Non vincerai mai

Freezer passò le dita tozze sopra la fiamma. Nell’oscurità si vedeva il rosso della candela e degli occhi del tiranno. La punta della coda usciva dal suo sedile volante, ondeggiando. Il conquistatore si mise alle spalle di Vegeta e gli mise le mani sulle spalle. Il principe dei saiyan rabbrividì e la puzza di vino che usciva delle labbra di Lord Freezer gli fece pizzicare le narici. Si sentì un rumore metallico e una grata di titanio si sollevò, lasciando entrare la luce di una luna viola da una finestra bombata. Il ragazzino vide l’esterno avvolto da una fitta nebbia vermiglia e si leccò le labbra.

“Posso giocare con il fuoco, con le lune, con i mondi, con i miei mercenari. L’intero universo è il mio parco giochi” sussurrò melliflua la creatura. Vegeta chinò il capo e gli occhi gli brillarono sotto delle spesse ciocche nere.

“Mi diverto con i sogni, anche con i tuoi. La tua vita mi appartiene” sibilò Freezer. Si sporse e leccò la guancia del giovinetto. Vegeta strinse gli occhi e irrigidì i muscoli.

< Però non vincerai mai, maledetta lucertola > pensò.