Cap.1 Il capitano della squadra di Football
Steven si chiuse la giacca della squadra e alzò
il capo.
“Thor, ti ho detto che devi fare più riferimento
ai tuoi compagni” lo rimproverò. Socchiuse gli
occhi e digrignò i denti.
“Clint, se ti presenti nuovamente con i capelli lunghi ti
butterò fuori dalla squadra” sibilò.
Thor si morse il labbro e si grattò una guancia abbronzata,
i corti capelli biondi gli finivano davanti al viso. Clint gli si mise
alle spalle. Rogers si voltò e osservò Bruce
tenere il capo chino.
“E come ti ho detto, tu sei solo il raccattapalle. Non ci
serve il secchione di chimica a fare danno in campo”
ringhiò. Banner indietreggiò e deglutì
a vuoto.
“Capitano, non crede di esagerare?”
domandò Odinson. Steve digrignò i denti.
“Tu preoccupati dei tuoi compagni in campo e ubriacati meno
dopo le partite”. Lo ragguardi e Thor chinò il
capo.
“Capitano, lei sì che è un vero
duro” sussurrò Coulson. Clint tirò una
gomitata al migliore amico che arrossì.
“Ed ora forza, tutti fuori ad allenarci!”
urlò Steve.
“Piove” si lamentò Bucky.
“Vuol dire che impareremo a nuotare nel fango!”
tuonò Steve. Li guardò uscire, avanzò
e afferrò Victor Creed per una spalla.
Quest’ultimo si voltò e corrugò la
fronte.
“Che vuoi capitano?” ringhiò. Steve
inclinò in avanti il capo e lo fissò.
“Se è per gli orecchini, né io,
né Jimmy abbiamo intenzione di toglierli”
ruggì Victor.
“Odio i prepotenti. Se scopro che sono vere le voci che
girano su di te e su quello che fai ai nostri compagni, ci
sarà un bullo in meno nella mia squadra”
sibilò Steve. Victor strinse un pugno e le iridi gli
brillarono.
“Prima o poi mostrerai qualche falla anche tu, Mr.
Perfettino” brontolò.
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Logan si mise l'asciugamano sulle spalle ed uscì dalla porta
della palestra. I capelli neri tendenti verso l'alto in due ciuffi
gocciolavano e una delle gocce gli finì sopra uno degli
orecchini di metallo che teneva al lobo dell'orecchio. Sentì
un peso sulla schiena, due mani abbronzate gli strinsero i ciuffi
appuntiti e delle gambe gli avvolsero i fianchi.
“Finalmente!” esclamò una voce maschile.
"Ce l'hai le sigarette?" domandò James. Si
grattò il tatuaggio a forma di teschio sul braccio
abbronzato.
“Staaaark!
Hai di nuovo saltato gli allenamenti!” gridò
Steve. Superò Bruce, intento a pulirsi gli occhi e
passò oltre Thor vestito con un asciugamano. Bruce si chiuse
l'accappattoio, rimettendosi gli occhiali. Tony sporse il capo,
alzò una mano muovendola in aria e sorrise stringendo
maggiormente le gambe attorno a Logan.
“Avevo delle ripetizioni di chimica!”
esclamò. Infilò una mano nella tasca dei jeans
tirando fuori un pacchetto di sigarette e lo sporse oltre la spalla di
James. Clint si frizionò i capelli lunghi con l'asciugamano
e sbuffò.
“Non ci crede nessuno, Stark!” si
lamentò. Bruce sistemò gli occhiali sul naso,
arrossì e si morse il labbro.
“Credo le stesse dando” sussurrò con
tono inudibile. Steve si passò la mano tra i capelli biondo
cenere facendo ondeggiare il ciuffo davanti al viso.
“Stark, hai di nuovo saltato gli allenamenti. Ti sei visto
nuovamente con una ragazza?” domandò secco. Victor
sbuffò e si massaggiò il collo.
“Non tutti sono femminucce senza spina dorsale e ragazza, mr.
perfettino” sibilò. Si passò la mano
sul tatuaggio a forma di drago sul collo. Logan prese una sigaretta e
Steve gli afferrò il pacchetto.
“Volete essere espulsi?!” gridò.
“Un vero uomo è sempre peloso e pieno di
mani” si sentì una voce femminile provenire dal
corridoio. Natasha avanzò tenendo una mano sulla pancia
nuda. Tony sogghignò, sporse il capo poggiando la testa su
quella di Logan.
“Ehi, parlano di te!” esclamò. Pepper
ridacchiò, strinse la mano di Natasha e si voltò
mordendosi il labbro. Si sporse, le diede un paio di gomitate e
indicò Clint con il mento. Clint la vide, sorrise ampiamente
e ondeggiò entrambe le mani in aria. Natasha
avvampò, abbassò il capo guardando le proprie
scarpe.
“Un vero uomo ha una sputafuoco che il diavolo ci metterebbe
l'anima” rispose Creed. Si avvicinò a Sharon, la
sollevò per i fianchi e la baciò. La bionda
ricambiò infilandogli la lingua tra le labbra. Steve si
avvicinò a Peggy.
