" Hermione,scusa,ma tu studi sempre?"
La ragazza lo guardò leggermente seccata. Possibile che le
uniche parole che gli uscissero da quella maledetta bocca fossero
soltanto prese in giro nei suoi confronti?
"No Ron,non studio sempre.Trovo anche il tempo di rispondere ad un
idiota come te." Chiuse il libro di Storia della Magia e si
allontanò dalla biblioteca,diretta al dormitorio.
Una bella dormita le avrebbe fatto bene,aveva già finito i
compiti per i giorni successivi,quindi nessuno le vietava una
pausa...nessuno... nessuno tranne Ron...
E già,perchè Ron la seguiva ovunque...la
tormentava con le sue parole,con le sue battute...fastidioso,
appiccicoso e stressante.Persino per lei che era abituata a viaggiare
nel tempo per studiare, lui era insostenibile....ma così
carino...
No.
Scrollò la testa come per cacciare via pure quel
pensiero.Ron non era carino con lei e non lo sarebbe mai stato, almeno
finchè non avrebbe cambiato atteggiamento.
Svoltò a sinistra,attraversò il corridoio,e dopo
aver pronunciato la parola d'ordine entrò nel suo luogo
"sicuro".
Maschio qual è, Ron notò subito la camminata di
Hermione,o meglio, un suo particolare...
*Sarebbe pure carina se non fosse così acida...*
Si rese conto che stava pensando ad Hermione come ad una ragazza! Non
un'amica...una ragazza! Non era mai successo...e voleva impedire che
riaccadesse.
Hermione una ragazza?
Sorrise all'idea di vedersela abbracciata a qualche sconosciuto...si
sorprese della strana sensazione che gli procurò
l'immagine.Gelosia forse?
Figurati...
ripeteva a se stesso:" Hermione non è una ragazza, Hermione
non è una ragazza..." e per un po'...questo metodo
funzionò.Per poco, ma funzionò.
Era ancora seduto in sala grande a scribacchiare sulla pergamena delle
formule per delle pozioni...tutte sbagliate,ovviamente. Gli
arrivò una pacca sulla schiena e un ragazzo gli si sedette
accanto.
"Ciao Neville...."non aveva molta voglia di parlare.
"Ciao Ron.Cosa studi?" Si sporse per sbirciare i fogli del suo amico...
"Secondo te Hermione è una ragazza??"
Neville pensò un attimo al delizioso faccino di Hermione e
rispose "bè, se non lo è, di sicuro lo sembra, e
anche molto carina a mio parere..."
"Sei sicuro?" ancora non del tutto convinto....
"Sai, credo che abbia anche ragione a dirti che sei un idiota....con
queste domande....", e Neville se ne andò scuotendo la
testa....
Per due volte era rimasto solo.Meglio andare a ingurgitare schifezze
nel dormitorio con Harry...Harry? Già...dov'era
Harry?
Harry aveva tutt'altro nella testa che i tormentati pensieri di
Ron...di sicuro pensava a sua sorella.
Stava parlando di Quidditch con Fred e George,ma con lo sguardo,era
altrove...fissava da lontano quella ragazza,coi capelli rossi sciolti
sulla divisa ornata dai colori del Grifondoro, e pensava soprattutto a
quanto sarebbe stato bello poterle prendere la mano e sussurrarle dolci
parole scostandole quei capelli dall'orecchio....Sogni?
La voce di George lo riportò alla
realtà...si,erano soltanto sogni. Stupendi,quasi reali,ma
pur sempre sogni.
"Allora? Hai capito? Il cacciatore dei Tassorosso è molto
determinato...è la sua scopa è molto veloce...."
"Si si...ma stai tranquillo,ci penserò io..."
"Grande,perchè contiamo su di te!" Fred prese il fratello
per un braccio e corse alla sua lezione di Aritmanzia.Lui e George
erano già in ritardo, ma tanto loro erano abituati.
Dopo averli salutati si voltò di nuovo a guardare Ginny,ma
non c'era più.
Peccato.Avrebbe voluto vivere con lei altre avventure nei suoi sogni,
"Ciao Harry!" una voce acuta lo fece voltare.
Possibile che nessuno lo lasciasse fantasticare in pace?
Si sorprese non poco vedendo l'oggetto dei suoi desideri seduta vicino
a lui.
"Scusa, potresti aiutarmi a decifrare questa frase?? Non sono molto
portata per questa materia....", Ginny si avvicinò ancor di
più a lui, in modo che Harry sentì il suo profumo
dolce e delicato che lo stuzzicava....
*Cazzo....* si allontanò un poco.
"Ginny,chiedi a Harmione,lei lo sa....a me non piacciono le Antiche
Rune..." disse evasivo.
"Ok! Speravo che essendo più grande tu mi avresti aiutato,ma
se non lo sai fare,fa niente!" Si alzò e scattò a
cercare Hermione,lasciando Harry con un briciolo di speranza.
Hermione era ancora nel dormitorio quando dal quadro entrò
Ginny. Chiuse dietro di se' il ritratto e andò a
sedersi sulla poltroncina rossa,davanti al fuoco.
Si lasciò scivolare in quel tepore e si dimenticò
di dover fare i compiti. Non si era nemmeno accorta di
Hermione,rannicchiata su una seggiola a leggere un libro e a
sorseggiare un succo di zucca. Nemmeno lei si era accorta di
Ginny.Causa? Ognuna di loro aveva troppi pensieri per la testa.
Ginny si costrinse ad aprire gli occhi.Era stanca,confusa...impegnava
tutto il suo coraggio per farsi notare da Harry,e lui la respingeva con
una scusa banale.Inutile dirlo,era stato un fiasco totale.
Un pensiero simile balenò nella testa di Hermione,Ron la
respingeva tutte le volte che gli rivolgeva la parola,dicendo qualche
stupida frase.
La speranza era già morta da tempo.
In più,Hermione era sempre stata cinica...peggio di
così. Aveva la tendenza a pensare sempre il peggio, e a non
credere mai nelle sue capacità. L'universo maschile
era ancora sconosciuto per lei, le sue esperienze si limitavano a
qualche articolo letto in qualche piccolo giornaletto da Babbana, non
sapeva praticamente nulla degli "uomini", ma la sua ignoranza era
destinata a scomparire presto.....
Ginny nel frattempo si accorse che non poteva rimanere a lungo al
calduccio e che una maledetta frase scritta in un codice
incomprensibile del quale non sarebbe mai fregato un cazzo a nessuno
era ancora lì sul suo quaderno, aspettando finora invano di
essere tradotta....cominciò allora a cercare Hermione e si
sorprese nel vederla così poco distante....le chiese aiuto,e
grazie alla ragazza,Ginny riuscì a tradurre quella frase
misteriosa:
"
Ogni amore è misura
del suo dolore"
Il cuore delle due giovani
ebbe un sussulto.
Mai frase detta o scritta gli risultava più giusta in quel
momento. Sicuramente,non avevano voglia di tornare di cattivo umore.
"Ehm...grazie Hermione....senza di te non avrei mai capito." Ginny
ruppe il silenzio, e la riccia tornò a fissarla.
"Di nulla...era abbastanza difficile.." Si alzò e
tornò a prendere posto sul divano,ma con una nuova certezza.
Ora sapeva perchè quando Ron la prendeva in giro stava
male,perchè i suoi giudizi valevano più di
qualsiasi altro.
Anche Ginny dopo avere salutato Hermione andò a sdraiarsi
nel letto al piano di sopra e come lei mise in chiaro i propri
sentimenti : amava Harry e non era corrisposta...
O almeno così credeva.