Così diversi eppure così simili
Volo
Berlino – Roma.
File
centrali.
Sara:
“Amore… amore… scusa mi
posso mettere io all’interno che lo sai al lato finestrino mi
prende l’ansia…
scusa eh”
Lorenzo:
“Solo al lato finestrino
amore, a te quando si tratta di volare ti prende l’ansia
già dall’acquisto del
biglietto. Dai su, vieni di qua”
Lorenzo
si sposta e chiude gli
occhi cercando di rilassarsi
Poco
dopo
Sara:
“Ma forse… forse nel
corridoio, fila centrale starei meglio mi sentirei meno…
meno in volo, più
stabile…” si volta accanto
c’è un uomo con maglione e camicia, espressione
seriosa che le ricorda un po’ quella di suo marito quando
è assorto nei suoi
pensieri, sta leggendo un libro, qualcosa di diritto pare, dietro di
lui ci
sono Tommy ed un ragazzo un po’ più piccolo con
gli occhiali e l’espressione da
furbetto. Dall’altra parte c’è una
ragazza, molto ma molto bella che le sorride
e sembra empatizzare con la sua paura di volare.
“Senta,
scusi, mi cederebbe il
suo posto?” chiede Sara con tono dolce
“Io?”
reagisce quasi infastidito
l’uomo “e perché?”
“La
prego, io ho paura di volare,
tra poco atterreremo ed ho paura degli atterraggi, ho paura che ci
siano delle
deviazioni di percorso…” Sara come suo solito
pronuncia parole su parole in
pochissimi secondi
“Ha
provato con un calmante?”
prova lui a frenare quella mitraglietta di sillabe.
Lorenzo:
“Le ha provate tutte
guardi, io sono un medico e l’ho fatta provare anche con
l’alcool pensi un po’,
ma niente non funziona, ogni volta che voliamo è
così”
Sara:
“Eh si, mio marito ha
ragione, ma in fondo in fondo io amo questa paura di volare”
dice la ragazza
attirandosi lo sguardo confuso dell’altro “anzi
devo ringraziarla la mia fobia”
l’altro è sempre più disorientato
“è proprio così che ho conosciuto lui,
se me
ne fossi stata zitta e buona forse a quest’ora non saremmo
nemmeno sposati”
“Ecco,
appunto” si lascia
sfuggire Lorenzo ma quando Sara si volta per rimproverarlo la sorprende
baciandola “scherzavo… scherzavo”
“Ma
veramente?” Interviene subito
la donna con aria sognante “Che bella storia deve essere la
vostra! Io adoro le
storie d’amore”
“Si
e non è mica è tutta qui, lui
mi ha salvato la vita perché io avevo bisogno di
un’operazione cardiaca
delicatissima e mi ha operato a cuore aperto” Sara
raccontando si dimena ed anche
l’altra ragazza si sporge per ascoltare dando
l’impressione all’uomo di mezzo
di essere un ostacolo.
“Scusate
eh, ma sono di troppo?”
dice infatti cercando di farsi spazio tra le due
“Mi
sa di si… è sempre così, mi
dispiace” cerca di intervenire a suo favore Lorenzo.
“Amore
ma perché non ti sposti di
là e cedi il posto alla signora, non è educato un
rifiuto da parte tua te l’ha
anche chiesto e poi magari facendo quattro chiacchiere il tempo passa
più in
fretta, vero?” chiede a Sara la ragazza
“Ma
certo, perché no?” concorda
subito l’altra
Ed
ecco fatto!
“Agli
ordini” mormora l’uomo che
si alza, prende il suo libro e si accomoda quasi sconsolato accanto a
Lorenzo
“Senta
sono mortificato, ma
purtroppo attacca sempre bottone dappertutto in aereo poi da il meglio
di sé,
la scusi, eh”
“Ma
si figuri, ci sono abituato,
ma perché pensa che la mia fidanzata sia entrata subito in
sintonia con sua
moglie? Le dico solo che è riuscita a riempire di ciarle
pure i tedeschi non
parlando nemmeno una parola di tedesco, le ho detto tutto”
Lorenzo
sorride “Ah, però!” poi
si sporge per guardare le due donne intente a chiacchierare
compulsivamente e
gesticolare “Lei pensa che gli altri passeggeri o la
compagnia aerea potrebbero
chiederci un risarcimento per disturbo alla quiete pubblica?”
