Nere acque

di Starnie
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Il corpo che non risponde più.
La vista che si sfoca.
L'acqua che diventa sempre più nera e che con il moto delle sue onde intrappola, risucchia e incatena chiunque osi invadere il suo regno.
Makoto boccheggia, mentre sente quasi di diventare tutt'uno con l'oceano: il suo palato è salato e i sensi sembrano abbandonarlo.
È quella la sua fine?
Avrebbe voluto salvare Rei, almeno così sarebbe morto in pace, senza portare quel peso sulla coscienza.
Essere sul punto di morire e ritrovarsi a pensare agli altri, poteva essere insolito per molti, ma non per Makoto.
 
 
Il corpo di Makoto è grande e pesante.
Trascinarlo a riva è stato faticoso per Haruka.
Lo lascia cadere sulla sabbia, mettendosi sulle ginocchia.
Il suo sguardo è pieno di pura disperazione: balza da una parte all'altra del lido, cercando aiuto.
Grida disperato, sperando che qualcuno, Rei o Nagisa vada in suo soccorso.
Ma nessuno risponde al suo richiamo.
Nonostante Haruka senta quasi il suo cuore spezzarsi per l'ansia, decide di fare quel che può per l'amico: controlla se è ferito, il battito cardiaco e il respiro.
Notando quanto quest'ultimo sia debole, decide di eseguire la respirazione bocca a bocca.
Inspira e mentre le sue labbra si stanno per posare su quelle di Makoto, questi gira il viso e tossisce, sputando l'acqua ingoiata.
Makoto era vivo.
Le membra di Haruka paralizzate dallo shock si rilassano un attimo, finendo seduto per terra.
Solo in quel momento realizza una cosa: quanto sia importante per lui la presenza di Makoto al suo fianco.
 
 




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