Correre

di Chiara__14
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Io e Britt siamo sempre state amiche, fin da subito, sapevamo che era destino che ci incontrassimo. Lei è il mio opposto e in un certo senso i nostri caratteri si equilibrano alla perfezione. Il problema è sorto due giorni fa. Eravamo come al solito in camera sua ed eravamo tranquillamente stese sul letto. Poi mentre ci facevamo il solletico a vicenda guardavo il suo sorriso, e i suoi occhi, e sentivo le sue mani su di me.. in modo diverso. Più forte, più intenso. Ho sempre pensato che tra noi due ci sia quell'amicizia forte che può esserci tra due sorelle, tra due anime affini. Ma mi sono spaventata.. E da allora penso che quello che in realtà provo per lei sia un di più.. e ho paura. Ho paura quando sono con lei e ancora di più quando non la vedo perchè la sua assenza è più pesante del normale. Però ho sempre il timore che lei lo possa scoprire, sentire in un qualche modo.. E non voglio che lei pensi sbagliato, che lei mi veda in modo diverso, non voglio che si allontani. Oggi c'è la prova al glee su canzoni che contangano il tema dell'amore.. Ormai non parlo con lei da settimane e pur di risultare scontrosa o lontana devo farlo, anche se è la cosa che mi ha fatto più male in tutta la vita. Entro in aula canto e la vedo subito, i suoi capelli li vedo sempre, ovunque si trovino. I suoi occhi, come se ci fosse una connessione che solo noi possiamo percepire, si specchiano subito nei miei, azzurro innocente e nero profondo diventano una cosa sola, ci siamo solo noi nella stanza. Il mio stomaco ha già cominciato a contorcersi e io sono agitata ma come al solito non lo do a vedere quindi distacco lo sguardo e mi siedo lontana. Lei è delusa, lo sento, vorrei poter leggere ogni parola che sta passando adesso nella sua mente, vorrei essere il suo cuore adesso. Mi manca come l'aria, come la luna al sole, come ai fiori l'acqua. Ma siamo distanti, non lo siamo mai state tanto, ed è buffo perchè io non ho mai sentito il mio cuore così vicino al suo. Cominciamo la lezione e quando tocca a me mi alzo guardando di sottecchi i vestiti che porta oggi, come se potessi avvicinarmi a lei osservando piccoli dettagli della sua persona. La musica parte e dedico tutte le parole a lei contro la mia volontà, semplicemente perchè sono vere. Mi sento libera e forte, ma così triste nello stesso momento. Vedo le facce sorprese dei presenti e anche il suo celeste osservarmi stupito, una lacrima aveva già raggiunto il limite del mio viso e io mi sono accorta solo adesso di aver pianto. Non faccio neanche in tempo ad asciugarmi che sento qualcosa di diverso, qualcosa che non è al suo posto. Bam! Sparano, stanno sparando! Santo cielo non posso crederci.. Lo shock è ancora troppo grande perchè qualcuno reagisca. Bam! “Ragazzi a terra presto! Nascondetevi!” Shuster riesce a darci i primi ordini e tutto diventa confuso, come se quello non fosse il tempo reale, come se non fossimo lì davvero.. Brittany. Dov'è? Dov'è?!? Appena un riflesso biondo attira la mia attenzione posso riprendere a respirare, la mia Brit è dietro al pianoforte, Quinn la sta abbracciando e finalmente mi metto un po' il cuore in pace. Bam! “Santana muoviti, vai via da lì!” La voce di Puck mi risveglia dal torpore e la sua mano mi trascina verso di lui, che mi protegge con le sue braccia forti e famigliari. “Cosa cavolo sta succedendo?” “Non lo so San..Cazzo non lo so..Ma stai tranquilla ok?” No, non stavo tranquilla se c'era qualcuno di armato nella scuola che poteva far del male ai miei amici o a lei, stavo impazzendo e sapevo il perchè nonostante continuassi a ignorarlo. “Devo andare da Britt” “No tu non vai da nessuna parte capito? Britt è con Quinn, non ti devi preoccupare...” “No tu non capisci.. ! Io mi sono allontanata da lei, io le devo spiegare che.. Io devo..” Bam! Lo sparo si fece più vicino e io non ci vidii più.. I suoi occhi si rituffarono nei miei proprio in quell'istante e non riuscii a sopportare le lacrime sul suo viso e quell'aria spaventata. “No San!!” Scivolai velocemente dalla stretta possente di Puck e cominciai a strisciare verso il pianoforte con le voci e gli urli degli altri in sottofondo. Io però sentivo e vedevo solo lei, sentivo solo il bisogno dei nostri cuori. E quando la vidi mettersi una mano davanti alla bocca e avvicinarsi a me fui nuovamente al mio posto. Mi allungò la mano e appena la afferrai mi trascino in silenzio verso di sé. Io mi avvicinai veloce, finalmente ci stringemmo forte, in modo quasi disperato. “San..” La sua voce era incrinata e flebile, la amai fino a scoppiare in quel momento. “Non mi allontanerò mai più da te Britt..” Sentii il bordo della mia felpa diventare caldo e capii che le sue lacrime stavano danzando su di me, si stavano aprendo, liberando. “No.. ti conviene..” Risi in silenzio, e piansi, e le accarezzai piano quei capelli color grano che adoravo tanto. Bam! “Venite fuori! Ci serve una persona! Dateci la persona che vi chiediamo e non ci saranno conseguenze spiacevoli!” La voce di uno di quegli stronzi rimbombò per il corridoio e sentii le sue braccia delicate stringermi di più. “Ehi..tranquilla...shh...” La accarezzai ma le mie dita si bloccarono come il resto del mio corpo, compreso il mio respiro. “Brittany Pierce dove sei? Vieni fuori e nessuno si farà male!” Sentii un gemito forte, era la mia voce, avevo appena smesso di respirare.




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