Non
disperare
“Stupido
sasso” sibilò Vegeta. Colpì la parete
con un pugno,
il muro si sgretolò, pezzi di intonaco gli sferzarono sul
viso sgretolandosi
contro la sua pelle, le sue nocche sbiancarono. “Lo
odio!” urlò.
Sentì
dei passi, socchiuse la bocca e ringhiò digrignando i
denti.
“E’
la prima volta che non stai imprecando contro di me. Cosa
è mai successo?” domandò Goku ironico.
Si sporse e il principe dei saiyan
ispirò dalle narici.
“Vattene!
Ci manchi solo tu” sancì Vegeta.
“E
perché Bulma e Yamcha stanno facendo pace nudi sul
divano?” domandò il Son. Saltò
all’indietro evitando un calcio alla pancia e
spostò il capo evitando un pugno diretto al suo viso da
parte di Vegeta.
“Che
cosa ci fai tu qui?!” urlò il principe dei saiyan.
“Attendendo
questi famosi cyborg ci si annoia” spiegò il
Son. Abbassò la testa evitando un'onda, piegò le
ginocchia e si diede la spinta
evitando una spazzata radente il terreno.
“Va
via!” ululò Vegeta.
“Yamcha
non vale molto rispetto a te …” ribatté
il Son.
“Certo,
è un mollusco” sibilò l’altro
saiyan.
“Bulma
è più intelligente di così”.
Il Son si portò due dita
alla fronte e si teletrasportò, vedendo come ultima immagine
Vegeta che lo
guardava con la bocca e gli occhi spalancati.