alberi, lo attendevano una cinquantina di uomini. Una
quarantina erano cavalieri come lui, dall'argentata armatura a
coprirgli braccia, gambe e testa, e con una casacca blu orlata d'oro
indossata sopra una maglia di ferro.
I
restanti uomini erano dei chierici, uomini devoti alla chiesa e
indispensabili per la riuscita delle missioni. A differenza dei
soldati, loro indossavano solo delle spesse tuniche marroni, degli
stivali e degli spallacci di cuoio ma erano comunque attrezzati con
degli scudi di legno e delle mazze chiodate per gli eventuali
combattimenti.
“In
posizione. Non appena vedrete il segnale, fiondatevi oltre il
cancello e ricordate, siamo qui per salvare coloro i quali sono
marchiati con il Segno Oscuro.” disse il cavaliere che a
differenza
degli altri, aveva un leone rampante sul torace per poi voltarsi
verso il giovane con il mantello e fargli un cenno col capo.
Questi,
dopo averlo visto, si levo il mantello, rivelando la sua armatura di
cuoio nera e marrone, per poi sistemarsi il cappuccio nero sopra la
corta chioma bionda. Le due sciabole agganciate ai fianchi emisero un
debole bagliore nel momento in cui scattò a piena
velocità verso le
mura che aveva scrutato poco prima.
Quando
fu a pochi metri finalmente li vide. I non-morti. Esseri vuoti e
privi di umanità. Ormai avevano abbandonato la loro natura
ed erano
diventati nemici degli uomini. Quelli che ormai perdevano il senno,
diventavano gusci vuoti facilmente manovrabili ma subito dopo la
morte, potevi ancora essere salvato e mantenevi comunque la tua
volontà. Sulle mure, il giovane ne vide due intenti a fare
avanti
indietro con un arco in mano.
Si
accorsero di lui troppo tardi. Prima che potessero tendere l'arco o
dare l'allarme, due coltelli da lancio erano ormai partiti
all'indirizzo delle loro fronti e non mancarono il bersaglio. I due
corpi si accasciarono a terra senza che nessun altro sentisse
qualcosa.
Quando
fu ai piedi delle mura, il giovane individuò degli appigli
tra i
vari blocchi di roccia e si arrampicò con estrema eleganza
fino in
cima dove potè osservare il cortile principale di
quell'enorme
prigione. Silenzioso come un gatto, si diresse sopra il pesante
cancello di ferro e tirò una leva per permetterne l'apertura.
Gli
spessi ingranaggi iniziarono a girare e a far muovere i due pesanti
battenti che spostarono la neve accumulata sulla nuda roccia. Non
appena fu completamente aperto, il biondo prese una torcia appesa
vicino alla leva e la sventolò in aria per poi gettarla di
sotto.
Dal
bosco si elevò un grido di battaglia e i suoi compagni
sbucarono da
dietro gli alberi correndo verso il portone aperto. I vari cavalieri
avevano degli scudi di ferro nella mano sinistra mentre nella mano
destra c'era chi teneva una spada piuttosto che un ascia da
battaglia.
Furono
dentro il cortile in pochi secondi e vennero subito accolti da
diversi non-morti ma non c'era possibilità di confronto.
Loro erano
corazzati e armati di tutto punto mentre i loro avversari erano degli
esseri ridotti a pelle e ossa, con le orbite vuote e la pelle
rossastra, armati solo di spade arrugginite e spezzate e con indosso
solo degli stracci lerci che gli coprivano appena l'inguine e una
parte del torso.
Il
comandante dei cavalieri, si gettò subito nella mischia. Lui
era
sprovvisto di scudo ma in compenso brandiva un grosso spadone di
ferro nero che maneggiava con incredibile agilità. In un
solo colpo,
tagliò a metà tre nemici i cui corpi si
accasciarono a terra.
Ben
presto, la candida neve venne tinta di rosso e i cavalieri poterono
festeggiare la prima vittoria.
“In
guardia uomini, questi erano solo gli antipasti.” disse il
comandante quando notò il biondo avvicinarsi “Bel
lavoro Hisoka”.
“Di
niente Ashuros.” disse il biondo dandogli una pacca sulla
spalla
“Ora però inizia la parte più
complicata”.
“Già...questo
posto è labirintico e non sappiamo quanti abbiano il
marchio.”
disse Ashuros osservando i suoi uomini intenti ad aprire un grosso
portone di legno che dava su una grossa stanza.
