È bello scoprire che sei stupido quanto me.

di Verdeirlanda
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Angolo dell'autrice: 
Storia scritta per la "Da Vinci's demon's week" organizzata dal Gruppo dello Smatto Selvaggio Rinascimentale. 
Il tema di oggi è "La volta in cui Leonardo sbagliò tutti i calcoli." 
Non ci sono spoiler questa volta. ;)
Credo sia la cosa più corta che io abbia mai scritto! 
Tante care cose!
VerdeIrlanda



Zoroastro rideva così forte che probabilmente lo sentivano fino a Peretola, la sua città natale.
Aveva le lacrime agli occhi, era piegato in due, dovette sedersi per terra perché non riusciva più a stare in piedi.
Leonardo lo guardò con un'espressione truce: "Hai finito?" gli chiese infastidito.
Zoroastro prese un paio di respiri profondi, gli doleva la pancia, cercò di rispondere ma scoppiò di nuovo a ridere. Era evidente che no, non aveva finito di burlarsi dell'amico.
"Non ci credo!" disse infine Zo con voce stridula "È bellissimo scoprire che sei stupido quanto me." 
Leonardo scosse la testa: "È stato solo un errore di calcolo..."
"Un errore di calc..." Zo scoppiò di nuovo a ridere, si asciugò le lacrime con il polsino della camicia "Io che mi infilo nel letto di una donna sposata convinto che il marito sia fuori città quando invece non è mai partito, questo è un errore di calcolo!" indicò il disastro compiuto dall'amico "Questo è...non ha nemmeno un nome questo!" 
Leonardo sospirò. Zoroastro aveva ragione. Era stato un imbecille, ma come aveva potuto fare un errore così grossolano, manco fosse un novellino.
Guardò malinconico il suo fallimento: "Eppure non capisco."
Zoroastro si alzò e mise una mano sulla spalla dell'amico, ridacchiando: "Non c'è molto da capire."
"Come ho fatto a fare...questo?" esclamò Leonardo.
"Mettiamola così: abbiamo scoperto cosa succede quando non azioni i fermi per le ruote della base di una spingarda a sei canne." rispose Zoroastro ridendo, e dovette sedersi di nuovo.
Leonardo guardò il buco nel muro, sospirò ricordando gli eventi. Aveva caricato tutte e sei le canne, erano pronte a sparare contro le sagome di cartone che raffiguravano la milizia romana, una colorita dimostrazione per Lorenzo de Medici, per convincerlo a finanziare i suoi progetti.
Sotto gli occhi del Magnifico la spingarda aveva sparato con precisione, le sagome erano state distrutte. 
Fino a qui tutto bene. 
Se non fosse stato per il fatto che Leonardo aveva dimenticato di azionare i cunei che bloccavano le ruote alla base della macchina. Per colpa del potente rinculo la spingarda a sei canne era stata letteralmente sparata all'indietro e si era schiantata contro il muro della tenuta di campagna dei medici, sfondandolo.
Leonardo fissò le macerie e il fumo denso, si grattò la testa. 
Per colpa di quell'errore avrebbe sicuramente passato una notte al Bargello. 






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