31/07

di TooLateForU
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                                                                                                                                                                                          quanto manchi?
 
Ohi.
Ciao.
Ehi, ci sei?
Sono io.
Ma che devo farti, eh? Mi dicono di lasciarti perdere, mi dicono ma che sei scemo che ancora ci pensi, mi dicono guardati intorno dai.
Ma è inutile, perché intorno ci sei solo tu. Intorno a me, intorno agli aerei su cui salgo ogni due giorni, intorno ai nastri bagagli dove mi aspettavi battendo i piedi infastidita, intorno al palco, intorno a me.
E non pensare che se non mi rispondi hai vinto tu. Il silenzio non ti discolpa, il silenzio è mio stavolta. Quant’eri brava a fare l’arrabbiata, ma ho imparato bene sai.
Quasi ti superavo. Poi ci sono ricascato, ed eccomi qua.
Quindi? Dove sei? Fuori piove, fa freddo e ti penso.
Non è vero, fuori c’è il sole più bello di sempre. Ma non me ne faccio niente perché mi piove addosso, mi piovono mattoni, mi piovono i sensi di colpa, mi piovi tu e che devo fare?
Un giorno hai fatto le valigie, hai detto che la mia vita ti stava stretta, hai detto che io ti stavo stretto, hai detto guarda che lo so delle altre.
Ma le altre chi? Presentamele altre che non sei tu, perché io non le conosco.
Hai detto che eravamo distanti. Ti ho detto che i chilometri erano niente. Hai detto che noi eravamo niente.
Non mi sono ancora stancato di questa storia. Mi chiedono ma non vuoi stare meglio e io dico che eri tu il mio meglio e allora occhi al cielo perché la depressione si perdona per una settimana o due, ma due mesi no, due mesi? Amico che accollo sei.
Il telefono non squilla. Lo guardo, tu lo guardi? Guardalo, perché ci sono io dietro se lo chiedi.
E sto benissimo, se chiedi.
Ma tanto non chiedi.
Però fammelo sapere, quando torni.  
Ohi.
Ciao.
Ehi, ci sei?
Sono io, ancora qua.

 




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