“Beh,
l'importante è non incontrare il guardiano e per il resto
sarà una
passeggiata.” commentò Hisoka rimuovendo la
mascherina e mostrando
il suo ghigno.
Ashuros
annuì poi si rivolse ai suoi uomini “La missione
la conoscete! Ora
salviamo quella gente e portiamola fuori!”.
Un
coro di urla accolse le sue parole e tutti si fiondarono dentro la
stanza. Erano galvanizzati dalla vittoria appena conseguita ma in
realtà, nel profondo del loro cuore, sapevano benissimo che
non
tutti sarebbero ritornati a casa...
L'angolo
di quei due.
Fede:
Salve a tutti!
Andry:
Ci avete riconosciuti vero? Siamo ovviamente andry_94_hell e 46fede
con questo nuovo profilo condiviso (cosa che avremmo dovuto fare
anche per Good or Evil ^^”)
Fede:
Sì sì come vuoi tu ma parliamo di cose serie che
è meglio. Questo
nuovo sclero è un quadruplo cross-over in realtà!
Prenderà in
considerazione principalmente Dark Souls (il primo ma anche il 2) e
Fairy Tail ma avrà anche degli accenni di Fringe *.*
Andry:
Prima che i fan di Dark Souls ci uccidano a sassate o con delle
piromanzie, lasciateci spiegare alcune cose. Noi conosciamo benissimo
la storia di Dark Souls (il primo) ma per riuscire a creare una fic
ad OC che non fosse lineare come una retta x=y, abbiamo dovuto
modificare un po' le cose perciò se notate delle
incongruenze, per
favore non uccideteci ^^”
Fede:
Tutti quelli che recensiranno e vorranno partecipare, riceveranno la
scheda OC (che dobbiamo ancora preparare O.O) via mp, nella
recensione ci basta sapere il sesso e la vostra
“classe”
Andry:
Si esatto classe! Questa fic sarà alla stregua di un gioco
di ruolo
e voi dovrete scegliere la vostra classe personale! Le
possibilità
sono: Mago (incantesimi), Chierico (miracoli per lo più
curativi e
di supporto), Ladro, Cacciatore (abile con arco), Bandito (in vita
eravate dei lestofanti u.u e siete per il corpo a corpo), Maestro di
spade (va da se che potete solo usare scudi e spade NON spadoni o
armi enormi), Guerriero/Cavaliere (qui va detta anche la
specializzazione ovvero se usate spadoni, spade, mazze, lance,
ecc...)
Fede:
Ora un paio di accorgimenti, i maghi usano un bastone magico,
così
come i chierici usano una campana, perciò usate quello per
gli
incantesimi/miracoli e non potete sparare magie dalle mani o creare
cose con la vista o quello che vi viene in mente.
Andry:
Sempre per i maghi/chierici, qua siete semplici umani (sì
siete
non-morti ma comunque umani) perciò niente dragon slayer,
god
slayer, licantropi, vampiri, elfi, ecc...
Fede:
Non accettiamo più OC per persona quindi niente gemelli,
fratelli,
sorelle, oc separati per fare la love story tra loro due (Stella se
stai leggendo, questa è dedicata a te ^^), ecc...
Andry:
Voi siete legati alla classe (sì non è come nel
vero Dark Souls)
perciò se siete maghi, maghi resterete! Al massimo potrete
usare un
pugnale ma non asce e cose varie. Procedimento uguale per ladri,
guerrieri, ecc... non potrete usare la magia o i miracoli
Fede:
Gli OC li selezioneremo noi ( ci servono 3 maschi e 5 femmine) ma
quelli scartati avranno comunque una (una e una sola) parte nella fic
u.u
Andry:
Le iscrizioni dureranno... una settimana! Quindi giovedì 5
giugno
alle ore 21, le iscrizioni termineranno!
Fede:
Ah dimenticavamo! Niente maledizioni, poteri secondari, effetti
aggiuntivi, poteri sopiti o altre cose starne eh! Se lo fate non vi
calcoliamo neanche gli OC ma potete chiederci le cose via mp per
chiarimenti.
Andry:
Speriamo che parteciperete in tanti! Alla prossima, chaos!!!
Fede:
Dovevo essere io a chiudere!
Andry:
Torna a giocare a Dark Souls va...
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