comico 4
Di solito l'intervallo
è universalmente riconosciuto come un momento di svago e
rilassamento, dove poveri deportati costretti nelle lugubri Prigioni
dell'Istruzione potevano uscire e cominciare a rosicare per la
libertà altrui.
Codesti momenti erano festeggiati, di norma, da grida ed esultanze in
perfetto stile hooligans, ma per i nostri poveri Gold non era
così.
Uscirono tutti a testa bassa, già devastati da non avere nemmeno la voglia di pensare alle suddette lezioni.
Rimpiangevano i bei tempi quando si allenavano normalmente, dove un
pugno in piena tempia o un calcio nei testicoli erano assai preferibili
a quello che stava capitando loro.
I famosi cinque minuti passarono come una folata di vento e rintrando
si misero tutti seduti guardando con apprensione e sospetto il
mucchietto di fogli che Sua Sadicità aveva tirato fuori e che stava
rigirando fra le dita facendo un sorrisetto subdolo.
<< Quei fogli...chissà perchè sento puzza di guai? >> disse Camus.
Per annullare uno come Camus ce ne voleva, eppure il mostro letterato era riuscito a fare anche questo.
<< Ecco, subito il compito in classe. >> pignucolò Milo.
Il perfido si schiarì la voce per attirare l'attenzione.
<< Siccome io sono un professore completo, dovremo dare un
ripasso anche a tutto il resto. Con la parola "tutto" intendo davvero
tutto. >>
Quel "tutto" preoccupò non poco i baldi cuori dorati.
<< Oltre alla teoria sulla tecniche di lotta, ripasseremo anche
storia, geografia, scienze, matematica e fisica di cui volete sempre
sfidare le leggi. >>
Ognuno di loro aveva sentito il nome della nefasta materia che aveva
dato in passato più problemi del dio Hades durante la guerra.
Chi per la matematica, chi per la storia...ognuno di loro si sentì scivolare sempre più in basso.
<< Mamma mia! La storia! >>
Shura piagnucolava come un poppante nel sentire quella materia,
ricordava perfettamente che l'unica cosa che era riuscito a imparare
bene era solo la preistoria, questo perchè gli uomini delle
caverne ancora non avevano fatto tutti i casini che poveri studenti
sarebbero stati costretti a ricordare perennemente nei secoli dei secoli amen..
<< Scienze? Ma stiamo scherzando? >>
Aiolos aveva addirittura rimosso il periodo buio della vita in cui
tentava senza successo di ricordarsi le basi della genetica con i
famigerati piselli di Mendel, per lui il caso da prendere come esmpio
non erano più i piselli ma Saga, dove il gene recessivo aveva
preso il sopravvento su quello che doveva essere dominante con gli
affetti devastanti che tutti conoscevano.
Geografia, la spina nel fianco di Camus che a furia di vedere panorami
innevati aveva praticamente perso il senso dell'orientamento su tutto
il resto del mondo.
<< Eh no, eh? La matematica no. >>
Saga si mise la mani sulla faccia, ricordava che la matematica
comprendeva l'algebra, la geometria, l'aritmetica e chi più ne
ha più ne metta.
<< Non ti piace la matematica? Io lì sono bravo. >> disse Aphrodite.
<< Buon per te. Io una volta presi -1 al compito in classe. >> piagnucolava l'atro di rimando.
<< Più algebra di così! >>
<< Basta con questi commenti idioti! >> esclamò Tokas.
<< Siccome non conosco per niente il vostro livello culturale, ho
deciso che oggi dedicheremo il tempo che ci rimane alla compilazione di
questo test. Cinque domande per ognuna delle materie elencate
così mi posso rendere conto di quello che sapete e come
impostare le lezioni. >>
Silenzio.
L'atmosfera cominciò ad assomigliare spietatamente a quei
paesaggi che si vedevano nel far-west, con il vento che trasportava i
famosi rotoloni di paglia che, a detta di molti, meritavano l'oscar
come "miglior rotolo non protagonista", onnipresente e immancabile
nella scena delle sparatorie tra il bandito e lo sceriffo.
Tokas Cuore Glaciale, consegnò i fogli che i nostri eroi guardarono come se si trttasse del verdetto della pena di morte.
<< Avete tutto il tempo di questo mondo. >>
Come era solito succedere tutti guardarono l'ora pregando che una
qualche forza misteriosa portasse avanti le lancette, ma l'unico in
grado di farlo era Mu e quest'ultimo non se la sentiva proprio.
L'Ariete doveva essere un gran secchione poichè mentre leggeva le domande rideva e gongolava.
<< Eh ma che facile...ma guarda questa! Ma è una boiata sto compito! Uh mamma mia, le so tutte! >>
I loro sguardi vagavano su quelle domande mentre il loro cervello si annullava arrivando a elettroencefalogramma piatto.
Kanon leggeva e ogni damnda era accompagnata da commenti svogliati.
<< Non la so. Manco questa. Neppure. questa poi...no, questa non so nemmeno di che categoria faccia parte. >>
Si voltò verso suo fratello che aveva di nuovo un espressione da psicopatico.
<< Ehi Saga! La prima la so, leggila che puoi farla addirittura tu. >>
Incuriosito dalle parole del fratello, Saga lesse la prima domanda.