“Volete che vi aiutiamo a sgomberare il campo?”
domandò gentilmente. Intorno agli occhi azzurri aveva delle
occhiaie violacee. James si avvicinò a Peggy, le prese un
accendino nascosto nel reggiseno e si accese la sigaretta, portandosela
alle labbra. Thor li superò in corsa, tenendo la mano sopra
l'asciugamano e girò l'angolo. Phill diede una gomitata a
Clint, lui abbassò le braccia continuando a sorridere
ampiamente verso Natasha. Lei si sistemò una ciocca rossa
dietro l'orecchio, entrò nello spogliatoio seguita da
Pepper. Beth si avvicinò a Bruce, gli sorrise e
arrossì.
“Hai visto Bucky?” chiese. Darcy
saltellò vicino a Beth, le afferrò il braccio e
la tirò.
“Vieni, è ancora in doccia insieme a
Sam!” trillò.
“Ragazze, ordine!“ strillò Maria Hill.
Tony ridacchiò, afferrò l'accendino dalle mani di
Logan e se lo mise in tasca. Peggy sfregò i denti tra loro,
soffiò e si mise dietro Ororo.
“Phil, Clint, aiutate la professoressa Hill a pulire. Le
ragazze devono allenarsi!” ordinò Steven. Thor
tornò dimenando le braccia.
“Loki ci viene a vedere la partita!”
gridò.
“Pretendo ordine nei corridoi!” gridò il
professor Erik. Thor avvampò, ridacchiò e si
passò la mano tra i capelli biondi.
“Stark, il professor Xavier vuole vedere i tuoi droni
dopo” sibilò il professore.
“Non importunare i miei allievi nel mio territorio”
urlò il professor Nicholas Fury uscendo dagli spogliatoi.
Tony strinse i capelli di Logan, sogghignò e
inclinò il capo all'indietro.
“Me l'ha detto ieri, mentre gli davo ripetizioni di
trigonometria!” urlò. Maria Hill spinse le ragazze
verso lo spogliatoio, Beth salutò Bruce con la mano e lui
avvampò guardando in terra. Clint sbuffò,
afferrò il gomito di Coulson e lo tirò.
“Andiamo via, prima che Fury ci faccia attraversare un campo
minato” sussurrò. Coulson annuì
seguendolo verso il campo, Tony sospirò.
“Ma
come, lo spettacolo è già finito?”
domandò. Si voltò osservando Victor strusciarsi
contro Sharon aderendo al muro, sogghignò e tirò
un colpetto con il tallone al fianco di Logan.
“Tuo fratello ci da dentro, eh”.
“Stark, domani voglio vederti all'allenamento!”
gridò Steven. Raggiunse Tony e lo indicò con
l'indice. James aspirò sentendo il sapore acre della
sigaretta e le narici bruciare. Thor si avvicinò a Bruce.
“È vero che tu e Clint vi siete baciati
ieri?” domandò.
“Sono i miei ragazzi ed è mio compito come
coordinatore occuparmene!” tuonò il professor
Erik.
“I tuoi stupidi studi gli tolgono tempo agli
allenamenti!” gridò l'altro insegnante. Tony
roteò gli occhi, girò il capo senza togliere le
mani dai capelli di Logan e sogghignò.
“Solo se non sarò convocato per cose molto
più importanti dello stupido football” rispose.
Bucky e Sam uscirono dal corridoio ridendo, il primo aveva un
succhiotto grande un pugno sulla clavicola lasciata scoperta dalla
maglia e il secondo aveva i segni di unghie sul braccio. Guardarono
Victor con Sharon, si diedero un paio di gomitate e passarono dietro a
Steve. Gli diedero ognuno una pacca sul sedere e avanzarono lungo il
corridoio. Tony rise, scosse il capo e sbuffò.
“Se non hai notato, Capitano, devo consegnare dei droni al
professore di fisica; io”. Steven si voltò di
scatto e afferrò per i baveri delle magliette Sam e Bucky.
Gli fece fare a testate e ringhiò.
“Voi due, subito dalla professoressa Raven se non volete che
vi butti fuori dalla squadra!” strepitò. Si
girò verso Tony e digrignò i denti.
“Sei nella squadra, ricordatelo!” ruggì.
“Mi chiedo cosa sia passato per la testa al preside Pierce
quando ha reso capitano della squadra uno che studia arte”
bisbigliò Logan a Tony.
“Ah, ah, ancora Victor” gemette Sharon dietro di
loro. Bucky e Sam sbuffarono, camminarono fino a Fury e gli fecero il
saluto militare. Fury annuì, indicò il corridoio
e i due corsero via ridendo. Bruce avvampò,
annuì, negò e andò fino a Erik.
“Scusate, io ho lezione” sussurrò.
Sparì dietro il coordinatore, Tony diede un paio di pacche
sulla testa di Logan e fece l'occhiolino a Steve, sogghignando.
“Scommetto che si è comprato i favori del preside,
il nostro aitante giovanotto”. Steven conficcò le
unghie nei palmi.
“Domani ... qui ... all'allenamento”
ringhiò. Il viso gli divenne vermiglio.
“Dieci dollari che è vergine”
sancì Logan. Guardò Steven voltarsi di scatto.
Erik stringeva nella mano la benda di Fury intento a digrignare i denti
gialli.
“Bruce!” tuonò Thor, inseguendo il
compagno.
“Thor, sei nudo!” strillò Steven
correndogli dietro. Si sentirono le risatine delle ragazze in
sottofondo miste ai ringhi dei due insegnanti, Tony scosse il capo e
sogghignò stringendo il braccio scuro di Logan.
“Andata. Non è vergine, ma non ha mai baciato
nessuno” disse.
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