Non voglio perdere un istante

di EffieSamadhi
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Nel Mondo Dei Sogni [Toy Story 3]

[ disclaimer : nulla di ciò di cui scrivo è di mia proprietà. ]

[ distretto scelto : distretto numero 11 , film Disney ]

[ fandom : Rapunzel ]

[ genere : commedia, introspettivo, sentimentale ]

[ rating : verde ]

[ personaggi : Rapunzel, Flynn Ryder | Flynn Ryder POV ]

[ avvertimenti : one-shot ]

[ note dell’autore : scritta per il “Possa la fortuna essere sempre dalla vostra parte!” contest, indetto da FeelGoodInc e Ray08 sul forum di EFP.]

 

 

 

 

 

Non voglio perdere un istante

 

 

 

 

 

Potrei rimanere sveglio soltanto per sentirti respirare,

guardare il tuo sorriso mentre stai dormendo,

mentre sei lontana anni luce e stai sognando.

{Aerosmith – I don’t wanna miss a thing}

 

Ne hanno macinata di strada, in quelle poche ore. Non lo avrebbe creduto possibile in un tempo poco remoto come quel mattino, quando si è svegliato con un’emicrania da paura e la lingua di un coccodrillo in miniatura infilata in un orecchio. Sarà che ha sempre letto e sentito raccontare di principesse che impiegano ore a fare qualunque cosa, e per questo ha creduto che trascinarsi dietro Rapun-vattelapesca non fosse una così buona idea – specialmente per uno come lui, ricercato giusto da un pugno di soldati scalcagnati, due criminali incalliti e un cavallo psicopatico.

E invece, la principessina si è rivelata una bella sorpresa. Non solo è carina – il che non guasta, anche se ha sempre preferito le brune –, ma ha pure un certo savoir-faire che alla taverna lo ha aiutato a mantenere la testa attaccata al resto del corpo. Ah, certo, poi è anche determinata, e spericolata, e spregiudicata, e… beh, ha quei capelli miracolosi che sembrano saper fare tutto, che è un valore aggiunto mica da poco.

Eppure, nonostante tutto, non gli sembra felice. Non che sia il genere d’uomo che sa leggere nel cuore di una fanciulla e captare le emozioni altrui, ma nemmeno è così ottuso da non saper distinguere tra la serenità e la… beh, il contrario della serenità. La biondina non è felice, anche se lui la sta aiutando a realizzare il sogno che coltiva da una vita, e quindi aiutando a raggiungere i più alti livello di soddisfazione e realizzazione personale.

No, la biondina non è felice. È notte e se ne stanno attorno al fuoco – lei, profondamente addormentata, e lui con gli occhi sul punto di chiudersi. Di tanto in tanto la sente sospirare, la vede ridere, e in quei momenti sente il sonno scomparire, e percepisce il proprio corpo mettersi sull’attenti come un soldato ligio al dovere, quasi che per lui fosse un dovere prestare attenzione a quei piccoli, impercettibili mutamenti. Vorrebbe lasciarla perdere, chiudere gli occhi e riposare e riprendere a preoccuparsi per lei soltanto al mattino, quando riprenderanno il cammino con il sole alto in cielo, e quando lui sarà troppo occupato a badare alla strada e ai pericoli per osservare lei e quei suoi brevi sorrisi inconsapevoli.

Vorrebbe tanto, ma non ci riesce. Quei brevi e involontari movimenti lo tengono con lo sguardo incollato a lei, come un cane da caccia non stacca gli occhi dalla preda. E che bella preda sarebbe, una come lei – anche se continua a preferire le brune, nonostante lo spirito e il fascino di questa biondina in particolare.

Smuove un po’ le braci, ravviva il fuoco, e intanto lei sfoga una risatina, ed ecco di nuovo che lui la fissa. Non riesce a non guardarla, persino se è addormentata e non può percepire i suoi sguardi.

Potrebbe stare sveglio tutta la notte, tutte le notti, pur di vedere una sola di quelle mille emozioni.

E chissà che non gli capiti davvero di farlo.





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