Il sogno di Giuseppe (e relativa sveglia)

di Ciuffettina
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Fino a quel momento gli umani che avevano avuto l’onore di essere visitati da un arcangelo rientravano in tre categorie ben precise, tutte denominate con la lettera “P”: Patriarchi, Prescelti (detti anche Predestinati) e Profeti.
L’umano che Gabriel stava per incontrare non apparteneva ad alcuna delle predette categorie ma a una nuova, coniata solo per lui, era addirittura una doppia “P”: Padre Putativo o, meglio, ne avrebbe fatto parte non appena avesse accettato il suo ruolo.
Quando entrò nella stanza, Giuseppe dormiva e, a quanto pareva, stava sognando, perché non la smetteva di borbottare fra sé.
Dunque questo è il mio futuro patrigno… Certo che ‘sti legami familiari stanno diventando sempre più incasinati! Beh, diamogli una svegliata.” Si pose ai piedi del letto e diede fiato alla tromba che aveva portato con sé.
L’umano si svegliò strillando e cadde dal letto «Ma che…?»
«Non ti agitare! Fosse la tromba dell’Apocalisse, capirei ma non lo è, perciò sta’ tranquillo.»
«E tu chi diavolo sei?» chiese Giuseppe, rialzandosi e strofinandosi il fondoschiena.
«Io sono quello che è venuto a congratularsi con te perché diventerai papà… più o meno.»
«Come fai a saperlo?»
«So tante cose. So anche che non vuoi più sposare Maria perché non credi alla storia dell’angelo, invece ci devi credere perché…» e Gabriel spalancò le sue sei ali «…quell’angelo ero io, pertanto non temere di prendere con te Maria come tua sposa, poiché ciò che c’è in lei è stato concepito per opera dello Spirito Santo. Ella avrà un figlio e tu gli porrai nome Gesù. Egli, infatti, salverà il suo popolo dai suoi peccati. Tutto questo avviene affinché si adempisse quanto era stato detto dal Signore per mezzo del profeta Isaia: “La vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuel”, che vuol dire: “Dio è con noi”. Come puoi rifiutare tutto ciò?»
Giuseppe chiese, perplesso: «Non ho capito, lo devo chiamare Gesù o Emmanuel?»
Gabriel sospirò: «Gesù è il nome che gli devi dare tu, Emmanuel è il soprannome che gli daranno le genti, tutto chiaro, ora?»
«Povera Maria, non le avevo creduto… vado subito a dirle che la sposerò.»
Gabriel sorrise: «Molto bene e sarà meglio che tu lo faccia o sarò la tua sveglia personale fino alla fine dei tuoi giorni, sono stato chiaro?» Ciò detto sparì con un frullio di ali.

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Racconto ispirato al capitolo 1 del “Vangelo di san Matteo”




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