L’altro
ride “No… non credo…
anche perché io sono un docente di diritto, sono stato un
avvocato e saprei
come difenderci. Comunque piacere Guido Corsi”
“Piacere
mio, Lorenzo Martini”
Versante
femminile
“Ciao…
io sono Azzurra, Azzurra
Leonardi”
“Sara…
Sara Levi piacere di
conoscerti”
“E
quindi mi dicevi tuo marito è
il medico che ti ha operata al cuore salvandoti la vita?”
chiede Azzurra
curiosa
Sara:
“Si anzi per essere precisi
me l’ha salvata due volte, purtroppo ho rischiato di morire
per due volte e in
entrambi i casi mi ha rianimata lui”
“Oh
amore ma hai sentito, LUI
l’ha rianimata due volte” urla Azzurra in tono
accusatorio “mica come te che
ogni volta che ti chiedevo aiuto avevi sempre altro da fare”
“Ma
non è vero” risponde subito
punto nel vivo Guido “E poi scusa quando hai avuto bisogno di
essere
accompagnata al matrimonio della tua amica Camilla*, quando hai avuto
bisogno
di aiuto dal Giudice di Pace, quando dovevi conquistare Gianandrea** o
quando
sono stato così pazzo da lasciarti la mia carta di credito e
il pin non ti ho
aiutato?”
“Si
è vero mi hai aiutato”
acconsente lei “Ma non mi hai salvato la vita con un
intervento a cuore
aperto!” quasi si indispettisce Azzurra
“Eh
scusatemi tanto, eh!” Poi si
gira verso Lorenzo “Eh però pure lei…
non mi ha aiutato… addirittura due volte?
Esagerato non crede?” afferma Guido ironizzando
“Ha
ragione, anche perché
tecnicamente non è proprio così”
ribatte il dottore sottovoce “La prima volta
che è stata male in spiaggia il massaggio cardiaco
gliel’ha fatto un altro
medico”
Guido:
“Amore comunque ho un’idea!
Guarda che posso essere un vero eroe anche io, cosa credi? Fatti
arrestare ed
io poi ti tiro fuori dalla galera come un vero principe del
foro”
“Mi
pare giusto” risponde Lorenzo
“Ognuno con le sue competenze, non fa una piega”
Guido
annuisce sorridendo salvo
poi voltarsi terrorizzato verso le due donne “Amore
ovviamente scherzavo!
Scherzavo sia chiaro” poi si rivolge di nuovo a Lorenzo
“No perché Azzurra ne
sarebbe capace, ormai da quando la conosco mi aspetto di tutto, so che
anche
l’impossibile quando c’è di mezzo lei
può accadere”
Lorenzo:
“Non lo dica a me, io
ormai ho preso una seconda laurea in “faccio tutto quello che
mi passa per la
testa stammi dietro se ci riesci”
“Anche
io… Come ti capisco
collega” annuisce sconsolato Guido.
Azzurra
e Sara
“Ma
cosa avranno da dirsi chi lo
sa, e guarda poi come si danno manforte e se glielo domandi siamo noi
le
chiacchierone, quelle che non stanno un minuto zitte, altro che
solidarietà
femminile i più bravi a coalizzarsi tra loro sono proprio
gli uomini” osserva
Azzurra
“Hai
perfettamente ragione, ben
detto, beh io ti ho raccontato di me e Lorenzo, ma voi due invece?
Anche io
adoro ascoltare le storie d’amore” chiede Sara
Azzurra:
“Beh noi due… noi due ci
siamo conosciuti in un ristorante, io ero sempre alla ricerca di un
lavoro e
facevo l’hostess d’accoglienza, lui era
lì a cena da solo e quando uno stupido
ha provato ad importunarmi, mi ha difeso e senza pensarci due volte gli
ha
mollato un pugno”
“Ah,
però, che galante! Un vero
cavaliere. Amoreee tu non l’hai mai mollato un pugno per
difendermi, anzi
quando ci siamo conosciuti mi avresti scacciato via come un insetto
fastidioso”
osserva Sara
“Caro
dottor Martini qualche
defaillance l’hai avuta anche lei allora” commenta
Guido
“Eh,
già! E’ in fase di recupero
professor Corsi, cosa dice dovremmo batterci a duello a scoprire chi
è il vero
principe azzurro del secolo?” scherza
Lorenzo e finiscono per ridere insieme
“Noi
poi ci siamo ritrovati a
vivere poco dopo sotto lo stesso tetto, anzi in un convento per la
precisione”
continua Azzurra
“Pure
noiii” constata Sara in
preda all’euforia
“In
convento?” chiede stranita
Azzurra
Sara:
“No… no a casa Martini, è
la villetta di famiglia, mio fratello e sua cugina sono sposati e per
puro caso
quella sera stessa ci siamo ritrovati a casa e per mesi interi abbiamo
convissuto”
Azzurra:
“Io invece sono
diventata la tata di Davide, che diciamo è suo figlio o
meglio Guido è il suo
tutore legale”
Sara:
“Che bello sembra proprio un
