che mi sento affogare

di alcunesere
(/viewuser.php?uid=660952)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.





 
Che mi sento affogare
 




Come stai?
’Che non mi vedi?
C’ho il cuore bucato ma continuo a restare -sempre e comunque- in piedi.
É giusto così, no?
Tanto s’aggiusta sempre tutto.
Non importa quando, se prima o poi, basta che passi.
Non sei più la stessa.
E non è vero un cazzo; sono sempre io.
La stessa ragazza troppo disponibile e ansiosa.
La stessa ragazza che ormai non prova più nulla, troppo abituata a star male.
Per uno come te, poi.
Ma chi me l’ha fatto fare?
E mi sento affogare, trasportata sempre più a fondo da tutti questi pensieri del cazzo.
Sei stato nocivo fin dal primo istante che ho incrociato il tuo sguardo ma -al diavolo!- non me n’ero mai accorta veramente.
Ho instaurato guerre con metà mondo per difenderti, per far capire a tutti che tu ne vali la pena.
Però sono sempre stata nel torto. Ora me ne rendo conto.
Tu -proprio tu- sei il mio sbaglio più grande.
Affogo.
Ma ormai è tardi per chiedere aiuto, non è vero?




 


perché prendiamo delle pessime decisioni
e non c'è più storia






 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2656416