<< Idiota è la casella per inserire il tuo nome! >> rispose stizzito.
<< Appunto, però se non ricordi te la suggerisco io. >>
Kanon sembrava si divertisse un mondo, quel perculamento ai danni del
fratello lo faceva ridere come un matto mentre l'altro avrebbe voluto
strozzarlo, le sue gaie risatine malefiche finirono non appena i suoi occhi
caddero su una domanda a caso riguardante la biologia.
"La fosforilazione ossidativa: "
- porta alla sintesi di glucosio
- non avviene nelle cellule procariotiche
- non richiede l'attività di enzimi
- avviene in assenza di ossigeno
- nelle cellule eucariotiche avviene nelle creste mitocondriali.
Il sorriso gli si fissò sulla faccia come se fosse di pongo, a
questo si univa un'espressione ebete, un senso d'ansia assurdo nel
comprendere che forse, invece di prendere in giro Saga, avrebbe dovuto
prima leggere tutte le domande.
Il sadico tirò fuori una specie di bussolotto che aveva tutta l'aria di un cronometro e lo poggiò sulla scrivania.
<< Duenque, sono domandine facili facili, giusto per rinfrancare lo spirito. >>
A Tokas sembrava non importare assolutamente nulla, aveva messo su quei
fogli delle domande assurde che spaziavano in ogni campo, alcune non
sembravano nemmeno far parte del noto Sistema Solare, ma vagavano nello
spazio infinito e sconosciuto.
<< Prof, mi scusi, ma quanto tempo abbiamo? >> domandò Shura ormai rassegnato.
Tokas ci pensò un attimo.
<< Prima avevo detto che avreste avuto tutto il tempo che
volevate ma...considerando che vi chiedo solo le basi...ma si .facciamo
una mezz'ora. >>
Le teste di tutti si alzarono all'unisono invocando di nuovo la Great
Eclips sul mondo, una mezz'ora per rispondere a delle domande a cui non
erano assolutamente preparati o, nel migliore dei casi, avevano rimosso
dal cervello molto tempo addietro.
<< Naturalmente il tempo diminuirà drasticamente se vedo
anche una sola, folta chioma che si gira dalla parte del compagno o se
vedo sguardi che proprio non vorrei vedere. Pronti? Via. >>
Tutte e tre le suddette teste chimate si chinarono all'unisono sui
fogli maledetti, nessuno fiatava e Tokas sembrava gongolante nel vedere
che dei semplici fogli con domande stupide scritte sopra stavano dando
scacco matto ai tredici guerrieri più forti della Terra.
Solo allora, vuoi perchè il cossidetto "culo" arriva sempre
quando meno te l'aspetti, vuoi perchè Athena doveva aver sentito
la sofferenza dei suoi Santi, il Munificentissimo Shion fece irruzione.
Tokas quando vide il Sommo, si fece ancora più piccolino raggiungendo la statura da record di un bambino Hobbit.
Shion rimase quasi sconvolto nel vedere il silenzio che regnava, si
avvicinò a Kanon sfilandogli il foglio da sotto le mani e
cominciando a leggere.
Tutti i Cavalieri alzarono perlomeno gli occhi per guardarlo e tutto
quello che sentirono furono commenti davvero tristi, almeno per loro,
giungere dalla bocca del Cavaliere Supremo.
<< Uh uh uh...fosforilazione ossidativa...facile, se non ricordo
male avviene nelle cellule mitocondriali. Risolvi l'equazione...un
momentino che qui mi devo ricordare bene. >>
Lo guardavano allibiti perchè dopo cinque minuti di quella
manfrina apparve lampante che il Gran Sacerdote le cose le sapeva
eccome, tanto che Tokas si avvicinò.
<< Mi perdoni Sommo Shion, non vorrei interrompere la sua alta
gratificazione personale ma...se lei dice tutte le risposte a voce alta
questo test sarà inutile. >>
Dopo quell'ammonimento Shion ritornò sulla terra dal Viaggio Stellare a bordo dell'Enterprise della Cultura.
<< Tokas, ma questo è un compito scolastico? >>
<< Si. >>
<< E potrei sapere perchè...insomma...>>
<< Semplicemente volevo vedere quanto i suoi Cavalieri fossero preparati. >>
Il professore nano non sapeva perchè, ma aveva come
l'impressione che Shion non era affatto contento e questo gli
provocò tremori, sudorazione e coliche sospette nel basso ventre.
Ma Shion non era uomo da sfuriate.
<< Apprezzo il suo impegno globale ma...non credo che per
riempire di mazzate un nemico serva sapere qual'è la capitale
del Congo, a meno che non vogliamo farli morire dalle risate. Lei gli
deve solo insegnare teorie di lotta, ha capito bene? Indi per cui
adesso ritirerà questi fogli, li butterà e farà
solo, ripeto solo, quello che io le ho chiesto. >>
Tutta la classe proruppe in applausi, il loro Gran Sacerdote li aveva salvati.
Quando Shion se ne uscì dalla classe tirandosi dietro tutti i
102 chili dei paramenti sacri, i suoi pupilli cominciarono a lanciargli
baci nascosti giungendo le mani in preghiere di ringraziamento.
Ma Tokas, accusato il colpo, li guardò comunque con un sorrisetto e tutti compresero che non era finita lì.
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