maleficent
You took my heart (and set it
free).
Su di lei, che ne aveva conosciuto il lato più avido e
corrotto,
il regno degli uomini aveva smesso di esercitare la sua attrazione
originaria. Erano lontani i tempi in cui trascorreva le giornate a
volteggiare tra le cime degli alberi posti al confine della Brughiera,
assaporando con lo sguardo quel mondo a lei tanto estraneo. Allora,
amava ammirarne la rigogliosa vegetazione in mezzo alla quale
le uniche
creature a trovare rifugio erano uccelli e cervi; le graziose
abitazioni dai cui comignoli, di sera, si diffondeva
nell’aria il
fumo dei focolai e la melodia di canti popolari; il castello che
dominava il contado con la sua imponenza.
Ma
per quanto
affascinante e curioso fosse, non una volta aveva desiderato che fosse
il suo, di mondo; la Brughiera era la sua casa, e non aveva mai cessato
di
estasiarla con le sue meraviglie.
Ed
era
quantomeno singolare che proprio lei, cresciuta tra creature incantate
e abituata sin dall'infanzia al contatto con la magia, avesse
trovato qualcosa di tanto straordinario in qualcosa di tanto ordinario
come la risata di una ragazza. Malefica non riusciva a capacitarsi di
come proprio a quel mondo, che le aveva sottratto la cosa per lei
più preziosa, appartenessero la purezza e la dolcezza di
Aurora.
Dopo
Stefano,
aveva creduto che più nulla avessero da offrirle gli uomini,
esattamente come lei più nulla sentiva di poter dare a loro
– o a chiunque altro, inclusi gli abitanti della Brughiera.
Ma
mentre i
capelli di Aurora le solleticavano il collo e sulle sue labbra
affiorava lo stesso sorriso deliziato della prima volta in cui le aveva
sfiorato le ali (“Sono bellissime!”), Malefica non
era mai
stata più consapevole di essersi sbagliata.
Aurora
le aveva
fatto dono di quello che un tempo si era illusa di aver ricevuto da
Stefano e lei, dal canto suo, le aveva offerto un regno in cui
invecchiare insieme e la promessa che mai più avrebbe
lasciato
l’odio insinuarsi nel suo cuore.
“Io
vado alla cascata, vieni con me?”, le propose entusiasta,
prendendo le sue mani tra le proprie.
“Non
subito, magari ti raggiungo tra un po’”
“A
dopo, allora”, la salutò, correndo via, circondata
dalle fatine che la accompagnavano ovunque andasse.
Malefica
seppe che era nascosto tra gli alberi ancor prima di averlo sentito
schiarirsi la voce. “Cosa vuoi?”
Fosco
uscì dall’ombra e sollevò le spalle.
“Dico
solo che è buffo, non trovi? Quando sono diventato il tuo
servo,
mi hai chiesto di essere le tue ali per giungere là dove tu
non
potevi più arrivare, di essere i tuoi occhi e le tue
orecchie. E
tu hai riavuto le ali proprio quando, in un certo senso, non ne avevi
più bisogno, perché tutto ciò che i
tuoi occhi
cercano sono qui, nella Brughiera”.
Fosco
si chiese
se il silenzio che ottenne in risposta significasse che aveva davvero
compreso le sue parole, che aveva colto tutto ciò che aveva
lasciato sottinteso.
Quando
Malefica agitò la mano nella sua direzione,
sospirò rassegnato.
“Spero
solo che questa volta non sia nulla dotato di branchie”.
N//A: Non mi sento
neanche un po' una brutta persona per aver shippato Maleficent/Aurora
like buuuuurning e, ancor meno, mi pento di averle shippate in
threesome con Fosco. Niente mi convincerà che questi tre non
siano l'ot3 di una vita intera. Anyway, questo è il mio
minuscolo omaggio alla bellezza che è stato questo film.
Spero vi sia piaciuto. ;)
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