Ti avrei voluto bene

di Nora_93
(/viewuser.php?uid=645665)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


TI AVREI VOLUTO BENE

Sono un' irresponsabile. E ora ho paura. Paura di parlarne, paura di quello che succederà, paura di me stessa. Paura di te. Forse sei una lacrima. Nel letto penso inerte a una moltitudine di possibili idee che creano un caos impossibile da mettere in ordine. Ti tocco. Forse ci sei. Maledetto amore mio. Potrei andare in ospedale e... oppure chiamarti come mio nonno che mi ha cresciuta con tutto l'amore del mondo e insegnarti a suonare il piano e a fare la crostata di mele. Stupida adolescente innamorata del nulla. Tremo e fantastico su un pensiero incerto. Da un lato so che il mio futuro sarà segnato per sempre, ma dall'altra sono emozionata. E mentre nella mia testa sorvolano mille pensieri comincio a non sentirmi bene. Una sensazione strana, nuova, ma percepisco subito che non promette cose buone. Sangue. Un grumo di sangue scuro che mi ipnotizza. I giorni non sono questi. Niente ospedale, niente lezioni di piano e crostata di mele. Con un accenno veloce mi hai fatto vedere che c'eri e mi hai salutato. Per sempre. Non sono così sollevata come credevo, ci avevo fatto l'idea. Anche se saremmo stati due scriccioli soli e contro il mondo intero saremmo stati una bella squadra.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2655130