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Il binario 9 e 3/4 era affollato come sempre quel
primo settembre.
Studenti di tutte le età si mostravano eccitati e felici di
ricominciare un nuovo anno ad Hogwarts.
Harry Potter sorrideva. Quanti anni erano passati
da quando anche lui
non vedeva l'ora di rivedere i suoi amici dopo le permanenze forzate
con i Dursley. Si ricordava tutto come se fosse ieri. La stessa folla.
Il treno. Poi si sfiorò la cicatrice sulla fronte. Erano
passati
19 anni da quando aveva sconfitto Voldemort e tutto si era
stabilizzato. Aveva sposato la donna che amava e avuto tre figli da
lei. Era al suo fianco. Ginny Weasley teneva per mano la piccola Lily
Potter.
- Mamma!!! Anche io voglio andare ad Hogwarts!!!-
era in lacrime. La madre si accucciò.
- Tesoro, tra poco raggiungerai anche te i tuoi
fratelli. - disse la donna, sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi.
- Ma mamma!!! Ci andrò tra due anni! Io
voglio andarci adesso! - continuò la figlioletta
più piccola.
- La pazienza è la virtù dei
forti, Lily . - Questa volta era stato Harry a parlare. Intanto gli
altri due giovani Potter sembravano discutere.
- No! Io non andrò a Serpeverde! - Albus
Severus avrebbe frequentato quest'anno il primo anno a Hogwarts.
- Oh sì che ci andrai! E papà
sarà deluso... Molto deluso - disse James ghignando.
- James! Non dire certe cose a tuo fratello! -
sospirò Harry, prima di sorridere alla vista dei suoi due
migliori amici.
- Ciao Harry! - Hermione lo abbracciò
forte. Alla sua destra suo marito, Ron Weasley, cercava di dare delle
dritte alla figlia Rose.
- Oh, Ron! Smettila di far crescere in lei inutile
competitività - aggiunse la riccia in direzione del
compagno. Il rosso alzò lo sguardò, incontrando
quello dell'amico e della sorella. Li salutò e iniziarono a
chiacchierare.
- E sappi, Rose, se vieni smistata a Serpeverde ti
diseredo. - disse ad un tratto Ron.
- Ron! Non spaventarla! - Hermione lo
corresse, cercando di rassicurare la figlia.
- E a proposito di Serpi... guardate chi
c'è là. - Weasley indicò un punto
lontano della piattaforma. Draco Malfoy era in piedi davanti al treno
con suo figlio Scorpius e la moglie Asteria. Era cambiato nel
corso di questi 19 anni. Non sembrava più il diciassettenne
spregiudicato il cui unico divertimento era quello di prendere in giro
Harry e i suoi amici. In quell'istante Malfoy si voltò verso
di loro. Mosse la testa in segno di saluto. Harry fece lo stesso,
mentre Ron agitò più scompostamente la mano,
dicendo alla figlia:
- Rose, cara, vedi il piccolo Scorpius? Bene...
vedi di umiliarlo in qualsiasi disciplina. Tanto, e aggiungerei
fortunatamente, hai preso l'intelligenza di tua madre. -
Hermione cominciò a discutere con il
marito, mentre Harry prese da parte Albus Severus. Ginny
però non aveva ancora staccato gli occhi da Malfoy e lui,
presto, si rigirò verso di lei. Le sorrise. Quel sorriso che
aveva conosciuto tempo fa e che le aveva sempre fatto sembrare come se
lei fosse l'unica al mondo.
------FLASH BACK... 19 YEARS AGO...-------
Draco Malfoy camminava nervosamente nei corridoi della scuola. Come
aveva potuto farsi mettere in mezzo a questa storia? Lui non voleva
entrare a far parte dei mangiamorte, ma ormai era fatta. Doveva
lottare. Ma non era sicuro in quale parte. Ad un certo punto si
fermò. In un angolo trovò Ginny Weasley. Prese la
bacchetta e gliela puntò contro.
- Guarda chi si vede... La piccola fiammiferaia...
Allora, Weasley, come ci si sente ad un passo dalla morte?-
La rossa lo guardò intensamente. Con
quegli occhi che... che l'avevano sempre stregato. Lui
abbassò lo sguardo, i loro occhi non dovevano incontrarsi.
- Malfoy, sarai anche la persona più
odiosa al mondo... ma non sei un assassino. - fu la semplice risposta
della ragazza. Draco notò la tristezza nei suoi occhi.
