Prologo
«È
sempre così, ogni volta che troviamo un uomo iniziamo a farci
strani filmini mentali. Pensiamo: ci siamo, finalmente abbiamo per le
mani il Principe Azzurro. Poi, come nelle peggiori barzellette,
finiamo col sedere a terra e una bruciante delusione amorosa. Non è
colpa nostra, non siamo noi, è tutta colpa di Cenerentola.»
New
Orleans accoglieva il pomeriggio con messaggi simili. Le donne
ascoltavano la radio dalle quindici alle sedici di ogni pomeriggio
solo per sentire Charlotte Ray Sinclair disquisire sulle relazioni
sentimentali e demolire l'immaginario collettivo di amore romantico e
da favola. Era cinica, schietta, non risparmiava nessuno, tanto meno
gli ascoltatori polemici. Aveva sempre una risposta pronta e mai
nessuno che fosse riuscito a farla stare zitta.
«Siamo
state cresciute nell'assoluta convinzione che il Principe Azzurro
esiste, che prima o poi lui arriverà galoppante sul suo
cavallo bianco e ci porterà nel suo regno. Adesso che ci
penso, esiste una moderna Cenerentola: quel gran culo di Kate
Middlenton, lei sì che ha avuto fortuna. Un bel giorno la
figlia di borghesi ha iniziato la scuola e si è trovata come
compagno di studi lui: il principe William.»
E
continuava Charlotte, parlando di come le favole non fossero
realizzabili, di come i sogni romantici fossero solo chimere
irraggiungibili e che la realtà era solo una e una soltanto.
«Ma
guardiamo in faccia la realtà: il Principe Azzurro non esiste.
Noi siamo solo delle povere donzelle che credono ancora nelle favole.
Da bambine ci raccontavano di Biancaneve, Cenerentola, Aurora,
Raperonzolo e noi, ogni volta, restavamo ferme, di fronte alla
finestra, con i nostri occhioni sognanti ad immaginare come sarebbe
stato vivere in una favola. Crescendo abbiamo cercato di farla
avverare, ma diciamocelo: che cazzo di favola vogliamo realizzare?»
Come
detto: schietta e cinica.
«Insomma,
quelle storielle parlavano di povere fanciulle innocenti e
zuccherose, che si cacciavano nei guai in continuazione, attendendo
di essere salvate. Sveglia! Ora la favola non esiste più,
siamo donne in gamba, piene di talento, con i contro-coglioni. In
realtà non abbiamo bisogno di essere salvate, ma restiamo
sempre ferme, nella convinzione che il Principe Azzurro verrà.
Magari non su un cavallo bianco, ma siamo sempre convinte che lui
esista, che sia da qualche parte. Ma se non alziamo i nostri bei
culetti non possiamo di certo aspettare che arrivi da solo, giusto?
Perché è questo che le favole ci hanno insegnato. Prima
o poi lui arriverà, mentre noi staremo ferme, nella nostra
torre, a filare lana o a sfornare dolci per i nostri amici. Quante
stronzate!»
Ormai
la sua voce alla radio teneva compagnia nei saloni di bellezza, nelle
boutique d'abbigliamento o nelle cucine di casa. Sì, molte
donne l'ascoltavano. Cercavano in lei quella forza di dire basta e di
smetterla d'inseguire l'idea romantica di vivere una favola.
Alcune
idee di Charlotte erano sbagliate, ma era forse giusto aspettare il
Principe Azzurro mentre di fronte a loro la vita passava senza sosta?
Charlotte
Ray Sinclair era la donna che nessun uomo voleva avere accanto, o
forse no?
«Il
nostro credere che lui ci sia, che un giorno verrà, è
solo una porcata inculcataci quando eravamo piccole. È tutta
colpa di Cenerentola!»
Angolo
Autrice:
Eccomi
di nuovo tra voi. Per chi segue Babington, voglio assicurare che la
storia proseguirà, devo solo rimettere insieme le idee,
intanto sto revisionando i capitoli già pubblicati per
correggere e sistemare alcune lacune.
Come
dicevo, nuova storia!
Per
alcuni versi mi sono ispirata a diverse atmosfere di alcune commedie
romantiche, come “Un marito di troppo”, “Amici di
letto”, “Pretty Woman” ed anche dal libro "Tutta colpa di Cenerentola". Ci tengo a precisare che il titolo della storia non nasce dal libro di Fabiola Danese, all'inizio volevo intitolarla "Tutta colpa di Raperonzolo" ma Cenerentola suonava meglio. Volevo che la protagonista
fosse il più simile possibile alle donne che vediamo oggi in
giro, semplice e con i piedi ben puntati a terra. Spero che l'idea
piaccia e, per qualsiasi cosa, sono a vostra disposizione.
Come
detto nell'introduzione, saranno presenti alcuni cliché,
minimi, ma comunque visibili.
La
storia si svolge a partire del novembre 2013, otto anni dopo
l'uragano Katrina, quindi verrà menzionato il disastro e
alcuni fatti reali.
La
trama in sé è nata da un vecchio articolo scritto
quando avevo diciotto anni e pubblicato sul mio vecchio blog che ora
non esiste più.
Altra
cosa che vorrei aggiungere: ho subito alcuni plagi da quando ho
ripreso a pubblicare, quindi se qualcuno oserà di nuovo
plagiare una sola delle mie storie non mi limiterò a segnalare
la cosa all'amministrazione, ma passerò
direttamente per vie legali!
Buona
lettura e al prossimo capitolo!
|