nello scorrere del tempo

di biamar
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LA LUNA E IL PALLONCINO

Col visetto all’ insù,
e stupore, un bambino
Osserva la luna
e appare un palloncino.
 
Allunga una mano
per riportarlo giù.
La copre con il palmo
e la luna non c’ è più.
 
Sì generosa e fiera
lassù ama restare.
Affinchè ogni bimbo
possa fantasognare.
 
Infondi dolce madrina
il conciliante riposo.
E ogni fanciullo al risveglio
sia della vita gioioso.
 

N d A
I ragazzini d’oggi, affascinati dai giochi elettronici e dai media tecnologicamente superavanzati,
ne divengono quasi soggiogati.  E chissà se, ancora, si soffermano ad osservare la realtà naturale
che li circonda.  Ma da sempre essi nutrono i medesimi sogni affettivi: essere desiderati ed amati,
rispettati e benvoluti.  Nel loro ultimo pensiero, prima di dormire, affidano alla magica ed influente
luna, regina dei sogni, madrina della notte, testimone di sempre, le loro speranze e i desideri segreti,
sognando di essere esauditi e di vederli realizzati.




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