- Che hai? - chiese seriamente, sedendosi vicino
alla ragazza. Ecco, Draco. Ancora quella strana sensazione. Ancora il
cuore che batteva troppo forte. Ancora quel formicolio nello stomaco.
Cercava di gridare a sè stesso di rialzarsi e di colpirla
con un incantesimo.
- Sono in pensiero per Harry. - Ecco. Ora il cuore
non lo sentiva più. Si sentì colpito e ferito a
morte. Ma decise lo stesso di continuare a parlarle.
- La paura a volte fa fare cose che normalemente
non si farebbero mai. - la ragazza lo guardò confusa. Lui
fissava il vuoto davanti a sè.
- In che senso?- gli chiese infine. Lui sorrise
amaramente e alzò la sua manica destra. Il marchio nero
bruciava e si muoveva in attesa della finale ascesa del Signore Oscuro.
Ginny sobbalzò.
- Avevo paura che i miei genitori
potessero morire. Quindi... ho lasciato che mi facessero... questo.-
Draco aveva la voce spezzata, ma continuò. Gli sembrava
normale parlare con lei.
- Io non sono come sembro. Ciò che
faccio o dico è per avere l'ammirazione di mio padre. Tengo
tremendamente a lui e soprattutto a mia madre. Ler è forse
l'unica che mi conosce veramente. Lei mi ha sempre amato per quello che
ero. E quando il Signore Oscuro la ha torturata davanti ai miei occhi,
mi sono sentito un incapace. Incapace di fare qualsiasi cosa. E devo
dire che Tu Sai Chi è piuttosto bravo ad approfittarsi delle
persone instabili, come lo ero io in quel momento. - si morse un
labbro. Non voleva piangere davanti a lei. Ma una lacrima
riuscì a varcare quel grande muro e rigò la sua
guancia. Lui si girò dall'altra parte. Ginny lo fece voltare
e i loro occhi si incontrarono ancora.
- Ti amo. - le parole uscirono dalla bocca di Draco
e risultarono armoniose alle orecchie della rossa. Lui si
avvicinò e posò delicatamente le sue labbra sulle
sue. Piano piano si ritrovarono a baciarsi con più passione
e allo stesso tempo dolcezza.
Si separarono poco dopo. Lui abassò lo
sguardo. Lei era stupita ma allo stesso tempo provava una sensazione di
completezza dentro di sè.
Draco rimase ancora un po' lì,
aspettando che lei dicesse qualcosa. Ma niente. Così se ne
andò, lasciandola lì con i suoi pensieri.
Si rividero solo più tardi durante il
banchetto alla fine della guerra. Draco era tra i suoi genitori. Ad un
certo punto alzò gli occhi e vide la SUA Ginny baciarsi e
abbracciarsi con Harry. Quando Potter si fu allontanato, lei si
girò verso di lui, quasi colpevole. Ma Draco le sorrise.
Sorriso che fu risposto dalla ragazza.
In fondo il giovane Malfoy sapeva che nel cuore di
lei e il suo, la rossa sarebbe sempre stata SUA.
------- FINE FLASH BACK -------------
Ricordò quel giorno come se fosse ieri. Ricambiò
il sorriso e si voltò a salutare i figli.
Ormai il loro rapporto era quello: vedersi alla
stazione e sorriso. Un sorriso che sarebbe rimasto nei loro cuori per
tutto un anno, prima di rivedersi. Forse si amavano, ma sarebbe stato
troppo complicato, troppo.
Intanto due ragazzi si stringevano la mano, sul treno.
- Oddio, se mio padre sapesse che sono qui... con
te.- disse la piccola Rose. Piuttosto agitata.
- Non gli hai detto che siamo amici? - chiese,
curioso, Scorpius.
- Non lo accetterebbe mai. Non sa che ci
siamo incotrati a Diagon Alley. -
- Io gliel'ho detto a papà. E mi ha
sorpreso come ha reagito: " Un Malfoy? Con una Weasley? AhAh Forse
sarai più fortunato di altri in famiglia. " - Scorpius
alzò le spalle. Anche l'altra alzò le spalle,
dando rapidamente un bacio sulla guancia al biondino. Scoppiarono
entrambi a ridere, non sapendo del legame che da lì a pochi
anni si sarebbe creato. Un legame che forse avrebbe superato l'amicizia.
Un Malfoy e una Weasley... Chi l'avrebbe mai
detto...
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Eccomi con questa One Shot... spero vi piaccia, mi è uscita
così di getto XD... Commentate! E' la mia prima Dr/G...
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