romanzo… e poi quante cose in comune che ci sono tra le
nostre storie anche
Lorenzo ha un figlio Tommy, l’ha avuto dal suo precedente
matrimonio ed è
meglio che non mi ricordi che quando l’ho conosciuto Lorenzo
aveva in testa
solo la sua ex moglie”
Azzurra:
“Non ne parlare a me,
guarda, Guido e sua moglie erano separati da anni e non si erano
lasciati bene,
Guido aveva il cuore a pezzi, non aveva più fiducia negli
altri e non credeva
più nell’amore è stato così
faticoso all’inizio e mica voleva ammettere di
provare qualcosa per me. No, per niente proprio! Stava per trasferirsi
a
Berlino piuttosto, fortuna che poi ci siamo andati tutti e tre
insieme”
Sara:
“Perché credi che Lorenzo
pendesse dalle mie labbra o mi guardasse con gli occhi a cuoricino? Ma
per carità
a te in Europa almeno, a me era pronto per partire per New York, poche
ore
ancora e fine dei sogni, delle coincidenze e del destino”
Azzurra:
“Mettiamola così vi
siete innamorati, il vostro amore è stato più
forte di tutto ed ha superato
anche la tua malattia, proprio come in un film”
Sara:
“Gia, proprio come Deborah
Kerr e Cary Gant in “Un amore Splendido” il nostro
film, sai quel film che
senti che in qualche modo parla di te, noi ogni tanto lo rivediamo
insieme. In
fondo anche per te e Guido forse è andata un po’
così, ognuno era destinato
all’altro lui ha salvato te permettendoti di entrare nel suo
mondo e tu hai
salvato lui permettendo al suo cuore di riaprirsi alla luce,
all’amore”
Azzurra:
“Già, il nostro film
però è Pretty Woman, lui salva lei e lei salva
lui” le fa l’occhiolino Azzurra
“Ed anche io ogni tanto lo costringo a rivederlo. E poi
dicono che certe storie
d’amore accadono solo nei film, invece non è vero,
noi siamo una prova evidente
che sbagliano” ridono insieme
Il
comandante annuncia l’atterraggio
e le due famiglie si ritrovano poco dopo a terra, al ritiro bagagli.
“Oh
come sono stata contenta di
conoscerti, mi sono trovata davvero bene a chiacchierare con
te” constata
Azzurra “Visto che ci siamo scambiate i numeri magari ogni
tanto possiamo
sentirci”
“Ma
certo, anzi perché uno di
questi giorni che vi trattenete a Roma non venite a trovarci a
PoggioFiorito
dalla nostra famiglia, vero amore che ne pensi?” chiede Sara
“Eh…
come no? Penso che dai
Martini non siamo pochi, ma di sicuro mio zio Libero che è
il padrone di casa e
poi mia zia Enrica, Ave, i miei cugini insomma sono sempre felici di
avere
ospiti in casa, potrebbero accogliere un reggimento”
“Oh,
che bello, mi ricorda un po’
la residenza dove viviamo noi, anche lì la nostra suor
Angela non nega mai un
posto a nessuno, è sempre contenta di conoscere persone
nuove, di accoglierle,
di farle sentire a proprio agio secondo me lei e questo tuo zio Libero
andrebbero d’accordo. Ma perché qualche weekend
non venite a trovarci anche
voi? Mi farebbe piacere davvero, vero amore?”
“Certo…
certo anche suor
Costanza, la madre superiora sarebbe sicuramente
d’accordo” osserva Guido con
un pizzico di sarcasmo.
“Bene,
ora dobbiamo davvero
salutarci i nostri amici Giulia, Marco e le loro bambine ci stanno
aspettando,
allora ci sentiamo, a presto, ci conto” la saluta Azzurra
abbracciandola.
“Ma
sicuro ci sentiamo, guarda!
Buona permanenza a Roma” ricambia l’abbraccio Sara.
“E’
stato un piacere dottor
Martini” saluta allungando la mano Guido
“Anche
per me professor Corsi. A
quanto pare ci rivedremo presto”
“Beh
se hanno deciso loro, ci
tocca sicuro” conclude Lorenzo allungando la mano anche lui e
si salutano.
*
Nella serie di Che Dio ci Aiuti
2 Camilla è interpretata da Eleonora Albrecth (nella
realtà fidanzata di Flavio
Parenti/Lorenzo Martini)
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Nella serie Che Dio ci Aiuti 2
Gianandrea Graziosi è interpretato da Jgor Barbazza che
nella serie “Un medico
in famiglia 9” ha interpretato, invece, Fabio Costello
(compagno di Veronica
Cortese, ex moglie di Lorenzo Martini)
Spazio
autrice: Allora che ne
pensate? Vi è piaciuto questo ipotetico quanto surreale
incontro? Fatemi
sapere, aspetto le vostre opinioni, Serena.
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