Sibilanti e melliflue minacce

di kamy
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Ringrazio anche solo chi legge.
Remake di L'olimpiade.
Scritta sentendo l'olimpiade di Tiziano Ferro.
Ringrazio Laolga; ka93 e Vale93 che l'avevano recensita.



Sibilanti e melliflue minacce

Grida forte sono un vero osso duro, asso grosso. Ti senti meglio adesso?

Freezer appoggiò una zampa sulla spalla del giovane uomo. Vegeta sgranò gli occhi e strinse al petto il pezzo di sopra della propria armatura.

“Ricordi il tuo primo genocidio in mio onore. Lo sguardo orgoglioso di tuo padre?” sibilò Freezer al suo orecchio. Ghignò e si leccò le labbra, assottigliando gli occhi. Le iridi gli brillarono di vermiglio. Vegeta abbassò lo sguardo.

 

Re Vegeta scoppiò a ridere e allargò il mantello vermiglio. I saiyan al suo fianco scoppiarono a ridere. Il bambino ghignò. Il sangue degli Tsufuru gli macchiava gli stivaletti bianchi. Si voltò verso il padre, osservò il suo sguardo e il battito cardiaco gli accelerò. Le guance gli si arrossarono e dalle dita gli partirono una serie di onde blu.

< E’ orgoglioso di me > pensò.

 

“Ti ha venduto. Ti ha reso mio. L’unica cosa che vedeva in te era merce di scambio per se stesso” sibilò mellifluo Freezer. Dimenò la punta della coda, usciva fuori dal suo sedile volante. Lord Freezer tolse la zampa dalla spalla del mercenario e la appoggiò sulla sua schiena dandogli una spinta in avanti.

“Ora vai, svolgi la tua missione in orario!” ordinò.

< Tu non sai quanto è forte la mia rabbia, ti travolgerà > pensò Vegeta. Guardò il portellone della navicella bianca aprirsi facendo uscire del fumo biancastro. Chiuse gli occhi e vi entrò, affondando nella poltroncina rossa. Riaprì gli occhi, tolse dalla tasca un telecomando e digitò i tasti sulla sua superfice. Il portellone si richiuse.

< Alla stessa velocità di questa navicella in corsa nello spazio. Non mi obbligherai più a essere il tuo servo > pensò.

“E mi raccomando, se non arrivi in tempo torturerò te e gli altri due scimmioni. Lo sai che ci tengo alle scadenze”. Sentì la voce di Freezer risuonare nel suo scouter e strinse le labbra fino a farle sbiancare.





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